Un giorno come un altro
Volete mettere il vantaggio, per una come Mina, di un compleanno dispari? Un placido, anonimo numero primo, da festeggiare in intimità con le persone care. Senza l’assordante contorno di Speciali Porta a Porta in cui certi suoi colleghi dei tempi del Musichiere ci vengono a raccontare di Lei come è oggi. Senza Arene domenicali in cui torme di minologi improvvisati sparano i luoghi comuni di sempre sui perché e sui percome del suo addio alle scene (“L’assenza? Una scelta pianificata da un’abile strategia di marketing” ). Senza paginoni, inserti speciali o pubblicazioni ad hoc con le solite agiografie trite e ritrite. Senza Sposini. Senza Parietti. Senza Limiti.
Probabilmente, per lei, questo 25 marzo senza cifre tonde non è che un normalissimo giorno che trascorrerà come tanti altri in sala d’incisione, dove in queste settimane fervono i lavori del suo nuovo album di inediti (il terzo consecutivo!) che si preannuncia ancora più bello e più forte di Facile e Caramella. E allora… ssst... accontentiamoci di farle i nostri auguri sottovoce e lasciamola cantare.
Per la serie “Vuoti di memoria”…
In un negozietto di vinili ho trovato questa foto,”formato 33 giri”… Qualcuno saprebbe dirmi di cosa si tratta? Era un gadget di Catene o di qualche altro LP? Mi è familiare ma non ricordo…
http://thumbsnap.com/QMxGeVok
http://www.youtube.com/watch?v=xbWtnZh7Ay0
Scrivi bene, caro Vassalino..è proprio un “gemma” questa bellissima canzone: MA CI PENSI
che la nostra “Grande Voce” MINA ci canta, ascoltiamola con grande piacere, e Le dico grazie
Sto facendo la trascrizione di testi in inglese e voglio condividerli con voi. Un abbraccio
DON’T ASK ME TO LOVE YOU ( DOMENICA SERA)
Don’t ask me to love you
I’d hate to refuse you.
I know you would leave me
I know I would lose you.
While we‘re close together
It’s now or it’s never
It can’t be forever
Don’t ask me to love you.
The hurt of the past love
Made his love my last love.
So take and caress me
Don’t ask to possess me.
Don’t let your heart trust me
It treats you unjustly
But that’s how it must be
Don’t ask me to love you.
That Shangri-la feeling
You dance on the ceiling
The wonderful playdream
You wish they would stay dreams
The nightmare of learning
He won’t be returning
The torch is still burning
Don’t ask me to love you.
I‘ve had many lovers
They seemed to adore me
They had different covers
But told the same story
A make-believe journey
That ended in sorrow
Don’t ask for tomorrow
Don’t ask me to love you.
Per chiudere questa settimana musicale ed augurarvi un buon weekend voglio suonare una bellissima gemma tratta da ATTILA…..MA CI PENSI:
Dai, vieni su,
manda via quel taxi
non serve più,
questa sera voglio
restare con te.
E la luna è tutta per noi,
ma ci pensi,
io e te
questa notte,
io e te,
inventare e poi scoprire
di amarci veramente,
nel silenzio abbandonarci,
e non capir più niente.
Ma ci pensi,
io e te,
questa notte,
io e te,
non guardarmi così,
sono strana lo so,
è per farmi coraggio con te.
Dai non fingere più,
l’hai voluto anche tu,
manda via quel taxi,
e restiamo io e te.
Ma ci pensi,
io e te,
questa notte
io e te,
quella luna lassù,
che passeggia da un pò
è un peccato sciuparla così,
dai non fingere più
l’hai voluto anche tu,
manda via quel taxi,
e restiamo
io e te.
E la luna
è tutta per noi.
ops..Perla nota alta, mi riferiro a IN THE MOOD
Volevo scrivere EMISSIONE. Scusate.
Ps: Aggiungo un’altra cos: di solito Mina non è molto brava nei playback .Essagera i gesti e i movimenti con le mani. Guardate come in questa presentazione e attenta al canto.
Ciao! Non ti preoccupare per quelli spagnoli e inglese gli pubblicheró qui. Sto lavorando a quelli inglesi…
CIAO, Gil! Io non sono d’accordo con te. La versione di Ebb tide è un live che più live non si può. Guarda la gola di MINA nella emizione dell’aria nel vibrato. Non può essere un playback così sincronizzato. Ne sono sicurissimo che è LIVE , e guarda che se non sono sicuro non apro la bocca… Un abbracio!
Grazie Beppe e grazie Loris.
