Il Blog

Pubblicato: 13 anni ago

Eccola di nuovo

Nell’ultimo biennio – tra arie classiche, inediti, jingle pubblicitari, canzoni per il cinema e special guest in dischi altrui – ci ha regalato ben cinquanta nuove incisioni. Ma anche per l’imminente futuro Mina ha in ballo diversi progetti, alcuni già preannunciati da Massimiliano nella recente intervista in videochat con Vincenzo Mollica (l’album di cover acustiche con la direzione di Gianni Ferrio, un altro cd di inediti sulla scia entusiasmante di Facile e Caramella, il the best in cd e dvd della collana Gli anni RAI ), altri ancora in via di definizione. E intanto il nuovo anno ci regala le prime novità: la EMI ha appena sfornato il terzo Mina picture box con le coloratissime ristampe in vinile di Mina R, Baby Gate, Frutta e verdura, Amanti di valore, Italiana, Catene e Singolare/Plurale (ma dalla stessa major non si escludono nei prossimi mesi altre emissioni ancora più golose). Allegata alla testata locale Bresciaoggi ha visto la luce in questi giorni una nuova edizione della raccolta Steamroller di incisioni Ri-Fi Mina canta Sinatra (col solo titolo scritto a caratteri cubitali sulla copertina stavolta priva del disegno in stile Mina-Catene col panama in testa). Prima dell’estate, inoltre, Medusa ha in previsione la pubblicazione in DVD di due storici musicarelli: Mina, fuori la guardia e Juke Box Urli d’Amore. Quanto alla Carosello, il doppio box Mina Ritratto coi singoli Italdisc potrebbe avere molto presto un seguito a sorpresa…

Pubblicato: 13 anni ago

Con il nastro rosa

“Del mio corpo faccio quello che voglio. E se proprio volete giudicare, fate come vi pare, le polemiche non mi sfiorano”: Gianna Nannini ha fatto benissimo a rispondere con queste parole ai troppi pseudobenpensanti che hanno bollato come “discutibile”, “egoistica” e “poco opportuna” la sua decisione di diventare mamma per la prima volta ad un’età non proprio verdissima. E per sottolineare meglio il concetto, per tutti e nove i mesi della dolce attesa, l’eterna ragazzaccia del rock nostrano si è divertita a mostrare al mondo il suo pancione sempre più tondo come un’orgogliosa bandiera di libertà. Ed è sempre in versione premaman, sebbene la sua piccola Penelope sia venuta al mondo ormai più di un mese e mezzo fa, che Gianna ha deciso di apparire sulla copertina del nuovo cd Io e te in uscita oggi (“Ho sempre fatto le foto del disco mentre ero in sala ad incidere – ha spiegato a Peppe Videtti di Repubblica -. In quei giorni ero in stato interessante, che dovevo fare?”). Ecco il punto che ci ricollega – ed era ora – alla Tigre: in queste settimane sto redigendo insieme ad Antonio Bianchi il dossier sull’album “della Scimmia”, quello uscito nel novembre ’71 negli stessi giorni in cui Mina dava alla luce Benedetta. Non avendo potuto posare per un nuovo servizio fotografico nelle settimane precedenti il parto, Mina ebbe l’idea di illustrare la busta dell’LP con l’immagine di un cucciolo del regno animale. Riteneva tale soluzione, evidentemente, il modo più tenero e discreto per rendere partecipe il pubblico di un momento così bello e importante della sua vita privata. Tra le tante foto di bebè pelosi (orsacchiotti, leoncini, cagnetti, etc.) che l’art director Luciano Tallarini aveva selezionato per l’occasione negli archivi dell’Agenzia Grazia Neri, Mina si innamorò a prima vista di un piccolo scimpanzé accoccolato in braccio alla sua mamma. E non ebbe più dubbi sulla scelta del “soggetto” che avrebbe sostituito il suo magico viso in copertina. Mina e Gianna: due epoche, due album, due modi opposti di essere donne, madri e artiste. E’ il caso che vi chiarisca a quale dei due modelli io guardi – per una semplicissima questione di gusto, mica per altro – con più incondizionata ammirazione?

Pubblicato: 13 anni ago

Mi piace tanto l’Agente

In attesa di darvi – a Feste concluse – notizie certe su alcune imminenti emissioni discografiche ancora tutte da confermare, vogliamo eccezionalmente dedicare il primo post del 2011 ad un “protagonista nell’ombra” dell’entourage mazziniano. Ve lo presentiamo riprendendo l’affettuoso miniritratto che Massimiliano Pani tracciò di lui nella fanzine 67, all’interno del dossier celebrativo sui 40 anni della PDU:

Michele Di Lernia era responsabile della comunicazione e marketing per la EMI quando essa distribuiva la casa discografica di Mina. Una volta concluso il suo rapporto con la major, è entrato in PDU dove, oltre a proseguire la sua collaborazione con Mina, ha contribuito al successo degli Audio 2. Continua a lavorare con noi ed è l’unico ad avere il coraggio di dire a Mina che dovrebbe tornare a far televisione. Non dico quello che Lei gli risponde, però…”.

