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Pubblicato: 14 anni ago

Nata di marzo

Che questo 2010 sia l’anno della Tigre lo dice anche l’oroscopo cinese. E il mese che sta per iniziare, estinto in fretta e furia il fuoco di paglia dell’ultimo (dimenticabilissimo) Sanremo, vedrà più che mai la nostra Mina nuovamente al centro dell’attenzione mediatica. Gli scintillanti 70 anni che la Signora si appresta a festeggiare il prossimo 25 marzo saranno celebrati da tv e stampa più o meno con lo stesso fragore che accompagnò gli ultimi compleanni a cifra tonda di dieci e venti anni fa. Qualche prima anticipazione? Paolo Limiti sta preparando uno special di due ore che dovrebbe andare in onda giovedì 25 in prima serata su Raidue. Sulla Rete ammiraglia della TV di Stato Vincenzo Mollica non mancherà senz’altro di riservarci qualche bella sorpresa (Vespa, Baudo e Giletti permettendo). A spegnere le candeline di Mina su Raitre provvederà sicuramente l’ottimo Pino Strabioli con un omaggio all’interno della sua trasmissione mattutina Cominciamo bene – Prima. Passando alla carta stampata, oltre ai consueti paginoni sui maggiori quotidiani e agli altrettanto prevedibili servizi su Vanity e su Sorrisi, siamo in grado di confermarvi sin d’ora alcuni articoli celebrativi sul settimanale Gente, un ricco servizio sul mensile Class (in edicola intorno al 10 marzo), mentre l’imminente numero di Raro! dedicherà a Mina la copertina e, all’interno, un servizio di Fernando Fratarcangeli sulle rarità a 33 giri della discografia estera nonché un ‘intervista a una delle più scatenate fans-collezioniste dell’universo mazziniano: la nostra Nadia Vergano Kent, per l’occasione fotografata nel suo Salotto di Madame x da Mauro Balletti. Per finire, nel prossimo InFly (magazine diretto da Aldo Dalla Vecchia distribuito nei più importanti aeroporti italiani e sui voli delle principali compagnie) ci sarà un mio articolo dal titolo – deciso dall’editor – Settanta e ancora c’incanta, che potrete a suo tempo trovare anche nella sezione Altro di questo sito. Per ora è tutto, ma… occhio agli aggiornamenti delle settimane che verranno!

Comments
  1. madameX

    ADORO il periodo ITALDISC…mi piacciono tutte e le ascolto tutte…UN TALE LA FINE DEL MONDO TUTTO …mi piace questa Mina acerba..ma sempre grande

  2. PINA

    Mannaggia! Il solito mio “compito” consegnato di fretta, senza rileggere. Piccola correzione: “…del quale parlava Lelio Luttazzi” e non “…di cui”.

  3. PINA

    Loris,
    è… lo “strabismo di Venere”, di cui parlava Lelio Luttazzi.

  4. pietro

    Vi chiedo una cortesia: Loris, e/o tanti di voi, potreste indicarmi i titoli dei cd di Mina Italdisc? Grazie1000!

  5. Pasqualina

    ..Ululati???..ma è questa la Mina che più piace a me!!! mi unisco alla Piera nella standyovetion,,almeno 10 minuti!…P.S. un bravo a Leone, per la sua piacevolissima performance! Smile

  6. Diego

    A me fa più impressione l’inizio!!!! Quella “o” inziale… mamma mia! Wink

  7. PieraPaso

    caro Loris,
    ho ascoltato solo due volte..BABY GATE..che canta THE DIARY..
    mi è bastato per capire quanto nel 1958 l’acerba (per me già matura)
    sia BRAVA negli “ululati” finaali, io li chiamerei note fuori dal rigo
    ..che bel arrangiamento che piace a me, con le quartine,
    io a Lamp BABY GATE Lamp faccio la stendyovetion
    Piera

  8. saverio

    Ciao GANIMEDE,hai scritto una cosa che mi ha colpito molto…………………ascoltare MINA intimamente,come se fossimo gelosi di condividere con gli altri questo amore.Prima ero sempre a fare cd e cassette x amici e lo facevo molto volentieri x poi scoprire che si limitavano ad ascoltare le solite canzoni di successo e il resto era tutto un saltare in qua e là.Adesso basta,ora l’ascolto è diventato, come dici tu,intimo io e lei.Scivimi in posta se ti và.Ciao.

  9. pietro

    Bravo Leone: bello, divertente, ironico il filmato. E poi sei davvero intonato. Un abbraccio!