E’bello sentirsi accolti così calorosamente, ma se non fosse stato per voi il mio post sarebbe passato del tutto inosservato…, considerazioni personali a parte pensavo di aver comunicato qualcosa che non tutti forse sapevano… Boh!
caro Gil, playback o LIVE
qui..MINA
ha cantato la nota piu’ alta della sua carriera
buona sera da
Piera
Caro Diego, anche per me..NESSUNO parla della nota finale..secondo me è la piu’ alta che ha camtato MINA
Eh si… in un cofanetto intitolato MINA LE ORIGINI
Condivido appieno! E a mio parere “Ebb tide” è una delle più belle incisioni di Mina degli anni ’60 in lingua straniera, anzi proprio la più bella!
Alberto, benritrovato. Ma devi tornarci a trovare più spesso!
Caro amico Gil, sai bene che a proposito di alcune recenti interpretazioni della nostra First Lady (rubo l’espressione a Loris) sono in piena armonia con te (anche se soprattutto “L’allieva” andrebbe rivalutato) forse un’eccessiva cura e senso della misura uniti alla volontà di restare al di fuori del tempo hanno tolto un po’ di mordente ad esecuzioni pur perfette dal punto di vista stilistico … in merito ad “Ebb tide” non riesco proprio ad amarla, ma questo è un mio limite ed un mio problema che nulla toglie all’amore che entrambi nutriamo nei confronti di Mina (che ad esempio trovo straordinaria nell’inedito su disco “Too close for comfort”)
Che piacere leggerti, Alberto Imparato!
Un saluto!!!
Beppe
Emilio carissimo, grazie per il bentornato… anche se in realtà, pur non partecipando assiduamente per evitare di inflazionare troppo con la mia presenza (l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza), comunque leggo tutto e tutti.
Per quanto riguarda “Dario the Best”, che saluto con immutato affetto, c’è da dire che preferisco Mina (nel suo “anglocremonese”) urlata e datata alla Mina che “soffia” e “rallenta” troppo determinate esecuzioni così come ha fatto in parte di “Sconcerto”, in mezzo “Napoli Secondo Estratto” e in quasi tutto “L’allieva” ai quali si è unito il recentissimo “Silent Night”, eseguito alla moviola.
E’ questo un tipo di interpretazione che secondo il “mio” gusto (forse discutibile) riconosco quasi esclusivamente a Billie Holiday ma nel caso di Nostra Signora, con i polmoni d’acciaio che ancora si ritrova, avrei preferito un minimo di emissione di fiato in più e maggiore swing (laddove occorreva). Ovviamente questo non vieta a chiunque altro di ritenere “celestiale” ciò che –nonostante tutta la mia buona volontà e l’amore che nutro per la Signora– io ancora non ho digerito.
Ciao Gil,anzitutto bentornato,è un po che non ti si legge qui.Come al solito sei sempre molto attento e preciso nel raccontare questi aneddoti,concordo che l’esecuzione di Ebb Tide sia quasi live,è una canzone che ho sempre amato e mi piacerebbe tanto che fosse ripresa dalla Signora cosi come ha fatto per Everything happens to me e The nearness of you.
Grazie per le informazioni, caro amico mio … è evidente che si tratta di una versione diversa da quella incisa e questo mi ha indotto a credere si trattasse di live.
Concordo anche io sul fatto che questa versione sia migliore di quella incisa, anche se devo ammettere non è tra le mie preferite soprattutto la parte centrale, un po’ troppo urlata e datata come interpretazione mentre le perdoniamo il suo anglocremonese.
I tre CD della EMI sono bellissimi
Ebbe Tide… nonostante anche dal video si vede che è stata proposta in playback, scommetto che il caro e “bianco per antico pelo” amico Dario ancora è convinto che è una versione live come ha più volte dichiarato… e insistito!
C’è però da dire che quella di Studio Uno 1966 (e che che io preferisco fra tutte le altre) non è la versione incisa su disco e che fu registrata in settimana durante le prove e poi mandata in onda il sabato sera. Pertanto , se non è proprio una versione live, comunque è una registrazione del tipo “in diretta”.
Bye bye!!!
NOI
Fra un biscotto e un fiore
e un week end d’amore.
NOI.
http://thumbsnap.com/XPWZ84Jz
http://www.youtube.com/watch?v=UIuGHGFieq0
Grazie caro Vassalino, per la sela si questa stupenda canzone piena di Jazz che piace tanto a me:EBBE TIBE
ascoltere la “Grande Voce” MINA che gioca con la “Voce” che sole Lei sà fare.