Anche Mister Rockol Franco Zanetti, ricordando nella fanzine numero Settanta i propri esordi professionali come “umile sottoposto” di Michele negli uffici della EMI, non ha mancato di riservare al suo Maestro parole piene di affetto e di gratitudine:

Di Lernia è l’uomo che mi ha insegnato il mestiere di ufficio stampa. Lui è il migliore del settore, da sempre, e se ho un rimpianto è quello di essere stato troppo giovane e troppo poco ambizioso, alla fine degli anni Settanta, quando lavoravo al suo fianco alla EMI, per essere un suo buon allievo. Perché Di Lernia è uno che non ti dà requie, ti alza costantemente l’asticella, pretende da te sangue sudore e lacrime, ma ti insegna che non c’è limite a quello che puoi chiedere a te e agli altri. Ottenere il risultato voluto è un’altra cosa, ci sta che il risultato non arrivi. Ma tu devi provarci, comunque e sempre”.

Conoscendo bene Michele e il suo carattere schivo, rigoroso e poco amante delle smancerie, non fatichiamo ad immaginare quanto egli troverà importuno ed invadente questo estemporaneo “occhio di bue” puntato sulla sua figura professionale da sempre abituata di buon grado a muoversi dietro le quinte. Ma, tornando a citare Massimiliano e il suo succitato articolo Oggi vi amo Pidiù, “Le Società sono fatte di uomini. E se è esistita la PDU è merito di poche ma fondamentali persone che meritano di essere citate perché sono tutte a me molto care”.

Buon Anno, caro Michele. E buon lavoro.

Pubblicato: 13 anni ago

Ed era l’anno nuovo ormai…

Gennaio 1961 – Mentre si prepara al suo secondo Sanremo che la vedrà più che mai nell’occhio del ciclone nelle serate del 26, 27 e 28 gennaio, Mina fa la sua prima apparizione televisiva dell’anno nuovo la sera di martedì 3 cantando, diretta da Guido Rosada, Coriandoli nel Carosello dei Grissini Kim della Pasta Combattenti. Venerdì 6, in diretta dal Teatro Roma di Vicenza, è tra i protagonisti della finalissima di Canzonissima ’60 dove, oltre a essere in gara con ‘Na sera ‘e maggio (che si piazzerà nona nella classifica generale), duetta con Emilio Pericoli sulle note di I Love in Portofino e canta per la prima volta in versione video la sigla di chiusura Due note. La sua Il cielo in una stanza, nel frattempo, continua ad essere la canzone regina della classifica dei 45 giri…

Gennaio 1971 – Terminata la serie dicembrina di apparizioni televisive per promuovere il nuovo singolo Io e te da soli (balzato nel frattempo al primo posto in Hit Parade), dai primi giorni del ’71 Mina è nuovamente sugli schermi con un’ultima serie di Caroselli Barilla diretti da Zurlini. E intanto si prepara ad affrontare le fatiche della seconda tournée con Gaber il cui debutto – previsto a Verona per il 30 gennaio – sarà preceduto, la sera del 23, da un’anteprima a Marina a Pietrasanta per inaugurare la stagione invernale dei Sabati della Bussola dell’amico Sergio Bernardini…

Gennaio 1981 – Lanciato un po’ alla chetichella a fine novembre, lo stupefacente Kyrie inizia finalmente a far parlare di sé. Sul Corriere della Sera del 6 gennaio, per esempio, Mario Luzzatto Fegiz dedica al doppio album una recensione entusiastica, sottolineando tra l’altro “la lucida intelligenza, la profonda maturità artistica di questa stella della musica italiana che ha saputo scegliere e dirigere con rigorosa coerenza una miscellanea musicale apparentemente assai eterogenea…”.

Gennaio 1991 – Mentre Ti conosco mascherina è ancora caldo sui giradischi dei suoi fans, Mina è già alle prese con una prima “scrematura” dei brani da incidere per l’album dell’autunno successivo. Ma chi, nelle prime settimane del 1991, appare già particolarmente indaffarato negli studi GSU di Lugano è Massimiliano Pani. E non solo – pare – per collaborare ai nuovi progetti della mamma. Che sia arrivata per lui… l’occasione di tentare finalmente un’esperienza in proprio nel mondo della musica?

Gennaio 2001 – L’anno inizia come meglio non si potrebbe: Dalla Terra, a dispetto delle pessimistiche previsioni dei discografici, è risultato uno degli album più acquistati e regalati dell’ultimo Natale e si avvia a superare le 200.ooo copie vendute (cifra senza precedenti, per una raccolta di canti sacri in buona parte in latino). Galvanizzata da questo insperato exploit, nel pieno di un momento magico come donna e come artista, in forma fisica smagliante, Mina è più che mai pronta a stupire il mondo con un clamoroso colpo di scena che si concretizzerà di lì a poco negli studi di Lugano…

Gennaio 2011 – Le prime sorprese dell’anno nuovo? Non mancheranno, naturalmente… Su di esse, però, varrà la pena di soffermarsi con un post a parte solo tra qualche giorno. Buon 2011 a tutti!