  10. PieraPaso

    grazie caro Mario r
    un punto di domanda VORREI..un Album
    MINA e il Lamp Jazz Lamp
    Piera
    lo spera

  11. loris (Author)

    Che divertimento e che goduria un tuffo nella – già prodigiosa – Mina anglofona Italdisc, mentre si fanno le faccende mattutine di casa. Oddio, su qualche esecuzione un po’ acerba si potrebbe anche discutere. A tal proposito, ho da suggerire una “prova del fuoco” con cui ognuno di voi potrà saggiare in modo inequivocabile l’indistruttibilità della propria passione mazziniana: riascoltate per dieci volte di seguito gli ululati finali di THE DIARY. Ebbene, se la vostra “minìte” sopravvivrà indenne a questa durissima prova vi sarete guadagnati il titolo di veri fans pronti a tutto.

  12. Vassallo paleologo giuseppe

    Era il 1975 quando Mina registrò l’album MINACANTALUCIO….ho sempre adorato i bellissimi arrangiamenti di Gabriel Yared e la mia preferita è sempre stata EMOZIONI:

    Seguir con gli occhi
    un airone sopra il fiume e poi
    ritrovarsi a volare
    e sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
    un sottile dispiacere.
    E di notte passare con lo sguardo la collina
    per scoprire
    dove il sole va a dormire.
    Domandarsi perché quando cade la tristezza
    in fondo al cuore
    come la neve non fa rumore
    e guidare come un pazzo a fari spenti
    nella notte per vedere
    se poi è tanto difficile morire.
    E stringere le mani per fermare
    qualcosa che
    è dentro me
    ma nella mente tua non c’è.
    Capire tu non puoi
    tu chiamale se vuoi
    emozioni
    tu chiamale se vuoi
    emozioni.
    Uscir nella brughiera di mattina
    dove non si vede a un passo
    per ritrovar se stesso.
    Parlar del più e del meno con un pescatore
    per ore e ore
    per non sentir che dentro qualche
    cosa muore.
    E ricoprir di terra una piantina verde
    sperando possa
    nascere un giorno una rosa rossa.
    E prendere a pugni un uomo solo
    perché è stato un po’ scortese
    sapendo che quel che brucia non son
    le offese.
    E chiudere gli occhi per fermare
    qualcosa che
    è dentro me
    ma nella mente tua non c’è.
    Capire tu non puoi
    tu chiamale se vuoi
    emozioni
    tu chiamale se vuoi
    emozioni.

  13. Ciao Leone, BRAVO!! Ho visto il video e c’ho sentito tanto amore per Mina, e poi sei credibilissimo, a me è piaciuta molto, spero che questo tuo gesto ti abbia riempito la pancia di farfalle, che tu ti sia sentito bene ed appagato. A me è piaciuto molto, anche il tuo travestimento mi + piaciuto perchè hai scelto la Mina di adesso, dei giorni nostri, la Mina che io amo di più, grazie per averlo condiviso con noi… e come di ce Mina CHE LA MUSICA SIA CON TE!! Razz

  14. Complimenti Leone. A me è piaciuto molto,bella voce e intonato . Grin Sei bravo!!! Un abbracio!

  15. madameX

    CHE DU COJONI POLEMIZZARE SU TUTTO…………ma vivete questa vita loca…….

  16. Gil

    Ciao Leone,
    l’unico Glitter che conosco non è il locale da te citato ma “Gary Glitter” che negli anni settanta cantava “I’m the leader of the gang”… Però il tuo video mi ha fatto ricordare che nella prima metà anni ’80 (all’epoca, poco più che ventenne, già vivevo e lavoravo a Roma) una volta alla settimana, per circa due anni, hanno dato uno spettacolo in un noto locale della capitale (evito nomi) il cui titolo era “Baffi e collants”. Il cast era costituito esclusivamente da bellissimi ragazzi tutti baffuti e rigorosamente in collants… (da qui il titolo dello spettacolo).

    Ero molto stimato dal giovane direttore del locale che mi aveva in simpatia e quello spettacolo l’avrò visto almeno una trentina di volte, ma era sempre un divertimento che si rinnovava ad ogni rappresentazione. In effetti i ragazzi, in lustrini paillettes ed elegantissimi abiti femminili recitavano e cantavano in playback mimando con sapiente ironia (e mai deridendo) le grandi interpreti del panorama musicale e le grandi attrici (Piaf, Vanoni, Pravo, le star d’oltreoceano, Magnani, Franca Valeri) e, inutile precisare, quella più “eseguita” era la nostra Mina.