grazie MINA per queste EMOZIONI che mi dai da
Piera
A Studio Uno 1966 nostra Sig.ra presenta la sua interpretazione in inglese che io amo maggiormente che venne anche pubblicata nell’lp della trasmissione EBB TIDE:
First the tide rushes in
plants a kiss on the shore
then rolls out to sea
and the sea is very still once more
So I rush to your side
like the oncoming tide
with one burning hope
will your arms open wide
At last we’re face to face
and as we kiss trough an embrace
I can tell, I can feel
you are love, you are real
really mine in the rain
in the dark, in the sun
Like the tide at its ebb
I’m at peace in the web of your arms
Ciao a tutti,
vi leggo abbastanza spesso anche se difficilmente scrivo… Lo faccio stasera principalmente per ringraziare chi ha avuto la bella idea di proporre queste tre raccolte EMI che naturalmente ho da poco comperato anch’io, e devo dire che ne sono rimasto piacevolmente impressionato: davvero tutte molto belle e molto curate in ogni loro aspetto (eccezion fatta per i testi… ma ce ne faremo una ragione!) specie per quanto riguarda la ‘pulizia’ del suono che è la cosa più importante, secondo me. Personalmente ero tra quelli che non possedevano nemmeno tutti gli originali in vinile e alcuni titoli li ho tuttora neanche in cd, ma addirittura su cassetta.. Bellissimi gli inediti, in particolare la versione inglese di QUAND’ERO PICCOLA il cui titolo inglese poveva essere forse I WAS A LONELY CHILD (?) e probabilmente incisa in previsione della distribuzione all’estero del film A QUALSIASI PREZZO di cui ,come sappiamo, la versione italiana era colonna sonora. Altre sorprese con NUUR in spagnolo e A COEUR OUVERT e LES MAUVAIS JOURS, anche della seconda inarrivabile è la versione ‘live’. Bello il disegno di copertina che ricorda una di quelle preziose figure anni’30/40 di porcellana finissima della Lenci.
Faccio notare tuttavia, visto che stranamente nessuno dei collezionisti ‘storici’ lo ha rimarcato sinora , che di LES OISEAUX REVIENNENT esistono due differenti ‘take’: quella presente in JE SUIS è quella effettivamente stampata sul singolo distribuito in Francia PDU EMI 2C008-95104, mentre una di poco differente è stata stampata sul singolo PA 1096 di stampa e distribuzione italiana.
Arrivati, anche questi CD.
http://thumbsnap.com/BCQABhj6
arrivato MINA… e le altre con le tessere!!!! grazie Loris, un abbraccio
franco
Oggi, finalmente bol.it ha fatto il miracolo, anzi ne ha fatti 4!
Io … suis happy como un niño.
I 3 CD arrivati! Questa sera a rientro da lavoro…abbuffata di ascolto….; al quiz di Diego non c’è risposta? Effettivamente sarei curioso di capirci anch’io qualcosa. E’ un discorso puramente tecnico, ed è vero che è più importante “l’anima” che metti quando canti, ma se c’è pure la tecnica ..certo non guasta.
Niente paura Massimo! La tua segnalazione precedente non era andata persaGrazie!
nella mia inettitudine informatica, sono riuscito a perdere il post scritto lunedi…ci riprovo…
alcune segnalazioni-torino,dom pom-allestimento e messa in scena de “i vespri siciliani” di verdi.Davide Livermore, ottimo regista torinese, fa cantare Procida, il ribelle siciliano, in mezzo alle auto esplose di Capaci…e mentre lui canta del suo amore per la propria patria (la sicilia ma per traslato l’italia) sul fondo vengono proiettate le immagini di tutto ciò che ha fatto e fa DI NOI degli italiani..e quindi ra un sordi e una montalcini e mille altri…ecco spuntare la MINONA nostra (la foto finita in copertina sul libro di fratarcangeli…).Un’emozione splendida!
gioia del 2/4/11 n° 13-si intervista tale Anna Calvi, cantautrice londinese.(qualcuno mi sa dire chi sia???)sul finire dell’intervista le chiedono “come si vede fra 10-20 anni?” “nascosta al mondo:che nessuno sappia dove vivo,che la mia faccia non compaia su nessun giornale,ma che i miei dischi piacciono ovunque”.”CONOSCE MINA? PERCHE’ SEMBRA UNA SUA DESCRIZIONE (il maiuscolo è mio)” CERTO E’ BRAVISSIMA.VORREI DIVENTARE PROPRIO QUEL GENERE DI ARTISTA” .ciapa lì.
poco più avanti,nello stesso giornale ,in una pagina pubblicitaria giocata sul bianco una foto tratta dai caroselli barilla 69 bellissima,e direi molto poco vista.
è tutto .(e ho fatto una piccola scommessa con me stesso,che rivelerò solo tra una settimana).
http://www.youtube.com/watch?v=H3A9pVc1MnE
E’ bello risentire questa bella canzone: SAPORI DI CIVILTA’
che la nostra “Grande Voce” MINA ci canta
grazie MINA
carissimo luigi anche io l’ho trovata su http://www.hitparadeitalia.it/voli/articoli/ch681220.htm, ho solo copiato e incollato la classifica (musica e dischi) + la recensione, come è ben visibile dalla pagina del link. ciao franco
Buon giorno con Mina.
http://thumbsnap.com/UGQJmq1w
Buongiorno carissimi finalmente l’aria profuma di primavera e qust’oggi voglio suonare un pezzo tratto da ITALIANA del 1982….SAPORI DI CIVILTA’:
Cosa serve parlare
quando sai che poi
nessuno mai
ti starà ad ascoltare.