Pubblicato: 13 anni ago

Caramelle non ne voto più

Qualche mese fa, per il puro gusto di condividere anche visivamente insieme a voi la gioia dell’ascolto di quella miniera di delizie che è Caramella, avevamo lanciato il concorso Caramelle dagli sconosciuti aperto a tutti i fans desiderosi di mettersi in gioco con personalissime videoelaborazioni ispirate alle canzoni dell’album. Il popolo del Minafanblog è stato quindi chiamato a eleggere, tra i clip in lizza, quello più bello e originale. Ora, a urne ormai chiuse, è giunto il momento di ringraziare ad uno ad uno i bravissimi partecipanti (Rita Sabatino, Beppe Liuzzo, Gennaro RederPaolo Driussi, Ivan Surico, Franco Masala, Fabio Biasiutti, Domenico PiccininniLuigi Proto) e di proclamare il vincitore. Che è l’amico Dario Liguori, recordman di preferenze con la “sua” suggestiva La clessidra. A lui invieremo quanto prima, insieme ai nostri complimenti, un superpacco pieno di prelibatezze minose a sorpresa. Ma c’è anche un riconoscimento speciale che la redazione del Club ha voluto attribuire ad un giovane socio spagnolo, Fernando Del Moral Caro, per la straordinaria perizia grafica e l’ammirevole creatività di cui egli ha fatto sfoggio nel cartoon realizzato con le sue mani sulle incantevoli note di Come se io fossi lì. Sarà Fernando stesso a svelarci i segreti di questo e di altri suoi video altrettanto strepitosi (su brani tratti da Facile come Non ti voglio più e Non si butta via niente) in un articolo-autoritratto che troverete nella prossima fanzine. E che sarà il primo appuntamento di una nuova rubrica – provvisoriamente intitolata Oggi sono io – dedicata di volta in volta ad un diverso fan che racconterà la propria storia sulle pagine della nostra rivista.

Pubblicato: 13 anni ago

Oggi è più Festa che mai

“Mina ha stipulato con una società di assicurazioni una polizza sulla sua voce. Se la Tigre dovesse rimanere afona mentre si esibisce in uno dei suoi caratteristici singhiozzi, percepirebbe una cifra con molti zeri. Naturalmente. prima di concludere l’affare, la società assicurativa ha sottoposto Mina ad una visita medica. Il dottore è stato esplicito: “Ha un’ugola di ferro – ha detto – questa ragazza può urlare fino a novant’anni!”.

Lo spiritoso trafiletto è tratto da una Gazzetta del popolo dell’ottobre 1960, ma – Caramella e Piccola strenna alla mano – potrebbe benissimo essere stato letto su un quotidiano di stamane, tanta è la freschezza, la gioiosa vitalità, l’inesauribile forza incantatrice – a prova di polizza miliardaria – che la Mina odierna sa ancora trasmettere alle nostre orecchie e ai nostri cuori. Come scriveva pochi mesi fa la compianta Rina Gagliardi, “Mina è, ogni volta che la riascoltiamo, la nostra intatta giovinezza rivoluzionaria. Si badi bene: Lei non c’è, eppure c’è. Ed è precisamente questa condizione che alimenta un desiderio per forza insaziabile. L’attesa spasmodica della Leggenda. La bellezza del silenzio e dei suoi sporadici squarci. L’eternità, più o meno”.

Non potevamo davvero scegliere parole migliori, per augurare a voi, a noi e soprattutto a Mina un sereno Natale e un favoloso 2011 “disseMinato – come auspicò a suo tempo Franca Valeridei suoi successi e della Sua Voce”.

Pubblicato: 13 anni ago

Lo stupore della notte (di Natale)

L’amico Franco Zanetti ci ha anticipato privatamente la notizia già ieri ma, prima di riprenderla a nostra volta, ne abbiamo rigorosamente lasciato a lui lo ius primi nuntii sul sito rockol.it: il prestigioso mensile britannico Mojo, nel numero datato gennaio 2011 uscito in questi giorni, ha chiesto ad una ventina di artisti – tra cui Jeff Beck, Brian Eno, Paul Weller, Gene Simmons dei Kiss e altri – di indicare la “cosa migliore che hanno ascoltato nel 2010”. E la risposta di Johnny Marr, mitico ex-chitarrista degli Smiths, è stata a dir poco sorprendente: “Stavo guardando un vecchio documentario della BBC su Ennio Morricone, e nel sottofondo si sentiva una canzone. Ho fatto un po’ di ricerche ed ho scoperto che si trattava di Se telefonando di Mina: ne sono rimasto stupefatto. Sostanzialmente è Morricone condensato in tre minuti, e Mina è una ragazza ribelle davvero forte, una specie di Lesley Gore italiana. L’audacia di Se telefonando è eguagliata dalla personalità e dal talento vocale dell’interprete”. Queste parole a dir poco lusinghiere arrivano come un’ulteriore nota lieta in questi giorni prenatalizi decisamente ricchi di belle notizie per Mina: la sua Piccola Strenna – proprio nella settimana in cui si scarica più musica che in tutto il resto dell’anno – è balzata fino al secondo posto di iTunesMele kalikimaka è suonatissima in tutte le radio più importanti e anche Caramella è in odore di rilancio sull’onda ammaliante di Amoreunicoamore, quinto magico momento griffato Mazzini della colonna sonora di La banda dei Babbi Natale. Intanto – sempre su rockol.it – Mina si è aggiudicata la palma della vittoria come Artista del Decennio nel referendum “Dieci” lasciandosi alle spalle persino l’osannato Ligabue. E nello stesso sito c’è tempo ancora fino al 31 dicembre per votare le gemme segrete del periodo Italdisc nello speciale sondaggio only for fans lanciato in occasione dell’uscita del doppio box triplo Ritratto: Mina della Carosello…

Pubblicato: 13 anni ago

Vuoi una stella vicina, vuoi un’emozione un po’ bambina?