    Non era un locale a tema e il pubblico eterogeneo assisteva divertito e partecipe allo spettacolo. Nel momento clou della serata, nel buio, uno spot illuminava un ragazzo altissimo, statuario e con gambe mozzafiato, che si esibiva sulle note dello “Scettico Blu”. Ti confesso che la celestiale voce di Mina associata a quella figura bellissima che si muoveva magicamente sulle note della canzone conquistava i presenti che alla fine si producevano sempre in un lungo e fragoroso applauso. Per quello che ho visto posso affermare, senza tema di smentita, che il migliore omaggio a Mina è stato fatto da un uomo e non una donna…

    Peccato che di questo spettacolo non esistono testimonianze o citazioni, a parte una modesta partecipazione in una puntata di “Domenica In” di quegli anni, grazie all’intervento di Renzo Arbore. Tutto questo solo per dirti che il tuo video mi ha piacevolmente riportato a quei tempi e ha fatto ritornare a galla, grazie a te, quel ricordo al quale neanche ci pensavo più!

    http://www.youtube.com/watch?v=Bo4Oae-54_E

  17. madameX

    Bravo Leoncino mi sei piaciuto e se verrai nel SALOTTO ti esibirai……..Ma di cosa devi scusarti? certo che è un gioco e fai benissimo a giocare…Adoro le stranezze e ti sei meso in gioco……Bravo leoncino…Intanto preparatevi per il 21 marzo Ritorneranno i VIALE MAZZINI che ci hanno regalato delle grandi EMOZIONI cantando MINA..Tutti nel salotto a festeggiare il compleanno della nostra SIGNORA PIU CHE MAI……….

  18. mr. Blue

    GRAZIE a : FRANCO – PISA x le notizie…(speriamo x BAU!!) e a LEONE – JESOLO x il suo garbato e divertente ( le foto della festa) omaggio alla “VIDA LOCA” di MINA . Carlo.

  19. PINA

    Leone, io ti ho trovato bravissimo e simpatico. Sei un artista.
    Molto sincere ed accattivanti le parole con cui hai accompagnato la link che hai postato.

  20. emilio bocchi

    Molto molto carina la tua esibizione,un delicato e affettuoso omaggio alla Signora….

  21. Leone Jesolo

    Caro Ganimede, davvero nessun problema. Ho solo specificato la circostanza e il fatto che non volevo ricalcare nessuno. Non temere, ho capito bene il tuo messaggio. Ti dirò una cosa…a me le foto fanno sorridere perchè fatte con gli amici in una serata scherzosa. L’audio lo devo abbassare…mi da davvero fastidio e quasi schifo, fai tu Grin
    Notte!

  22. PINA

    Gil,
    su Bussoladomani, relativamente al tuo commento,
    anche io non ho parole.
    Iniziando a leggere questa tua replica al mio racconto, mi è apparso più efficace, più vissuto ciò che io ho riportato e devo dire che, certamente, hai saputo molto valorizzare lo svolgersi ed il significato dei momenti da me descritti. E grazie per esserti emozionato. Il tuo commento, indubbiamente, lo reputo di positivo giudizio ed avrei ritrovato una nota ancor più alta se, nella manifestazione del tuo apprezzamento, avessi meglio celato il tuo stupore nel rilevare quel certo spessore narrativo nella mia espressione.
    Su quello che tu scherzosamente (ma non tanto) definisci fanatismo religioso (forse rafforzato dall’aver io descritto, alla sua vista, la sua figura come immagine da Madonna) devo dirti che non mi ci ritrovo, perché per me è la indispensabile dimostrazione di un concreto e motivato apprezzamento per l’artista e la persona, alla cui manifestazione non voglio porre limiti, seppur non esagerando, dato che mi sembra sentito e dovuto, per quello che lei si merita. E, con una punta di ironia (che ogni tanto ci vuole), scherzosamente, s’intende, ti dico che vero è che siamo “venute su” dalla Sicilia per assistere al suo concerto, ma non … in pellegrinaggio.
    Leggo che hai dei ricordi legati a quel concerto ed io vorrei caldamente invitarti a narrarceli. Saranno sicuramente dei preziosi tasselli di un grande mosaico, testimonianza di un importante momento della vita artistica di Mina. Sono certa che saresti sicuramente più incisivo ed efficace di me. I giovani, o chi non ha mai avuto il privilegio di vivere questa esperienza, chiedono di conoscere le impressioni di chi ha conosciuto la Mina sulle scene, a diretto contatto con il suo pubblico.
    Grazie per aver elegantemente e generosamente definito il mio racconto “tela di un grande maestro” e “delizioso affresco di vita e di costume” quello che è un omaggio all’arte di Mina.

  23. Ganimede Fe

    carissimo Leone, è evidente che nello scrivere non sono cHiarissimo (o forse i commenti successivi hanno alterato il messaggio).
    NON ho trovato la tua esibizione ne dissacrante ne offensiva, canti bene e ho notato che hai fatto attenzione ad ogni sospiro, accento, fiato che fa la Nostra nel reinterpretare Lei. chi di noi non lo ha fatto? io lo faccio tutt’ora, provo ad immaginarmi come presenterebbe al pubblico questo o quel brano.
    Ho capito che era Carnevale, altrimenti perchè avrei utilizzato quel termine, che non significa affatto Baraccone.L’intenzione di fondo è diversa: Baraccone è offensivo, casrnevalesco no, visto che eri in maschera. fai bene ad non offenderti perchè non era mia intenzione.
    Ti prego, almeno tu, rileggi il mio commento e femati a quello. Wink

  24. Franco Ghetti

    CIAO franco pisa . HO IL NUMERO 6. SE VUOI CI PROVO.
    ghettifranco@gmail.com
    ciao . franco.