Orizzonti confusi
di contorni sfumati e poi
cercare l’amore
dove amore non hai.
Aromi invadenti
sapori di civiltà
colori che il tempo
per se conserverà.
Sono solo emozioni
paure, sensazioni
cerebrali vibrazioni
nessuno capirà.
Sono solo variazioni
riflessi, distorsioni
basta con le confusioni
nessuno capirà.
Sono solo emozioni
paure, sensazioni
cerebrali vibrazioni
nessuno capirà.
Sono solo variazioni
riflessi, distorsioni
basta con le confusioni
nessuno capirà.
Cosa serve esser donna
quando sai che poi
quel che dai
è il calore di una gonna.
Amori indiscreti
amanti finiti e poi
quello che vuoi
non è mai quel che hai.
Aromi invadenti
sapori di civiltà
colori che il tempo
per se conserverà.
Sono solo emozioni
paure, sensazioni
cerebrali vibrazioni
nessuno capirà.
Sono solo variazioni
riflessi, distorsioni
basta con le confusioni
nessuno capirà.
Sono solo emozioni
paure, sensazioni
cerebrali vibrazioni
nessuno capirà.
Sono solo variazioni
riflessi, distorsioni
basta con le confusioni
nessuno capirà.
Sono solo emozioni
paure, sensazioni
cerebrali vibrazioni
nessuno capirà.
Ho letto la recensione con molto interesse. Grazie, molto bella!
VOGLIO CONDIVIDERE LA MIA GIOIA CON VOIggi sono arrivate a casa mia le tre raccolte stupende : YO SOY /JE SUIS /I AM MINA .E questo stesso amico che mi ha inviato queste 3 raccolte , ha aggiunto al pacco “MINA E LE ALTRE” e anche una cosa che mi ha fatto impazzire: I 7 ALBUM ri-fi IN EDIZIONE CD rimasterizzati bellissimi come i vecchi LP , BEN CURATI, E CON UN SUONO MERAVIGLIOSO!!! Sono al settimo cieloooo!!!
Cari Amici miei, ho comperato oggi le triple raccolte. ho ascoltato subito la raccolta francese. sono rimasto incantato…SUPERBA! ho risentito per almeno 10 volte la versione di “quando l’amore ti tocca”… non ho parole per descriverla. Mi sono subito immaginato Lei su un palco a cantarla, ad interpretarla…GRAZIE PER L’EMOZIONE IMMENSA Mina.
P.S.Non sono riuscito a finire di ascoltar el’intero cd. se continuo con qusto passo, impieghero 4 settimane per farne il primo ascolto.
Sera a tutti cari mazziniani! Anche io finalmente ho acquistato le 3 raccolte!
Trovo sublime la raccolta francese, ma non dispiace anche quella inglese!
Ho appena terminato un’altra mia creazione, ovvero la ristrutturazione di un bellissimo video risalente al 1992: il promo di “Neve” con Platinette! Non so se qualcuno se lo ricorda… ecco a voi il link:
http://www.youtube.com/watch?v=Ufy3bDwcLuA
Baci da cris
http://www.youtube.com/watch?v=6BLARuFSjEg
secondo me, prova a sentire questa canzone: IN THE MOD
ascolta beneee l’ultima nota è speciale,
Piera
spera di avere indovinato,
Questa sì che è una bella e interessante questione:
spero che gli esperti ti rispondano.
Una volta tempo fa avevo letto che in “Brava” c’era una tessitura di quasi due intere ottave!! (delle circa tre ottave totali). Aspettaimo la risposta degli esperti
Ciao Franco, la recensione del disco Canzonissima’68, non mi pare sia tratta da Musica e dischi, ma bensi dal blog di Chart Italia messo sul sito http://www.hitparadeitalia.it ecco il link: http://chartitalia.blogspot.com/2006/12/i-regali-per-natale-mina-canzonissima.html
Faccio una domanda scema, di quelle da quiz…
Ho letto che Mina raggiunge un re5 in Cubetti di ghiaccio (nota più alta), un sol4 in Nessun dolore (nota più alta di petto) e un re2 in Donna donna donna (nota più bassa).
Volevo però chiedere se sapete quale è la canzone di Mina in cui lei sfrutta maggiormente la sua estensione vocale, cioè quale canzone ha la maggior ampiezza in estensione.
..ma chi è quella li’ con quel facciotto..è forse la
Piera pasotto..ha! ha!
