Pubblicato: 12 anni ago
Post aggiornato il 7 ottobre
Mentre sale alle stelle l’attesa dei fans per l’album di inediti la cui data di uscita è stata nuovamente anticipata a venerdì 30 ottobre (e che sarà preceduta, tra pochi giorni, dal lancio del primo estratto promozionale che però, a differenza del passato, non sarà stampato su cd singolo essendone previsto l’invio alle radio esclusivamente per via digitale), non si ferma la grande corsa al vinile iniziata in queste settimane con la pubblicazione, da parte della Sony BMG, delle versioni a 33 giri (picture) di Bula Bula, Mina n° 0 e Canarino mannaro. Anche la Carosello Records, in collaborazione con l’etichetta Halidon, ha infatti pronta per l’autunno una bella infornata di padelloni mineschi: dopo Il cielo in una stanza e Tintarella di luna, in uscita in questi giorni, nel corso di questo mese vedranno la luce le ristampe di altri tre storici LP del periodo Italdisc – Due note, Moliendo café e Renato – cui faranno seguito, in novembre, Stessa spiaggia stesso mare e 20 successi di Mina. Novità anche sul fronte Barilla: a metà ottobre debutta sui teleschermi – con l’incantevole voce narrante della Tigre che ci parlerà da par suo di lasagne e di famiglia – lo spot conclusivo della trilogia sulla “gioia di stare insieme” iniziata a maggio con il binomio amici-bavette al pesto e proseguita in estate con una tenera storia di figli e farfalle al sugo. Ma le sorprese più ghiotte della rinata liaison tra Mina e la gloriosa Casa parmense sono in arrivo con le nuove campagne dei mesi che verranno: e c’è chi giura che ne sentiremo (e ne vedremo) delle belle…
Piccolo ennesimo rinvio per l’uscita americana di Sulla tua bocca lo dirò, che stando alle ultime indiscrezioni parrebbe fissata per il prossimo 12 ottobre, giorno del Columbus Day…
Un’altra segnalazione riguarda una patinatissima rivista non distribuita nelle edicole ma – gratuitamente – in tutti gli aeroporti italiani: ci riferiamo al mensile InFly nel cui numero di ottobre troverete un mio articolo di ben 5 pagine sulla storia dei “primi” trent’anni del Mina Fan Club, il tutto illustrato con le più belle copertine delle nostre fanzine (la cui gallery completa “in movimento” è visibile da alcune settimane in slideshow sul nostro sempre più fantasmagorico Minafanblog)… Per finire, un’aggiunta dell’ultima ora sull’appuntamento di martedì 6 ottobre alle h. 18,30 alla Feltrinelli di Milano con Enrico Casarini, autore del volume Mina Battisti: all’incontro interverranno nientemeno che quattro dei “cinque amici da Milano” che suonarono nel mitico duetto di Teatro 10, ovvero Dall’Aglio, Luca, Lorenzi e Guarraia (mancherà solo Salvador, impegnato a Barcellona)…
P.S. C’è chi mi rimprovera l’uso un po’ troppo frequente e disinvolto, nei miei scritti, dell’appellativo Tigre, da tanti (e certamente anche dalla stessa Mina) giudicato ormai obsoleto e limitativo. L’appunto mi trova pienamente d’accordo. Ma l’alternativa, visto che nel blog e sulla fanzine si parla sempre e comunque di Lei, sarebbe quella di dover ripetere il nome di Mina tre o quattro volte ogni due righe. E allora ben vengano i sinonimi, per quanto stucchevoli e pedanti (“La Signora”, “Lady Mazzini”) o irrimedialmente démodé come quello – ferino – coniato nel Pleistocene per contrapporla alle varie Aquile e Pantere dello zoo musicale d’antàn.
(Nella sezione Pagine del blog, cliccando su Altro, potete leggere una approfondita replica di Camillo Faverzani, nostro socio storico nonché grande appassionato di lirica, all’articolo di Antonio Bianchi Sulla mia bocca apparso nell’ultima fanzine e a sua volta leggibile nel sito. Il dibattito è naturalmente aperto a chiunque tra voi volesse dire la sua sull’argomento…)
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