  25. FrancoPisa

    Loris a me la “fanzine” non è ancora arrivata!
    Dico questo non come protesta ma come segnalazione.
    Adesso, se la notizia può interessare gli iscritti riferisco quanto ho avuto modo di sapere.
    Domenica scorsa ho avuto modo di conoscere il sig. MAURO COLOMBI, persona gentilissima, responsabile e coordinatore delle ristampe in vinile sia picture che non degli album di Mina.
    Allo stesso ho fatto rilevare che – per quanto rigurda i picture distribuiti dalla Sony (ad eccezione degli ultimi due del 2009) – ne mancano almeno tre e precisamente:
    1) MINA CELENTANO (in vinile celeste)
    2) DALLA TERRA (già picture)
    3) BAU
    Lui gentilmente mi ha detto che per quanto rigurda:
    – MINA CELENTANO (forse ci sono problemi interni alle label),
    – DALLA TERRA (siccome in magazzino ve ne sono troppi) sarà rimesso sul mercato tale e quale;
    Per BAU non ne è a conoscenza. Io ho molto insistito e supplicato che fosse stampato in picture, dato che come LP non esiste per nulla, esiste solo in CD, lui mi ha detto che nella lista che la SONY gli ha commissionato tale titolo non esiste.
    Quindi se lo vogliamo in picture dobbiamo protestare presso la SONY o fanre richiesta – allo stesso sig. Colombi – tramite i siti sottoelencati perchè a sua volta lui possa mettere a conoscenza la SONY di questa mancanza.
    Comunque ragazzi, questo sig.Colombi, mi ha anche riferito che non ne abbiamo acquistati a sufficenza.
    Per ogni picture ne sono stati stampati 500 e nei loro magazzini ne sono rimasti almeno 200 per ogni titolo, quelli con i numeri più bassi.
    Se qualcuno dovesse cercarli e non trovarli può rivolgersi a questi indirizzi:
    recordrunners.ge@fastwebnet.it
    -www.recordrunnersge.it
    Inoltre mi ha riferito che la busta interna doveva essere stampata su ambo le facciate – una per ogni lato del disco – ma qualcuno (non dico il nome) ha cui era stato sottoposto il progetto grafico ha scartato l’idea dicendo che andava bene così.
    Invece per quanto concerne gli Lp della ITALDISC dei quali ne sono stati ristampati solo quattro e precisamente il 1°, il 2°, il 5° ed il 7° – mi ha riferito che c’è in corso una questione da risolvere: superata questa occore loro avere delle copie perfette degli album mancanti: e cioè del 3°, del 4° e del 6°.
    Il 4° gli è stato dato in mia presenza per la scannerizzazione da un signore mio amico e quindi se la pubblicazione di tali album dovesse proseguire quello è il prossimo in lista.
    Per il 4° gli ho promesso che glielo fornirò io, dato che ce l’ho in perfettoe condizioni
    Per il 6° è un problema, io non lo posseggo ed in giro non si trova.
    Se qualcuno degli iscritti lo avesse in perfette condizioni e volesse fornire una scannerizzazione buona sarebbe un passo avanti.
    Ho riportato quanto scritto – e potevo tenermelo per me – perchè penso che a tutti noi fans farebbe piacere avere nella nostra collezione tutti questi albums storici ristampati dato che – come il sottoscritto e penso anche di altri – non li abbiamo tutti in perfetta conservazione (anche se originali).

  26. Leone Jesolo

    Grin
    Caro Ganimede, non mi sento offeso, ogniuno ha appunto i propri gusti. Io ad esempio di solito mi diverto quando vedo le imitizioni di Mina se fatte con amore e quando chi la “recita” non si prende sul serio.Però riguardo la tua osservazione qualcosa da dire ce l ho. Scrivi che è troppo carnevalesca la cosa…ma scusa ERA una festa di carnevale! Il Glitter è un piccolo locale..eravamo tutti in maschera…Sai anch’io mi sono chiesto se la cosa non fosse dissacrante ma poi ho pensto che era da un sacco che volevo farlo e così.. Per quanto riguarda l’incisione non c’è la minima velleità da parte mia. Canto da quando son bambino, a tutte le ore e incidere una base originale della mia cantante preferita è sempre stato un sogno. Così ho pensato di sovrapporre le foto di sabato di carnevale con quell ‘incisione. Oops!

  27. Ganimede Fe

    continuo a non capire perchè tutto debba diventare polemica, frecciatine, sarcasmo…trovare l’offesa dove non c’era neanche l’intenzione..solo scambio civile tra persone civili ( con tanto di scuse e chiarimenti). BOH!