Oggi sono io
PieraPaso
domenica 27 marzo 2011
nel Salotto di Madamex y z…
http://thumbsnap.com/xOa9uA6K
http://www.youtube.com/watch?v=tEVWkmyFID4
Dici bene, caro Vassallino,scoltiamo la “Grande Voce” di MINA ..in questa strepitosa canzone: il PAZZO
La Fimi ha reso noto i premi (Diamante, Multiplatino, Platino e Oro) degli ARTISTI – Dalla settimana 1 del 2009 alla settimana 11 del 2011.
la nostra signora è triplo disco d’ oro, presente con facile , caramella e sulla tua bocca lo dirò,
niente male direi, per dei dischi a promozione zero, boicottaggio delle radio quasi assoluto e invisibiltà dai media, che al giorno d’ oggi sappiamo che senza quella, tanti non sarebbero dove sono.
in attesa di un altro oro della signora, speriamo presto,.,.,. con il nuovo album di inediti,.,.,.
http://www.fimi.it/temp/cert_Gfk_week1111.pdf
ciao mina
ciao tà
Settimana 20 Dicembre 1968
( da Musica e Dischi )
Classifica 33 giri
# TITOLO INTERPRETE Quotazione
1 The Beatles (White Album) The Beatles
2 Canzonissima’68 Mina
3 Fabrizio De Andre’ Fabrizio De Andrè
4 Mina alla Bussola dal Vivo Mina
Mina – Canzonissima ’68 La prima canzone
dell’album è anche la sigla d’apertura della trasmissione che però in quel frangente non è cantata da Mina ma da tutto il cast dei cantanti e dai bambini dell’Antoniano: ZUM ZUM ZUM. Il singolo di Mina vende circa 250.000 copie e viene tallonato dalla versione della Vartan, che nell’ultimo mese dell’anno prende il sopravvento sul 45 giri della PDU. La canzone la conosciamo tutti, è stata scritta da Antonio Amurri e Bruno Canfora ed è una sigla che più sigla di così si muore! Frase topica: la canzone che mi passa per la testa, non so bene cosa sia dove quando l’ho sentita di sicuro so soltanto che fa zum zum zum zum zum. Voto: 7
Passiamo alla seconda traccia, IO INNAMORATA (di Giorgio Calabrese ed Augusto Martelli). Una canzone che se fosse stata cantata ed incisa da Barbra Streisand staremmo ancora tutti qui a tesserne le lodi. Un arrangiamento straordinario, imponente, da perfetto finale di una tipica commedia musicale di Broadway. Cantata in un modo talmente perfetto da rendere quasi allibito l’ascoltatore più attento (per chi se ne intende, la pelle d’oca è assicurata). Credo sia la più bella esecuzione mai incisa su disco da quando esiste la fonografia in Italia. Verso il finale c’è un repentino cambio di tono tra una frase e l’altra per il quale se non si è più che “quadrati” musicalmente si rischia di non rientrare perfettamente nel giro armonico. Un inciso dissonante e l’armonia si fa più oscura, la voce la percorre per poi rientrare sulla linea melodica principale dove il pezzo si riapre concludendosi in modo arioso. Difficoltà canora (o d’intonazione) che orecchie più esperte non mancheranno di notare. Frase topica: un grande amore non ha mai perché e nasce e muore quando nasce e muore e la tua storia quando tocca a te, la reciti e la vivi, però non te la scrivi. Cantata e recitata alla perfezione. Che dire? Voto: 10
SACUMDI’ SACUMDA’ di Carlos Imperial (tradotta da Paolo Limiti) NAO VEM QUE NAO TEM, cantata da Wilson Simonal in Brasile e da Brigitte Bardot e Marcel Zanini in Francia (TU VEUX, TU VEUX PAS) E’ la storia di una donna che viene avvicinata dal diavolo il quale cerca di tentarla in ogni modo, promettendole cose da far invidia ad un re. Ma lei rinuncia per amore del suo amato. Grande Paolo. Frase topica: con te c’è venuta tanta gente, ma il mio amore non ha niente, quindi resto insieme a lui. Ciao diavolo ciao! Voto:8
NE’ COME NE’ PERCHE’di Antonio Amurri e Bruno Canfora. Altra stupenda canzone cantata in maniera incredibile. Anche qui, arrangiamento da mille e una notte. Che forse molti potranno trovare eccessivo o demodé, ma che uno come Bruno Canfora ce l’ha nel sangue. E se non avesse approfittato di un’interprete con la capacità vocale della Mina di quel periodo, non avrebbe avuto mai occasione di scriverli, arrangiamenti di questo tipo. La protagonista realizza improvvisamente che colui che ha accanto è la cosa più importante nella sua vita. E di questo sentimento vuole renderne partecipe la gente che le passa accanto e che invece (giustamente) è indifferente ed inconsapevole , ma sente di “scoppiare” se non potrà gridare ugualmente questa sua gioia. Testo bello ma con qualche ingenuità, musica fenomenale, interpretazione straordinaria. Frase topica: gente che passi indifferente sapessi nel mio cuore cosa c’è, è mio, e so che vuole bene solo a me, soltanto a me, per sempre a m… e non voglio chiedermi nè come nè perchè ma voglio finalmente che si stringa forte a me, a me. Voto:9 e mezzo.