In un articolo scritto ad hoc per il nuovo numero di Vanity Fair , Mina confessa la sua smodata passione per Babbo Natale (“… che anche quest’anno arriverà dal mare degli occhi di Edoardo” ) e la sua grande ammirazione per quelle tre autentiche delizie che sono Aldo, Giovanni e Giacomo” (“La mia piccolissima partecipazione al loro film è stata proprio un’allegria. La banda dei Babbi Natale esce il 17. E non vedo l’ora)”. E intanto la sua rubrica di posta sul settimanale si trasforma in appuntamento quotidiano nel Blog di Mina del rinnovato sito www.vanityfair.it: ogni giorno una risposta e i commenti dei lettori in diretta…

Pubblicato: 13 anni ago

Mina e RDJ, l’affare si ingrossa…

Vi avevamo smentito la notizia, ed ora – con un’attitudine a rimangiarci la parola del giorno prima degna dei blogger più pasticcioni (o di certi Presidenti del Consiglio) – eccoci qui a smentire la smentita: la fantomatica piccola sorpresa canora di Mina a Radio DeeJay alla fine ci sarà. Certo, l’azione più semplice e più logica da parte nostra, prima di diffondere indiscrezioni a vànvera, sarebbe stata quella di prendere un telefono e chiedere chiarimenti a quell’angelo paziente di Massimiliano. Ma dopo averlo fin troppe volte disturbato nelle passate settimane stracolme di novità, non ci era parso il caso di tornare a importunarlo per così poco. Fatto sta che, una volta sentita la canzone natalizia 2010 dell’emittente fondata da Cecchetto e non avendovi trovato nemmeno un ràntolo della Grande Voce, credevamo proprio di essere incappati in una delle gaffes più clamorose della nostra già non immacolata carriera di gazzettieri mazziniani a tempo perso. Ma ancora una volta non avevamo capito niente. Il brano che Mina ha cantato con e per lo staff di RadioDJ non ha assolutamente nulla a che vedere con quello – una versione riveduta e corretta del jingle Gringo degli antichi Caroselli della Carne Montana – lanciato l’altro ieri. Ma non sta a noi svelare ora di che cosa si tratterà realmente: nei primi giorni della settimana questo intricato “giallo di Natale” troverà finalmente una soluzione che sarà l’emittente stessa a rendere nota. E allora sì che sarà davvero mele kalikimaka per tutti!

Pubblicato: 13 anni ago

Se c’è una cosa che mi fa imbastire

di Emmanuel Grossi

Solo una nota, brevissima. Un biscroma. Una fusa. Scritta di getto, senza partitura.

Ho saputo solo stanotte della scomparsa del grande sarto Fausto Sarli, avvenuta l’altro ieri. Essendo io sempre in giro per lavoro ed avendo anche il televisore che non funziona, non avevo appreso la notizia in tempo reale. E comunque, non lo conoscevo personalmente. Provai a contattarlo anni fa per le mie ricerche sugli abiti di Mina in televisione (v. articolo Decine di matite, tutte colorate, fanzine 68, n.d.r.), ma il suo “braccio destro” rimandò più volte l’appuntamento per un motivo o per l’altro, e così decisi di lasciar perdere. Amen.

Poche ore fa, reduce dall’ennesimo viaggio in treno, ho aperto internet e sono andato a leggere i vari articoli biografico-necrologico-commemorativi (coccodrilli e altre bestie) che lo riguardavano. E dappertutto ho trovato, spiattellata da un sito all’altro senza né paternità né dignità – dall’AGI all’ADN Kronos, da Repubblica al QN finendo dritta dritta su Wikipedia – la notizia intrigante che… Sarli era stato appositamente chiamato in RAI illo tempore per creare tutti gli abiti di Mina a Giardino d’inverno (qualcuno ha scritto addirittura Giardini, al plurale… ).

Non so se Mina sia stata la prima artista televisiva che lui abbia vestito, ma non mi risulta: qualcuno dell’ambiente – e dell’epoca – mi disse che nei primi anni Sessanta Sarli era aduso collaborare di quando in quando con la RAI come costumista, pur essendo già affermato come sarto dell’haute couture. E non pretendo che i vari “topi” di redazione siano appassionati come me del rapporto tra moda, costume, musica e televisione, né quindi che sappiano che Sarli in realtà disegnò per la Signora solo qualche vestito per Studio Uno ’61 (dove, comunque, a fare la parte del leone era stato ancora una volta il costumista “titolare” Folco)…

Ma dico: almeno informarsi – prima di sciorinare mille articoli-fotocopia con annesse castronerie – se Mina abbia veramente partecipato a Giardino d’inverno (vestita da Sarli, vestita da sé o nuda come mamma Gina l’aveva fatta), questo almeno avrebbero dovuto farlo. Scoprendo così facilmente che lei in quella trasmissione non ha mai messo piede.