  28. Gil

    Loris caro, non immagini minimamente quanto mi confortano le tue parole e spero che siano sufficienti a smorzare qualsiasi infruttuosa polemica e consentimi di unirmi a te nel tuo plauso a leone che è davvero un mostro di simpatia e di genialità oltre che di coraggio.

  29. loris (Author)

    Un omaggio amorevole e garbato, per niente esibizionista e baraccone. E quanta Mina ascoltata, vissuta, interiorizzata nella mente e nel cuore c’è dietro la tua esecuzione, caro Leone. Tra tanta gente così brava a prendersi sul serio, tu hai saputo metterti in gioco con grande levità e autoironia, anche a costo di farti sbranare in questa fossa dei leoni. Bella l’incoscienza!

  30. Gil

    Sicuramente non ho visto niente di male nel filmato di Leone e questo è quello che conta alla fine. Al limite potrebbe non piacermi… ma ognuno ha un suo modo di amare Mina, non è che esiste uno standard inderogabile. E poi le mie aperture mentali sono di un’ampiezza tale che ci vuole ben altro per indispormi o scandalizzarmi. Però spero che ora non ne facciamo una polemica solo perché i pareri sono discordi. Infatti prima io mi sono espresso su Leone più che in replica a te…

  31. Raiça

    …sono ancora viva… LOL e adesso mi sfoglio la mia adorata fanzina Grazie Loris… S T U P E N D A. Spero di non aver perso niente di nuovo in questi giorni… a Presto… Cry

  32. Ganimede Fe

    Non ho parlato ne di scandalo, ne di censura ne di travestitismo ne di dissacrazione.. rileggi bene per favore!
    evidentemente queste cose le hai viste tu.

  33. Gil

    Non mi sembra che Leone sia stato poi così dissacratorio nei confronti di Mina visto che non si è esibito per strada, in una chiesa o in altro luogo pubblico o di culto nel rifare il verso (affettuosamente) alla Tigre… Non è che il filmato mi abbia entusiasmato più di tanto… però divertirsi senza malizia penso che non sia offensivo per nessuno. Siamo abituati al turpiloquio e alla blasfemia e non vedo perché risentirsi per un travestimento.

    Nel film “L’albero di Guernica” ci sono un paio di scene in una chiesa che potrebbero essere più da scomunica che da censura… (e qui non è il luogo adatto per descriverle), eppure il film stesso è passato come un’opera d’arte. Leone semplicemente si diverte e cerca di coinvolgere senza forzare gli altri, ma comunque è un suo modo di manifestare il culto per Mina e io non sarei così drastico nel giudizio. E poi, onestamente, il male è più in chi lo vede che in chi lo fa…

  34. Ganimede Fe

    forse risulterò antipatico, ma non riesco ad apprezzare questo tipo di esibizioni. attenzione, non sto accusando leone né di esibizionismo nè di cantare male. Io ho un modo di amare mina più intimo, più contenuto. ecco la parola”intimità” rende bene l’idea. a chi non è capitato di ritrovarsi a gesticolare e fare le “smorfie” come solo lei le fa…Ma così è troppo… Carnevalesco. mi spiace Leone, spero di non offenderti, solo una questione di gusto!

  35. Leone Jesolo

    http://www.youtube.com/watch?v=UlKfwuOrcIE

    Cari tutti, sperando di non offendere nessuno se non me stesso vi invio il video che il mio amico Lino ha composto usando la famosa sovraincisione alla base originale tratta da Facile e le foto dello scorso carnevale. Io mi sono divertito molto, spero la cosa abbia lo stesso effetto su di voi.
    Vi prego siate clementi, è solo un simpatico omaggio a chi ha reso la mia vita più emozionante!
    Scusa Mina ma non ho resistito…..

  36. Gil

    Pina cara,
    nel rileggere per l’ennesima volta questa tua esperienza (ormai ho perso il conto) riprovo sempre la stessa emozione. Bello il tuo racconto e non ci sono termini per definirlo perché è di uno spessore analitico e narrativo impareggiabile. E’ un momento di vita coinvolgente e tu ce lo narri in una maniera lucida e plastica tale da far quasi materializzare ciò che descrivi agli occhi di chi legge. Sei stata diretta come mai me lo sarei aspettato visto che sono abituato alla Pina che si sbrodola in lodi e preghiere per la Tigre, quasi ai limiti del fanatismo religioso.

    Qui parli di Mina poco o niente, eppure la Signora è presente in ogni particolare di quella giornata e in ogni gesto (e attesa) di queste “ragazze venute apposta dalla Sicilia…” e poi con i mezzi di locomozione del tempo immagino anche i disagi del viaggio, senza trascurare che eravate sicuramente tutte “figlie di famiglia” e avrete sicuramente affrontato altre difficoltà oltre quelle di natura economica.