UN COLPO AL CUORE di Giancarlo Bigazzi e Mario Capuano. Accoppiata stramba per un paroliere all’epoca legato al colosso CBS/CGD ed un musicista come Capuano allora legato alla Durium (dal 1969 in poi, alla RCA). La canzone era uscita originariamente nella versione cantata da Mario Zelinotti. In aprile, il cantante romano era nei negozi con il singolo partecipante al Disco Per L’Estate che gli avrebbe dovuto dare il lancio definitivo dopo circa cinque anni di alti e bassi e (diciamolo pure) jella nera dovuta ad accoppiamenti sanremesi che invece di aiutarlo l’hanno messo in serie difficoltà. Ma quando ti dice male, non c’è niente da fare. Mina, (in certi casi fredda e spietata) la sente e se ne innamora e decide di lanciarla come singolo per l’estate ’68 (accoppiato a ALLEGRIA, versione di UPA NEGUINHO e sigla di AUTORADUNO ESTATE 1968). Quante probabilità ha adesso Mario Zelinotti, di farsi ascoltare dal grande pubblico con quella stessa canzone? Da uno a dieci, potremmo azzardare un meno 1. E difatti così è stato. Povero Mario. La canzone è molto bella, scritta molto elegantemente (la qual cosa sorprende non poco chi scrive, avvezzo alle bigazzate classiche a cui ci ha abituato il nostro). Orchestrata magnificamente da un Augusto Martelli al top e cantata allo stesso modo da una Mina in stato di grazia, UN COLPO AL CUORE rende il triplo nella versione della cantante e dieci volte di più sul versante delle vendite. Bigazzi e Capuano ringraziano, Zelinotti un po’ meno. Frase topica: da quando non ci sei non mi succede più di ridere per niente come quando c’eri tu. Da troppo tempo ormai, è il solito tran tran, la stessa strada quattro volte al giorno senza te. Voto: 9
LA VOCE DEL SILENZIO: di Paolo Limiti ed Elio Isola. C’è anche la firma di Mogol il quale sembra non abbia scritto neanche un rigo. La storia andò così: vigilia di Sanremo 1968. Dionne Warwick ha la canzone adatta. Paolo Limiti ha scritto un testo molto bello, scritto pensando alla madre e alla sua solitudine dopo la scomparsa del padre. La CGD impone la firma di Mogol e come spesso accade, senza dover neanche prendere in mano una penna, mIster Rapetti si trova co-autore di un pezzo che da lì a poco tempo sarà un grandissimo successo nel mondo (per mano di Dionne Warwick) e in Italia per merito di Mina. Tanto grande che durante un Castrocaro l’organizzazione decide di far cambiare il brano che i partecipanti portano in massa alla manifestazione (21 su 23). La canzone è molto introspettiva. La protagonista interroga se stessa e il suo passato. E nel silenzio assoluto in cui formula questi pensieri ci svela che proprio dal silenzio possono arrivare delle risposte, immaginando (o forse no) voci di persone che non ci sono più e rendendosi conto che in realtà non l’hanno mai veramente abbandonata e che vivono dentro di lei, giorno dopo giorno. Un testo bellissimo, scritto con maestria e raffinata eleganza da un giovane Paolo Limiti (28 anni all’epoca). Frase topica: ed improvvisamente ti accorgi che il silenzio ha il volto delle cose che hai perduto… ed io ti sento amore, ti sento nel mio cuore, stai riprendendo il posto che tu non avevi perso mai. Voto: 9 (se non ci fosse stata quella facile rima cuore-amore sarebbe stato un nove e mezzo).
