Quell’antico amore

Sebbene continui imperterrito a pubblicare, dopo 33 anni, quella che è senza dubbio la più longeva e lussuosa tra le fanzine cartacee italiane, il nostro fan club  vanta un progenitore molto più antico all’altro capo della Penisola. Un primissimo Club Mina (Baby Gate) vide infatti la luce nel lontano febbraio 1960 a Caltanissetta ed ebbe come socio fondatore e presidente l’allora adolescente Giulio Di Rosa. Tutto cominciò con un annuncio sul settimanale Topolino in cui Di Rosa annunciava l’esistenza della neonata associazione. Subito dopo le adesioni cominciarono a fioccare a centinaia da ogni parte del Belpaese. L’iscrizione al Club costava 200 lire e tra i gadget esclusivi riservati a ogni socio c’erano delle tessere e delle cartoline autografate dalla stessa Mina. E quando la Tigre, nell’aprile ’60, si esibì per la prima volta a Caltanissetta in un Teatro Bellini stipato fino all’inverosimile, Giulio ebbe la fortuna di riuscire a entrare nel camerino della cantante per una cordiale chiacchierata con lei e con mamma Gina. Da allora, iniziò una stretta collaborazione epistolare tra il Club nisseno e la famiglia Mazzini, in particolare con una parente di Mina – la signora Danira Bellini – che svolgeva un po’ le funzioni di sua segretaria. “All’epoca ero ancora solo un ragazzino – ricorda l’amico (e nostro socio) di Caltanissetta Michele Giambra che di quella remota associazione fu uno dei più giovani affiliati – e, dato che la sede era a due passi da casa mia, in via Pampilonia, passavo tanti pomeriggi dietro la porta ad ascoltare la voce di Mina che usciva da un mangianastri a pile. Una volta al mese i soci si riunivano e sorteggiavano tra loro con quiz e giochi vari le foto e i 45 giri da lei autografati. Il Club proseguì la sua attività per circa sei anni e ancora oggi Giulio conserva gelosamente i timbri e tutto l’archivio dei soci…”.

• Autore: loris
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