    Anche io ho dei ricordi “miei” legati a quel concerto… ma se dopo la tua descrizione riferissi qualcosa di personale mi sentirei come quel pittore di poco valore che ha la presunzione di aggiungere la sua pennellata su una tela di un grande maestro. E il tuo racconto è un delizioso affresco di vita e di costume prima ancora che un omaggio all’arte di Mina. Non ho parole!!!


  37. sopra un letto che diventa quasi come un nido, quando insieme si finisce con lo stesso grido.

  38. PINA

    Grazie, Mario.
    Aspettiamo che Laura Putti e tanti altri suoi accreditati colleghi possano, fra qualche giorno, scrivere le stesse bellissime cose, sui “70” e sul prossimo (attesissimo) special di Paolo Limiti su Mina, già annunciatoci da Loris.

  39. PieraPaso

    grazie caro Mario r,
    posso promuovere L’ALLIEVA
    come una BRAVA allunna!
    Piera

  40. giulia_z

    Caro Cristian, io trovo che il tuo italiano vada benissimo ed è apprezzabile il tuo “sforzo” di usarlo con così buoni risultati per sentirti parte di questa comunità di pazzi scatenati ma simpatici!!! Wink

  41. alberto imparato

    Maxmin, Giorgia, avete ragione entrambi. Non è il Circeo, (svista clamorosa di cui mi scuso), ma vi prego di osservare con attenzione il filmato e noterete che ,sullo sfondo, seminascosto da un basso promontorio sembra proprio il castello sul mare di Santa Severa. Se non è quella la località precisa della ‘location’,penso possa essere stata una limitrofa…dalla quale era agevole e scenograficamente perfetto comprendere nella ‘panoramica ‘ di sfondo quella particolare costruzione. Senza dubbio alcuno invece il filmato è stato realizzato su quello che sembra essere stato il pontile in legno di uno stabilimento balneare ( stiamo parlando del 1966 e forse quel pontile e forse quello stesso impianto turistico adesso non esistono più o hanno subito ingenti trasformazioni che lo rendono irriconoscibile ai giorni nostri). Ormai non sono più sicuro di nulla, malgrado due antichi ritagli con foto che avvalorano quanto sopra esposto, ho anch’ io il dubbio che si tratti invece della costa campana… potrebbe essere -forse- Posillipo come a suo tempo riportato anche dallo speciale sui Caroselli pubblicato su uno dei bollettini? Aiuto! Chi ne sa di più ci illumini!

  42. mario r.

    la Repubblica – Lunedì, 30 gennaio 1995 – pagina 25
    di LAURA PUTTI

    GRANDE MINA LA NOSTRA STORIA NELLA TUA VOCE

    Vita e canzoni di un mito che illuminò gli anni Sessanta In onda il 5 febbraio su RaiTre un ritratto della star basato su documenti d’ epoca e testimonianze di amici e collaboratori