Ma è inutile crucciarsi: questa è ormai la moda…

Pubblicato: 13 anni ago

Ambasciator non porta Mina

“Mina ha cantato per noi e con noi nella canzone di Natale di Radio DeeJay, in onda dal 9 dicembre”, ci aveva rivelato con gioia raggiante un nostro illustre amico in una mail giunta come un fulmine a ciel sereno qualche giorno fa. E nel darci la clamorosa primizia, ci aveva pregato di anticiparla sul nostro blog senza dire proprio tutto, giusto per non guastare troppo la sorpresa. Cosa che noi abbiamo fatto senza minimamente dubitare dell’attendibilità della soffiata. Purtroppo la canzone nel frattempo è stata lanciata in radio (una rilettura in chiave natalizia del glorioso motivetto di Gringo dei Caroselli Montana anni ’60), ma tra le voci che la interpretano – dalla Pina a Linus, da Albertino alla Platy – di Mina non vi è nemmeno l’ombra. Falso allarme, insomma. Con comprensibile delusione di tutti noi. Quanto prima cercheremo di sapere con esattezza che cosa possa aver generato questo piccolo ma increscioso equivoco…

Pubblicato: 13 anni ago

E quando spunta, quando spunterà la luna…

Nella Terra del Sol Levante, Mina ci andò una prima volta nel maggio del ’61, in occasione del lancio sugli schermi nipponici del film Appuntamento ad Ischia. Oltre ad esibirsi nel roof garden del più importante albergo di Tokio e nei night più esclusivi delle maggiori città dell’Arcipelago, la giovane Tigre lanciò in tre diverse trasmissioni della Nippon Television i suoi successi del momento, da Il cielo in una stanza a Tintarella di luna (destinata a diventare un vero e proprio inno religioso tuttora cantatissimo in ogni pagoda che si rispetti), nonché Anata To Watashi (Tu ed io) del Maestro Bruno Canfora, suo compagno di viaggio insieme all’irrinunciabile patron Elio Gigante. Sull’onda di quella prima trionfale tournée, la Diva italiana avrebbe dovuto tornare in Giappone nell’estate del 1962, per girare da protagonista – al fianco di Jean-Claude Brialy – un film di coproduzione internazionale imperniato sui preparativi delle Olimpiadi giapponesi previste due anni dopo. Quel progetto alla fine sfumò, ma nel settembre ’64, al termine della più lunga e articolata tournée transoceanica della sua carriera (che la portò, povera lei, da Melbourne a Toronto all’Estremo Oriente), Mina fece comunque tappa anche a Tokio, accolta dal pubblico locale con un entusiasmo adorante tale da far apparire robetta – al confronto – l’attuale, inspiegabile fan-isterismo planetario tributato a quella simpatica sbruffona di Lady Gaga. La “nostra” Lady Mìmi presentò in TV la reincisione in lingua di Un buco nella sabbia (Suna Mi Kieda Namika) oltre alla nuovissima Sette mari di Tokai-Sanzanami che in Italia avrebbe visto la luce soltanto nel 1982.

Fu proprio il successo di Un buco nella sabbia (bissato poco tempo dopo con Wakare, alias Un anno d’amore) che valse alla superstar cremonese l’ambito “Disco di perle” come “artista internazionale più venduta dell’anno”, surclassando persino i Beatles. Ciononostante, dopo quell’ultimo exploit, Mina in Giappone non la si vide mai più. Ma i suoi dischi continuarono a essere distribuiti con una certa regolarità in quelle Terre con ottimi riscontri in quelle terre almeno fino ai primi anni Ottanta. E ancora oggi, nonostante di lei si trovi ormai in circolazione solo qualche greatest hits, il nome e il Mito di Mina sono ricordati con immutato affetto e nostalgia dal pubblico nipponico più adulto. Tant’è vero che la TV di Stato Nippon Housou Kyokai sta progettando una puntata speciale di 60 minuti tutta dedicata alla Tigre del programma Amazing Voice (Voci straordinarie). A tale scopo, nelle ultime settimane il regista della trasmissione Kodama Tomohito è giunto appositamente in Italia con la sua troupe per intervistare Massimiliano Pani, Vincenzo Mollica, Mauro Balletti e altri stretti collaboratori di Mina. E nel pomeriggio di domenica prossima, 12 dicembre, sarà ospitato nel Salotto milanese di Madame X, dove si esibiranno per l’occasione due tra le più accreditate tribute band fondate in onore della Signora, i piemontesi Viale Mazzini di Cinzia Bellini e i romani VitaMina di Giorgia Bassano…

Pubblicato: 13 anni ago

Mistero Mina su RadioDJ

In tempi di Wikileaks e di “gole profonde” rivelatrici di scottanti verità, anche il nostro piccolo Minafanclub può contare sul pissi pissi indiscreto di  “talpe” più o meno eccellenti ben decise a rimanere nell’anonimato. Il “pizzino” che ci è giunto stamane – accompagnato dalla preghiera di “dire e non dire” per non svelare del tutto l’arcano – ci informa di una piccola grande sorpresa che Mina ci riserverà (in lieta compagnia) dalle antenne di Radio DJ… a partire dal prossimo 9 dicembre. Fino ad allora, mi raccomando: acqua in bocca! E mele kalikimaka a tutti!

Pubblicato: 13 anni ago

Estrella del Rockol!

Attenzione: per un malaugurato malinteso con gli amici di rockol.it, il link della pagina speciale Mina pubblicato ieri era in realtà ancora quello relativo all’area test della pagina stessa. Pertanto, tutti coloro che avessero espresso le proprie preferenze nella pagina sbagliata sono pregati di ri-votare cliccando sul link che abbiamo opportunamente corretto. Mille scuse e grazie a tutti!