VORREI CHE FOSSE AMORE di Amurri e Canfora. Fa il paio con DUE NOTE. Scritta dagli stessi autori (e con l’aggiunta di Faele), riprende abbastanza da vicino lo stile e le caratteristiche della canzone del 1960, pur non assomigliandole affatto nella melodia. E’ solo questione di “mano”. Il testo ricalca vagamente il quasi coetaneo (di DUE NOTE) NESSUNO AL MONDO. Molto bello, ma pecca di qualche ingenuità nella prosa, che quasi non si nota perché si viene immediatamente rapiti dalla grande orchestra di Bruno Canfora, dalla grandissima ariosità della musica e dalla voce di una magnifica Mina. Sigla finale di CANZONISSIMA 1968, tra le sigle finali più belle sentite in 52 anni di Rai. Lei vorrebbe ricambiare con tutta sé stessa il bene che le dà il suo uomo, perché è la cosa che lui vorrebbe (e che meriterebbe) di più. Ma non ha ancora capito se il sentimento che prova sia veramente amore anche se tutto fa intendere che lo sia. Happy end. Frase topica: se c’è una cosa al mondo che non ho avuto mai è tutto questo bene che mi dai, vorrei che fosse amore, ma proprio amore amore, la cosa che io sento per te. Voto 9
QUAND’ERO PICCOLA di Franco Migliacci, Bruno Zambrini e Luis Enriquez. Terzetto targato RCA a triplo nodo che con Mina, generalmente non hanno mai avuto a che fare. Colonna sonora di un film che pochi hanno visto, quel VATICAN STORY che in Italia è meglio conosciuto col titolo A QUALSIASI PREZZO, interpretato da Klaus Kinski, Walter Pidgeon e Ira Furstenberg. Canzone molto delicata, evocativa, intimista. E’ una donna che si sente lontana dal suo uomo sebbene lo abbia accanto a sè. Progetti diversi, mete differenti. E riafforiano le paure infantili della solitudine e del buio. Frase topica: quand’ero piccola, dormivo sempre al lume di una lampada per la paura della solitudine, paura che non mi ha lasciato mai nemmeno adesso che sei qui. Quel nemmeno adesso che sei qui, cantata come fa lei, vale da solo un 8 e mezzo.
DEBORAH di Vito Pallavicini e Paolo Conte. Canzone sanremese di Wilson Pickett e Fausto Leali, qui cantata da Mina. L’anello debole dell’album. Sebbene la interpreti con grinta, non convince tanto quanto il duo Pickett-Leali. Forse se non l’avessero fatta per primi loro due non ci sarebbe confronto diretto e Mina ne sarebbe uscita come sempre vincitrice. Ma non è propriamente il suo genere. La sua voce, sebbene grintosa e carica, è ancora troppo borghese per un brano di questa portata. Ce la sentireste un’Ornella Vanoni cantare PROUD MARY? Io no. Come non sento Mina parte integrante in questa canzone. Forza troppo la voce per renderla moderna e “beat” a tutti i costi, forse per essere più vicina ad un pubblico giovane. Cosa sbagliata perché Mina non ha bisogno di correre incontro alle canzoni. Solitamente sono loro che le si modellano addosso come una nuova pelle dopo la muta. Come il lutto non si addice ad Elettra, così il rhythm and blues non si addice a Mina. Il testo “esiste” perché ogni canzone è normale che lo abbia ma non vuol dire nulla. Sono una serie di immagini da trip che si accavallano, visionarie e psichedeliche, dove ci sono prati di sabbia ed ali di fuoco, occhi di ghiaccio e occhi di luna. Frase topica: lunghe ali di fuoco han coperto la luna sopra di me e su prati di sabbia corro piangendo cercando lui. Voto: fra il 6 e il 7
FANTASIA di Giorgio Calabrese e Geoff Stephens (autore di grossi hits d’oltremanica e fondatore della New Vaudeville Band). Canzone un po’ troppo sofisticata per essere orecchiabile. Una cosa così se la poteva permettere solo quella Mina, la Mina di quegli anni. Il testo è un progredire di immagini e di pensieri. Delle fantasie, per l’appunto. Della protagonista che in questo momento vive senza di lui e si rifugia nella fantasia di vederlo tornare da un momento all’altro. Frase topica: un sogno fa vedevo te come al solito accanto a me anche se io so che sei a duecento chilometri da me. Arrangiamento ottimo. Voto 8
NIENTE DI NIENTE. Altro adattamento italiano di una canzone del gruppo dei Delfonics (BREAK YOUR PROMISE). Uno di quei casi (non rari in Italia) in cui la seconda versione è meglio dell’originale. Ma qui siamo ad un livello molto alto. La versione originale è cantata in falsetto dal lead vocal del gruppo di colore (in stile Stylistics) e non rende – naturalmente – come l’adattamento italiano. Sempre Giorgio Calabrese e sempre Augusto Martelli. A cominciare dal rullo iniziale della batteria, molto migliore dell’originale. Una donna si domanda perché il suo innamorato non chieda mai spiegazioni su quello che lei fa quando lui non c’è. Possibile che non provi mai un briciolo di gelosia? Un conto è fidarsi, ma fino a questo punto le pare un pochettino esagerato. Il dubbio che l’assale è che a lui in realtà non importi niente di niente di lei. Testo elegante, quasi snob. Mina, nel cantarlo, acuisce questa impressione creando un’atmosfera di classe sopraffina. Il movimento delle mani e l’espressione del viso (mentre la canta durante una puntata di Canzonissima) ha quasi più incisività del testo. Frase topica: lo so che tu ti fidi di me ma non mi è chiaro… sarò diffidente però, lo sai che penso di tanto in tanto? Che non te ne importa niente di niente. Voto 9
