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Pubblicato: 14 anni ago

Sentimentale eri tu

Brusco risveglio, quello di stamane, turbato dalla notizia della scomparsa – a 87 anni – dell’adorato Lelio Luttazzi. A lui, alle sue favolose canzoni spruzzate di swing, alle sue zebre a pois e ai suoi colpi di luna, ai suoi sabati sera televisivi con Mina, al suo fiuto di talent scout (da Jula De Palma allo stesso Gianni Ferrio), il nostro Antonio Bianchi dedicò qualche anno fa un bellissimo articolo monografico (“Signori, Lelio!”, fanzine numero 66) che vi invitiamo caldamente a (ri)leggere nella sezione Altro del sito. Proprio in quel periodo era uscito l’album-tributo Per amore, per il quale il vecchio amico Roberto Podio, coordinatore del progetto, aveva messo insieme quattordici superstar – Dalla, Fiorello, Arbore, Morandi, Mina… – alle prese con altrettanti classici del repertorio del musicista triestino affidati alla scintillante direzione orchestrale del Maestro Gianni Ferrio (e di chi, sennò?). Il lancio del disco – nel novembre 2006 – fu celebrato con una spumeggiante serata-evento condotta da Pippo Baudo in una gremitissima Sala Cecilia dell’Auditorium del quartiere Flaminio a Roma. C’erano davvero quasi tutti i protagonisti dell’album, quella sera, a festeggiare l’indomabile giovanotto matto. Mancava praticamente solo lei, Mina. Ma bastò solo spegnere improvvisamente le luci, far partire le immagini del Live 72 alla Bussola perché la sua Voce nuova di zecca diffusa in sottofondo tornasse ad avere un corpo. Ecco come Stefano Crippa, presente per l’occasione all’Auditorium, ci raccontò quei magici momenti:

“Partono gli archi e arriva la voce di Mina a rileggere un pezzo che Luttazzi le aveva donato quarantaquattro anni fa e che ora lei ‘restituisce’ all’autore con la sua classe. Mi piace diventa un lento, anzi una lentissima e languida ballad che Mina metabolizza con un controllo vocale spaventoso. Si impenna ma più spesso scivola sotto di un’ottava, regala variazioni e modulazioni mutuate sullo stile Vaughan, si fa burro e ruggine e lascia la platea silenziosa e assorta fino al lungo e liberatorio applauso finale. Chissà cosa avrà pensato il grande Lelio dei suoi trascorsi professionali con l’amica cremonese, ma non c’è tempo. Ci si avvia sul palco tutti insieme, musicisti, presentatori e. a braccetto di Pippo, anche Lelio a intonare El can de Trieste per il gran finale. Si accendono le luci per il definitivo commiato e, come da un monoscopio RAI, verrebbe voglia di annunciare: signore e signori, buonanotte.”

(da Una sera a pois di Stefano Crippa, fanzine n° 66)

Comments
  1. ciano forma

    una concorrente al podio di una delle maggiori cantanti europee

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nana_Mouskouri

  2. Ho appena visto un nuovo spot barilla (pasta integrale).
    “volare” nelle splendida nuova versione è lasciata senza voce narrante di Mina che c’è solo nel finale per una piccola battuta sulla pasta integrale.
    Lo spot è una animazione…

    bellissimo!!!!
    La canzone così è molto più godibile…wow!

  3. A me sembra la fotocopia del marito di Mina, Eugenio Quaini…no?

  4. PieraPaso

    OLIO Laugh ..è uno degli Album a me preferiti si vede anche come lo stringo nella foto..
    perchè l’Amre per MINA..NON PASSA
    IO VOGLIO SOLO TE Laugh ..te la dedico caro Vasssalino
    bellissima song..MINA Laugh ne fà un capolavORO
    Piera

  5. PieraPaso

    caro Ivan,
    per non fare errori scrivilo tu
    Piera

  6. PieraPaso

    ADORO..la MINA Laugh quando canta en espanol..ESPERAME EN CIEL

    ma volevo che cantava in Olandese..non c’è..

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