In occasione dell’uscita – il 30 novembre, stesso giorno in cui ha visto la luce anche la splendida Piccola strenna caramellata – del doppio box triplo della Carosello Ritratto di Mina/I Singoli, comprendente tutte e 120 le facciate A e B della discografia ufficiale Italdisc a 45 giri con l’aggiunta di qualche ghiotta bonus track, il supervisionatore del progetto Franco Zanetti ha lanciato sul suo sito www.rockol.it una consultazione-referendum espressamente rivolta ai fans ed estimatori d.o.c. della Tigre: una selezione di 30 “gemme segrete” (scelte tra le incisioni più preziose e meno celebrate del quinquennio ’58/’63) tra le quali toccherà a tutti noi – cliccando qui eleggere la più bella. I risultati della votazione saranno resi noti in gennaio insieme a… una grande sorpresa che Rockol e la Carosello stanno preparando per i soci del Mina Fan Club (e proprio per questo la nostra adesione all’iniziativa dovrà essere più massiccia ed entusiasta che mai!)

… E intanto, non smettete di votare per Mina – c’è ancora tempo fino al 20 dicembre – nell’altro sondaggio di rockol che vede la Nostra tuttora in testa alle preferenze tra i migliori artisti del decennio (e dell’ultimo secolo no?)…

Pubblicato: 13 anni ago

Due ragazzi incorreggibili

Uno è Enrico Casarini, giornalista poco più che quarantenne ma già con un glorioso curriculum di collaborazioni all’attivo (per testate come L’Europeo, Max, Carnet, Visto, CN Traveller e  – attualmente – per il settimanale A), noto al pubblico mazziniano per aver scritto l’imperdibile libro Insieme Mina Battisti – Il duetto a Teatro 10 e la fine del sogno italiano edito nel 2009 da Rizzoli. L’altro ha ancor meno bisogno di presentazioni, visto che si tratta del nostro vecchio amico Franco Zanetti (uno che – parole sue  – “campa scrivendo di musica da 35 anni e pensa che tra un po’ non gli riuscirà più, ha tradotto dischi di grande insuccesso, ha inventato manifestazioni musicali e non solo, ma attualmente come primo lavoro fa il primìparo attempato…”). Li si potrà vedere e ascoltare insieme, a partire dalle ore 21,00 di martedì 30 novembre, nella Casa della Musica di Parma (Palazzo Cusani, Piazzale S. Francesco), in un dialogo a ruota libera, aperto ai quesiti del pubblico in sala, sul più inesauribile e piacevole “argomento di conversazione” che due appassionati di musica leggera italiana possano mai trovarsi ad affrontare: Mina e i suoi 52 anni di canzoni. “Sarà come passare una serata ascoltando i suoi dischi, uno dopo l’altro – anticipano i due protagonisti – assecondando il gioco delle libere associazioni…”.

Pubblicato: 13 anni ago

E gli occhi brillano con allegria…

Ultimaora di sabato 27 novembre: come preannunciato nel servizio del TG1 di ieri sera, oggi a partire dalle ore 14,00 Massimiliano Pani sarà ospite di Vincenzo Mollica sul sito del TG1 www.tg1.rai.it per rispondere in videochat alle domande del pubblico sulla Piccola strenna in uscita.

“Special Tour edition, slidepack, deluxe edition, cd+dvd, remastered version, bunga bunga edition…: le strenne di fine anno 2010 – ha scritto Sir Mario De Luigi in uno dei suoi più recenti editoriali sul sito di Musica & Dischisi distinguono per rimestare nel calderone del catalogo già sfruttato tramite nuove confezioni”. A tale tendenza parrebbe essersi adeguata anche Mina con l’imminente pubblicazione – il 30 novembre – del repackaging di Caramella con l’aggiunta del singolo Una piccola strenna (la cui deliziosa copertina ballettiana riporta magicamente a certe tenere atmosfere dei Natali di una volta). In realtà, ben lungi dal proporsi come una semplice minestra riscaldata congegnata per rimettere mano nelle tasche dei fans più fedeli (che non saranno obbligati a ricomprare l’album già acquistato in più copie a maggio, dato che il nuovo EP sarà in vendita anche separatamente), questa emissione natalizia a sorpresa si prefigge il nobile scopo di riproporre all’attenzione del grande pubblico uno dei migliori dischi pop della Mina di sempre, finora non adeguatamente premiato dalle vendite. E a favorire tale riscoperta da parte della massa sanza gusto e sanza diletto – che ormai sembra credere (e prestare ascolto) solo a ciò che vede nei talent show – contribuirà senz’ombra di dubbio il successo annunciato del cinepanettone La banda dei Babbi Natale della cui soundtrack fa parte, oltre alle canzoni incise ex novo e alle musiche originali composte da Pani e Serafini, anche la strepitosa Amoreunicoamore. Potrà mai il grande pubblico non lasciarsi conquistare dalla magia irresistitibile di una canzone che ha tutti i requisiti per eguagliare i fasti dei più celebrati iperclassici della Tigre? Noi siamo ottimisti. Massimiliano, invece, si mostra più scettico: “E’ tutto cambiato, la percezione della musica nella gente, gli interessi, i bisogni… Il pubblico crede di sapere quello che cerca e invece prende quello che gli viene preconfezionato da altri…”.

p.s. Appuntamento da non perdere, a partire da venerdì 26 novembre alle h. 21, con la sempre più bella e brava ‘Bene’ Mazzini in veste di safari ranger per vip nella sua nuova trasmissione Africa Benedetta su Rai5