    NON E’ soltanto una cantante; sono quindici anni della nostra vita, della storia d’ Italia, che vediamo scorrere sul viso di Mina. Lei così scomparsa e così presente. E’ un’ emozione, e anche un grande divertimento il programma che Paolo Limiti e Francesco Bortolini, con la regia di Alida Fanolli, hanno realizzato sugli anni d’ oro di Mina (che sono poi tutti quelli in cui lei rimase in scena). Viva! Mina andrà in onda il 5 febbraio su RaiTre alle 20.30. Sono canzoni, abiti, maquillage; sono personaggi che oggi si battono a colpi di audience, da Baudo a Bongiorno, visti con gli occhi di ieri, quando sembravano ragazzotti ruspanti, appena arrivati da una qualche provincia d’ Italia; ed è anche la tv degli anni 60-70, il bianco e nero rassicurante, perché tutto era più sobrio, luccicava meno o se luccicava era per un valore reale. Sin dalle prime battute Viva! Mina mostra chiaramente il suo intento. Prima che parta la sigla c’ è una spassosa presentazione di Alberto Sordi. “Mina, sei la più grande cantante del mondo, sei grande, sei ‘ na fagottata de robba” dice l’ attore. Poi Paolo Limiti, paroliere e amico di Mina, autore di una quarantina di canzoni, da ‘ La voce del silenzio’ a ‘ Sacundì sacundà’ , a ‘ Bugiardo incosciente’ , ha montato un dialogo immaginario; lui che parla a un grande schermo e Mina, una Mina degli anni 60, che gli risponde: “Ma è roba vecchia, roba del passato”. E’ questo l’ unico modo oggi per parlare con lei. In compenso si può parlare di lei. E in studio a Viva! Mina ci sono gli amici. A cominciare da Giorgio Calabrese, autore di tante canzoni; per continuare con Betty Curtis, della quale Mina riprese ‘ Nessuno’ ed ebbe il primo grande successo (e la Curtis confessa che un po’ le dispiacque); con Pia Rame, costumista, ma soprattutto compagna di carte, che continua a vedere Mina al tavolo da gioco; con Don Lurio, al quale Mina fu affidata durante molti programmi televisivi, ma con poco successo nel ballo; con Alberto Tagliati, direttore di Stop, che ricorda le sei copertine consecutive che il settimanale le dedicò negli anni 60, ai tempi del grande scandalo con Corrado Pani, uomo sposato, con il quale Mina fece il suo primo figlio; con Isabella Biagini, magnifica nell’ imitazione di Mina in una ‘ Bugiardo inconsciente’ riveduta e corretta, sempre in un filmato d’ epoca; con Claudio Rossoni, che negli anni 70 le fece una lunga intervista per Playboy su temi molto personali; con Davide Matalon e il maestro Giulio Libano, i primi discografici di quella urlatrice che negli anni 50 si chiamava Baby Gate. In studio anche Giovanna, Diego Della Palma, che parla del maquillage, mentre in un filmato appaiono pareri e testimonianze di Giuliano Spazzali, Brigitte Nielsen, Piero Chiambretti, Marta Marzotto, Marco Formentini, Rosanna Cancellieri, Francesco Alberoni, Franca Rame, Marino Bartoletti: com’ è brava, quanti ricordi, eccetera. Ma se le testimonianze sono spesso di circostanza, sulla musica non si scherza. S’ inizia con Amor mio, riccioli, grandi orecchini e un eye liner che pare un’ autostrada, poi Città vuota, nel 1964, il grande ritorno dopo lo scandalo Pani; Un anno d’ amore, capelli lisci, ma cotonati alti, tre nei sulla guancia destra, che filmato dopo filmato appariranno e scompariranno (come le sopracciglia), si moltiplicheranno, cambieranno posizione. “Era una mia ammiratrice” dice Betty Curtis, e Giorgio Calabrese ricorda l’ indole di quella ragazzaccia che decise di cantare folgorata dall’ apparizione di Gene Vincent che urlava ‘ Be-bop-a-lula’ dentro orecchie abituate ad ascoltare ‘ Grazie dei fior’ , o ‘ Vola colomba’ , o ‘ L’ edera’ . “Era tutta istinto” dice Calabrese, “una forza naturale. Ogni volta che volevamo sottoporle un brano nuovo era un problema”. “Svelerò un segreto” dice Limiti. “Mina non sapeva scegliersi le canzoni. Non capiva le possibilità di una melodia, l’ incisività di un testo. Noi che le stavamo intorno abbiamo dovuto faticare per cercare di farle accettare (ché il verbo imporre non era neanche ipotizzabile) cose che poi sarebbero diventate pietre miliari”. E se domani non le andò giù, ci volle un anno perché la cantasse. “La odiava talmente che un giorno, alla Fonorama, incise rabbiosamente con un coltello su una panca di legno il titolo della canzone. Deve essere ancora lì” ricorda Calabrese. Ma poi la vediamo cantarla in un abito di paillettes nero, riccioli tirabaci sulle tempie, e il consueto girotondo di nei. Altre meravigliose testimonianze del passato scorrono nel programma di Limiti e Bortolini: una deliziosa Cosa piace agli uomini, in un programma tv di Antonello Falqui, con la Carrà che agita il pancino scoperto, le Kessler che mostrano le celebri gambe e Mina, capelli corti e biondi (siamo negli anni 70) che muove le sue mani come tutti sappiamo. Stessa lotta per Il cielo in una stanza, della quale regalò la più indimenticabile delle versioni (e la vediamo in un montaggio di 5 diverse esecuzioni). “Falla, è di un giovane autore nuovo, promettente” le aveva detto Mogol. Il giovane autore era Gino Paoli. Fu durissima. Stessa cosa per La banda (che canta indossando due abiti che paiono abatjour) e per Grande grande grande. “Tony Renis” ricorda Limiti, “l’ aveva scritta per una cantantina francese che si chiamava Mireille Mathieu. In Italia avevano provato a darla a Ornella Vanoni, ma niente da fare. L’ aveva allora cantata Milva in un provino, ma fu scartata. Noi ci credevamo e Mina accettò di cantarla in un 33 giri, a patto che non fosse la canzone più importante del disco. Quando l’ lp uscì Renis comprò, a sua insaputa, trenta copie e le diede ai disc jockey dicendo che Grande grande grande era la più bella di tutto il lavoro. Il resto è storia”. Nel programma c’ è anche la prima volta di Mina in tv. 1959, ‘ Il musichiere’ : una ragazzotta scatenata si dimena come un’ ossessa, sullo sfondo un juke box dell’ epoca, e canta Nessuno strascinando le sillabe, distruggendo la povera Betty Curtis. C’ è la prima minigonna. 1970, ‘ Il jolly’ : vestitino nero, collo alto e senza maniche, lunghi capelli ricci fin sulle spalle, grandi orecchini a cerchio, immense ciglia finte, eye liner che esce dalle linee naturali degli occhi allungando i suoi tratti a dismisura. C’ è Non credere, poi Mina che fa Rita Hayworth in Amado mio, vestita di raso nero con lunghissimi guanti; c’ è un meraviglioso duetto molto jazzy con Caterina Valente in ‘ Un’ ora con Caterina’ durante il quale le due cantanti presentano tutti gli strumenti dell’ orchestra. C’ è E poi cantata in inglese e in spagnolo; Sacundì sacundà, rap ante litteram, nel 1968, in un inferno di fuoco. Ci sono ancora i ricordi di Limiti: “Quando capirono che alla fine della canzone la ragazza non va con il diavolo la sollevarono dalla censura”. E ancora: “La voleva Fellini per ‘ Il viaggio di G. Mastorna’ , ma lei fece la valletta a me, mi portava le buste in un quiz televisivo, ‘ Il calderone’ ; la voleva l’ America per Sinatra, ‘ Il padrino’ , il ‘ Dean Martin Show’ . Niente da fare. Per non andare, per non fare, inventava esaurimenti nervosi. O forse le venivano davvero”. C’ è Quando dico che ti amo cantata a ‘ Sabato sera’ , 1967, con Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado e Enzo Tortora. Alla fine del programma Limiti e Bortolini dialogano con Mina. Anche questo è un gioco, un montaggio, ma sembra vero. Mina dice che sta facendo le prove. Di cosa?, chiedono loro. “Per scendere dal letto” dice lei spegnendo le illusioni. Poi la vediamo negli ultimi anni pubblici, forse un po’ appesantita, ma più dolce, più tranquilla, come sicura che il riposo, la quiete, fossero ormai vicini. 1974, l’ anno dell’ addio: Fiori rosa fiori di pesco, drappeggiata in un abito bianco molto largo, cammina in mezzo a improbabili zampillanti fontane; Ancora, in un versione molto sexy con ombretto di paillettes e labbra lucidissime. 1976, Mina a colori, l’ ultima apparizione televisiva per la televisione svizzera; canta Colpa mia in blazer blu, camicia a righe e gonna a pieghe. Ma era già da un’ altra parte. A noi che l’ amavamo non restavano speranze.