E SONO ANCORA QUI di Amurri e Canfora. La cosa che caratterizza pesantemente la musica di Canfora e conseguentemente i suoi arrangiamenti, è l’impressione che quasi tutte le sue composizioni sembrino scritte per diventare delle sigle televisive. La qual cosa in parte è vera ma limita un po’ troppo la sua produzione. Come questa (bellissima) E SONO ANCORA QUI. Una specie di pre-sigla allo spazio musicale occupato settimanalmente da Mina all’interno della trasmissione di CANZONISSIMA ma che poi non venne utilizzata (se non in forma di canzone in una puntata). Bella, sfarzosa ed elegante. Una dichiarazione d’amore verso il pubblico e la musica. Le titubanze e le emozioni che si provano ogni volta che si entra in scena qui vengono rese perfettamente grazie ad un testo semplice e diretto cantato in maniera – come al solito – magnifica. Frase topica: e sono ancora qui e non mi sembra vero, cosa sarebbe la mia vita senza musica e senza voi. Verrebbe da dire: cosa sarebbe di questa canzone se non fosse stata cantata da Mina. Probabilmente non sarebbe nemmeno nata, creata su misura per la Tigre di Cremona. Voto: tra l’8 e il 9
Il minutaggio totale di tutte queste canzoni è di appena 36 minuti e 28. Sembra incredibile: un album così bello, 12 canzoni che durano in totale soltanto trentasei minuti. E pensare che ci sono dei dischi che durano circa 80 minuti e che dopo appena due, ti viene già voglia di gettarli dalla finestra! Uno di quei dischi che non dovrebbe mai mancare in nessuna discoteca degna di questo nome.
Anno 2002 viene pubblicato uno dei miei album di inediti preferiti degli anni ’00 ovvero VELENO….le canzoni sono tutte streptose ma oggi voglio farvi ascoltare IL PAZZO:
Sei un pazzo
l’ha detto il dottore
che non posso pensare più a te
e che devo cambiare ossessione
e salvare il salvabile, me.
Sei un pazzo sì, però gli altri non sapranno mai
le montagne che farò
coi granelli che mi dai
solo un pazzo come te
che trivella la città
per sbucare accanto a me
per sbucare accanto a me
e lo fa.
Sei un pazzo,
l’ha detto il mio amico
che tu presto mi rovinerai
ma un amore è rimettersi in gioco
e mostrare a se stesso chi sei.
Sei un pazzo ma io so
quanto mi riscalderai
quante volte rifarò l’inventario dei tuoi nei
quanto tempo aspetterò nello stomaco di un bar
a parlar con un caffé finché il tuo primo passo verrà
diritto verso di me.
Parole al neon
l’amore non
è tutto ciò
che in banca troverai.
Nessuno è mai
solo se stesso
nessuno è mai
nessuno è mai
nemmeno il saggio
che a volte è peggio.
Chi tu sia
non è molto importante
la mia vita passava di qua
saprò farti da luce, d’ambiente
da stufetta di felicità
perché un pazzo come te
manca di pubblicità
ma se resterai con me
io farò di te una star
dammi un ruolo nel tuo film
una pelle che mi stia
perché adesso sono qui
perché adesso in qualche modo sei mio
non puoi mandarmi via.
Parole al neon
chissà chi sei
che razza di fumetti siamo noi.
Nessuno è mai
solo se stesso
nessuno è mai
nessuno è mai
nemmeno il saggio
che a volte è peggio.
Nessuno è mai
nessuno è mai.
Buonasera a tutti amici minosi!
Dopo aver (im)pazientemente atteso, finalmente domani arrivano in tutti i negozi di CD di Messina le tre bellissime raccolte uscite il 22, che faranno capolino nella mia sempre più ricca collezione Minosa!
Quest’anno, per omaggiare il compleanno della nostra amata, ho cambiato look ai capelli, facendo una bellissima (mai quanto la sua) trecciona al posto dei soliti capelli sciolti, sfoggiandola davanti ai miei compagni di classe con massima soddisfazione!
Ho anche racimolato qualche soldino in più così da potermi, finalmente, iscrivere al fanclub! *_*
Vi lascio augurandovi buon proseguimento di serata e facendovi ascoltare questa bellissima canzone che mancava da youtube e che ho prontamente caricato!
http://www.youtube.com/watch?v=XH3mcqYt9s8
splendido articolo, splendida mina! ma chi mai parlerebbe di una collega con questa enfasi? solo Lei!