Pubblicato: 13 anni ago

Di Natale non ce n’è uno solo

La settimana scorsa, anticipandovi che Mina avrebbe allietato il nostro Natale con un’emissione a sorpresa legata alla colonna sonora di un importante cinepanettone, ci eravamo ripromessi di ritornare con dovizia di dettagli sull’argomento solo dopo che l’uscita del disco e quella del relativo film fossero state ufficialmente preannunciate dal team mazziniano e dalla casa distributrice della pellicola. Ebbene, da ormai diversi giorni i siti dei principali megastore musicali segnalano tra le novità in arrivo martedì 30 novembre il repackaging natalizio di Caramella con l’aggiunta a mo’ di “piccola strenna” di uno sfizioso cd singolo (acquistabile anche separatamente) contenente quattro brani appositamente incisi da Mina per il film di Paolo Veronesi La banda dei Babbi Natale con Aldo, Giovanni e Giacomo, nelle sale dal prossimo 17 dicembre: Mele Kalikimaka (christmas song in salsa hawayana con tanto di ukulele e steel guitar, composta nel 1949 da Robert Alex Anderson e interpretata negli anni da big del calibro di Jimmy Buffett, Bing Crosby con le Andrew Sisters e da Bette Midler), la classicissima Silent Night in una morbida rilettura ballad (poteva mai mancare, prima o poi, nel repertorio di Mina?) e gli inediti Walking The Town (una delizia acustica dagli echi beatlesiani) e Il sogno di Giacomo (un minuto di soli vocalizzi che faranno da sottofondo ad una scena onirica) composti, come le restanti musiche del film, dall’accoppiata d’oro Pani-Serafini. Mele Kalikimaka, in particolare, è stata scelta come nuovo singolo radiofonico di Mina on air dal 19 novembre. Ciliegina – o meglio, Caramella – extra della colonna sonora sarà la strepitosa Amoreunicoamore un cui generoso frammento fa già bella mostra di sé nel trailer de La banda dei Babbi Natale ufficialmente immesso in Rete da ieri. Ma le sorprese sotto l’albero per il popolo mazziniano non si limitano a questo strabiliante cadeau: per martedì 23 è attesa l’uscita del nuovo album di Pino Daniele con la new version di Napule è impreziosita da un mini-cammèo di Mina, mentre per il 30 è fissato l’arrivo del doppio box dei singoli Italdisc edito dalla Carosello (a proposito del quale è prevista una grande iniziativa griffata Rockol.it che coinvolgerà da vicino il nostro fan club: ma sarà lo stesso Franco Zanetti a comunicarcene quanto prima i dettagli). Altra emissione imminente è la ripubblicazione in formato mp4 (con relativo lettore) degli ultimi 10 album Sony di Mina in una speciale confezione che sarà impreziosita da una magnifica foto inedita by Mauro Balletti. E proprio di queste ore è la notizia che il disco in uscita del cantautore Niccolò Fabi conterrà una versione della pluricelebrata Parole parole (a proposito: tanti cari auguri di buon compleanno all’amato Maestro Ferrio per i suoi 86 anni compiuti ieri!) in duetto con la Nostra. Rinviato a primavera, dato tutto il bendidìo previsto a breve, il cofanetto dvd+cd conclusivo della collana Mina gli anni RAI.

p.s. Due o forse tre precisazioni riguardanti l’offerta del superpacco natalizio del Minafanclub: per evitare le code agli sportelli postali e i possibili ritardi legati al caos delle settimane immediatamente precedenti le Feste, il termine ultimo per le richieste è stato anticipato al 5 dicembre e pertanto agli interessati conviene non aspettare l’ultimo momento per cogliere questa irripetibile occasione a prezzo iperscontato. Informiamo inoltre che, in alternativa agli ultimi 8 numeri della fanzine proposti nell’offerta, è possibile richiedere altrettante copie a scelta tra le fanzine dalla numero 54 in poi.

Pubblicato: 13 anni ago

Da un clic all’eternità: i primi dieci anni di minamazzini.com (auguri!)

Dalla fanzine numero 55, primo semestre 2001…

“Costato un anno di lavoro che ha coinvolto un nutrito staff di tecnici, redattori, archivisti, grafici e creativi sotto la direzione di Massimiliano Pani in tandem con la società milanese Planet di Alessio Gianni, il sito ufficiale di Mina è divenuto finalmente operativo il 13 novembre 2000. Con una dotazione iniziale di oltre 2600 pagine web e di circa 300 templates di pagine dinamiche in formato flash (ma si tratta di cifre in continua crescita), www.minamazzini.com è probabilmente il più vasto indirizzo online esistente al mondo nell’ambito della musica pop. Mina, dopo un iniziale momento di perplessità sul proprio ingresso in Rete, ha finito per abbracciare il progetto con crescente entusiasmo, seguendone in prima persona tutte le fasi della realizzazione. ‘Con questo sito – ha spiegato Massimiliano Pani presentando il portale alla stampa – Mina ha un luogo protetto dove può fare ciò che vuole senza dover accettare né condizioni né compromessi. Qui è lei a decidere tutto, a cambiare, a scegliere’. Il sito, sponsorizzato da Wind (che però, molto discretamente, appare col suo logo solo nella home page) si avvale di una redazione fissa presso gli uffici della GSU di Lugano ed è suddiviso in dieci differenti sezioni (discografia, televisione, radio, film e pubblicità, album, moda, articoli, immagini, novità &  Minamarket, Mina’s café con la bacheca moderata da Platinette) periodicamente aggiornate e arricchite di foto inedite non solo ballettiane e disegni sempre nuovi dell’inesauribile Gianni Ronco. spezzoni in formato quicktime. brani completi in RealAudio, filmati concessi da Raitrade, etc… Lele Cerri, frattanto, oltre a curare la selezione degli articoli presentati nell’apposita sezione, si sta occupando dell’edizione del sito in lingua spagnola…”.