  43. Vassallo paleologo giuseppe

    Era il 1978 quando Mina decise di chiudere la sua carriera “live”….durante i suoi ultimi concerti diede grande prova delle sue potenzialità d’interprete….una delle mie preferite del live ’78 rimane questa intensa versione di MARGHERITA:

    Io non posso stare fermo
    con le mani nelle mani
    tante cose devo fare prima
    che venga domani
    e se lei già sta dormendo
    io non posso riposare
    farò in modo che al risveglio
    non mi possa più scordare.
    Perché questa lunga notte
    non sia nera più del nero
    fatti grande bianca luna
    e riempi il cielo intero,
    e perché quel suo sorriso
    possa ritornare ancora
    splendi sole domattina
    come non hai fatto ancora.
    E per poi farla cantare
    le canzoni che ha imparato
    io le costruirò un silenzio
    che nessuno ha mai sentito
    sveglierò tutti gli amanti
    parlerò per ore e ore
    abbracciamoci più forte
    perché lei vuole l’amore.
    E poi
    corriamo per le strade
    e mettiamoci a ballare
    perché lei vuole la gioia
    perché lei vuole il rancore
    e poi
    poi coi secchi di vernice
    coloriamo tutti i muri
    case, vicoli, palazzi
    perché lei ama i colori
    raccogliamo tutti i fiori
    che può darci Primavera
    costruiamole una culla
    per amare quando è sera
    e poi
    saliamo su nel cielo
    e prendiamole una stella
    perché Margherita è buona
    perché Margherita è bella.

  44. siiiiiiiiii Mina e Piazzolla toda la vitaaaaaa!!! Alien

  45. Confermo che non può essere Santa Severa visto che i miei hanno casa lì, non esiste nessun ponte a Santa Severa c’è solo il castello!!! Razz

  46. PINA

    Anche a me risulta che questi “Caroselli”, annata 1966, sotto la regia di Piero Gherardi, sono stati realizzati interamente in Campania.

  47. emilio bocchi

    Ciao Cristian il tuo italiano và benissimo mi ricorda quando Mina molto amabilmente prendeva in giro Angel Pocio Gatti per la sua pronuncia nel dire mi aspaventa al posto di mi spaventa riferendosi al rappresentare un genere musicale il tango…
    Il tango che vorrei tanto Mina cantasse ancora magari con un disco dedicato a Piazzolla…

  48. Amo queste anedote . Ti ringrazio e sono felice per te ( e anche un pò geloso) che hai avuto la grande fortuna di vedere Mina dal vivo!!Smile UN abbracio da Buenos Aires!

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