Dieci anni dopo, con qualche intento ambizioso in meno ma costantemente rinnovato nella grafica e arricchito nei contenuti, il sito ufficiale mazziniano è ancora saldamente uno degli indirizzi musicali più cliccati della Rete. Non sappiamo se, come avvenne in quel periodo denso di eccitanti novità tra la fine del 2000 e i primi mesi del 2001, Mina continui a vedere in Internet un luogo ideale per ristabilire un contatto ravvicinato col suo pubblico senza scendere a patti con i media tradizionali. “Per qualsiasi cosa mia madre abbia voglia di fare – confessò allora Max – lo spazio ora c’è. Non sappiamo quale sia il limite che lei pone a questo mezzo di comunicazione…”. Rilette oggi col senno di poi, quelle parole sibilline appaiono chiaramente come il preannuncio subliminale del clamoroso evento mediatico che di lì a poco avrebbe riportato Mina davanti alle telecamere. Per l’ultima volta?


Pubblicato: 13 anni ago

E lucéan le tagliatelle

Fabbriche e mannequins

Domenica 21 novembre ore 17,00
La Triennale di Milano – Salone d’onore, viale Alemagna 6

“Documentario industriale e moda, fabbriche e modelle: due mondi apparentemente opposti che tuttavia si incontrano sul filo del racconto del cinema industriale. La dimensione della produzione, con la sua ferrea logica economica e tecnica, contrapposta all’universo della bellezza, dell’eleganza, della fantasia e dell’apparire…”

L’estratto che avete appena letto si riferisce ad un eccezionale evento organizzato da Museimpresa nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa promosso da Confindustria e in programma perso la Triennale di Milano dal 14 al 22 novembre: attraverso documentari e filmati pubblicitari che spaziano dall’inizio del secolo scorso ai giorni nostri, a partire dalle ore 17 di sabato 21 sfileranno sul maxischermo del Salone d’Onore della Triennale di Milano alcuni importanti creatori di moda di ieri e di oggi ma anche aziende di settori industriali molto diversi che hanno scelto l’immaginario legato alla moda come strumento di comunicazione evocativo. Filo conduttore della rassegna saranno alcuni dei leggendari Caroselli Barilla griffati Piero Gherardi che Mina interpretò tra il ’66 e il ’67, “vestita con abiti stravaganti, da favola, eccessivi, qui protagonisti – allo stesso modo della straordinaria cantante e delle inconsuete ambientazioni – nel promuovere uno dei più prosaici prodotti consumati dagli Italiani, in un connubio tra dimensione del sogno e quotidianità”. L’Archivio Storico Barilla (associato a Museimpresa) ha fatto riprodurre ex novo appositamente per questa occasione i favolosi abiti di scena originali (ahinoi andati perduti, come ci assicura il nostro esperto lookologo Emmanuel Grossi) e li proporrà in un’eccezionale sfilata al termine delle proiezioni. Tutto questo mentre sui teleschermi è partita da pochi giorni la nuova campagna natalizia della Casa Parmense in cui la Voce dell’Imperatrice celebra da par suo “la gioia di stare insieme” attorno ad una bella teglia fumante di lasagne al ragù

p.s. Altro appuntamento milanese da non perdere per i mazziniani doc è quello con la nostra Nadia Vergano e la nuova grande festa minosa in programma nel suo ormai mitico Salotto di Madame X (Via Grazioli 22, zona Maciachini) nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Info: madamex@fastwebnet.it

Pubblicato: 13 anni ago

Microfoni spenti

Un Massimiliano Pani tenero ed emozionatissimo, quello che abbiamo visto ricevere dalle mani di Antonella Clerici, nel corso della puntata conclusiva di Ti lascio una canzone trasmessa ieri sera dall’Auditorium partenopeo della RAI, il prezioso microfono che Mina utilizzò nella mitica serata di Senza rete che la vide protagonista in quegli stessi studi nel giugno di quarant’anni fa. Max è reduce da un periodo professionalmente molto intenso: oltre a far la spola per quasi due mesi tra Napoli e Lugano (più qualche puntata a Milano), nelle ultime settimane è stato impegnatissimo a tempo pieno anche in sala d’incisione come autore e arrangiatore – in tandem con l’amico Franco Serafini – delle musiche che accompagneranno uno dei più importanti cinepanettoni italiani del prossimo Natale. Nel progetto è stata coinvolta anche la voce di Mina e proprio ad esso è collegata l’imminente uscita discografica a sorpresa da noi sibillinamente anticipata nei giorni scorsi. Ed anche se in Rete la “sorpresa” in questione è stata ormai ampiamente (e ingenuamente) data in pasto alla missmarplesca curiosità investigativa del popolo dei fans, sul nostro blog preferiamo per il momento attendere l’annuncio ufficiale che il team mazziniano darà di questa emissione contemporaneamente al lancio del film suddetto. Vi chiediamo cortesemente, pertanto, di evitare di far rimbalzare su queste colonne, almeno fino a che sarà sciolta ogni riserva a riguardo, indiscrezioni che potrebbero compromettere i piani di chi… sta lavorando per noi. Nulla vi vieta, naturalmente, di saperne e di scriverne quello che vi pare in tutti gli altri siti, blog e forum minosi di cui Internet è piena zeppa…

P.S. Tanti cari auguri alla bellissima Benedetta per le 39 candeline che spegne oggi!