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Pubblicato: 11 anni ago

Mina, d’oppio dei popoli

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L’eco del persistente successo del box InDVDbile, ancora quinto nella classifica FIMI dei dvd musicali più venduti nonostante le new entries autunnali di videostar come Justin Bieber e Madonna, ha oltrepassato i confini italiani fino a valicare i Pirenei. In un recente articolo eloquentemente intitolato “Mina, el fulgor que non cesa”, il quotidiano spagnolo El Pais ha tessuto l’ennesimo panegirico della Reina della musica italiana, descritta come esempio più unico che raro – e non solo nel Belpaese – di mito popular in grado di mantenere vivo dopo decenni di lontananza dalle scene “un culto pagano y mercantil donde la diva se condimenta cada temporada para gusto de sus numerosos fans. Cincuenta años viviendo en la felicidad del presente continuo y eterno”. L’affetto inestinguibile con cui la Tigre continua a essere seguita dal pubblico iberico – come da quello sudamericano – stride un po’ con l’accoglienza non propriamente trionfale a suo tempo riservata dal mercato latino al pur scintillante Todavia. La spiegazione del parziale insuccesso della raccolta è presto detto: gli ammiratori mazziniani di madrelingua spagnola preferiscono di gran lunga la Mina che canta in italiano. E ancor di più che un nuovo album di inediti (agognato soprattutto dalla moltitudine di fedelissimi di Casa nostra), i numerosi aficionados sparsi dai Pirenei alle Ande dichiarano di aspettarsi da lei una raccolta di grandi classici della canzone tricolore riletti in chiave squisitamente pop. Un progetto del genere farebbe oltretutto gola anche a quell’ampia fetta di pubblico italiano che, pur amando Mina alla follia, sogna di poterla riascoltare presto in qualcosa di più easy e di meno élitario rispetto ai pur straordinari lavori unplugged da lei sfornati ultimamente. “Mina è una cantante popolare dopotutto, no? È ora che la si restituisca al popolo”, ci ha scritto ieri da Londra il giovanissimo fan Sandro Messina, auspicando persino un ritorno alla formula felicemente anarchica dei gloriosi doppi album cover+novità, nei quali, a suo avviso, “la creatività e l’ecletticità di Mina si esprimevano al meglio”. E a tale proposito possiamo confidarvi – ma non ditelo in giro – che una certa malcelata “voglia di doppio” si respira anche nel quartier generale GSU di Lugano. E non è detto che questa ghiotta eventualità non possa concretizzarsi già nel 2014…

Comments
  1. RioVeneno

    E poi, strozzatemi pure ma a me le orchestazioni di Ferrio mi annoiano un po’ (e di orchestre jazz ne sento parecchie, credetemi). Martelli mi sembrava irregolare ma piu’ innovativo nel proporre arrangiamenti diversi dall’originale. Ovviamente, questo nei fine sessanta. Adesso non so propio se continua a fare qualcosa.

  2. RioVeneno

    Assolutamente d’accordo, Ciano. Penso che, in generale, il peso di Martelli nella creazione del mito Mina sia stata fortemente sottovalutata. Martelli, come arrangiatore, era superbo. Ricordo un intervista sua per un libro (magari Divina Mina? Dovrei controllare) che tralasciava una certa amarezza. Ma i dischi prodotti da Martelli erano stupendi. Il dubbio: diedde a Mina la forza per cantare cio che veramente le piaceva o fu lui a convincere Mina di proporre dischi audaci come Mina o Mina 2??? Sicuro che molti qui possono approfondire l’argomento. Io lo trovo interesantissimo…

  3. PieraPaso

    Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA In Love canta nell’ Album Todavia è:
    SIN PIEDAD
    Tu derrota es la mía
    y mi fracaso tu quebranto, mujer.
    Mía es tu ruina, tuya mi agonía.
    Tan solo somos un par de perdidos
    que no tienen nada que perder.
    Y sin embargo, o tal vez por eso,
    donde más duele nos damos los besos.
    A sangre y fuego,
    a sangre y fuego,
    te parto el alma
    y me mato luego.

    O tendré piedad de ti.
    No tendré piedad de mí.
    Morir matando,
    matar muriendo,
    sin piedad de ti,
    sin piedad de mí.
    allejón sin salida
    así es esa malsana realidad.

    Si me entregase a ti me despreciarías
    y si te venzo me odiarás
    y si huyo no he de verte nunca más.
    Me necesitas y te necesito
    como la confesión necesita al delito
    Sueño contigo,
    sueño contigo,
    como la muerte sueña
    con alguien vivo

    O tendré piedad de ti.
    No tendré piedad de mí.
    Morir matando,
    matar muriendo,
    sin piedad de ti,
    sin piedad de mí.
    Grazie MINA In Love

  4. ciano forma

    allora dovrei fare l’avvocato del diavolo…se la pronuncia nella versione del 1964 (disco per me capolavoro)era correttisima come dici è stato forse anche merito di augusto martelli che magari ha preteso che Mina avesse supporto adeguato per la pronuncia corretta dei brani in lingua castigliana portoghese e immagino inglese.

  5. Lillo

    Mi è piaciuta, ieri sera, l’ottima esibizione musicale di Rita Pavone con Gianni Morandi! Smile

  6. PieraPaso

    Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA In Love canta nell’ Album Todavia è:
    CòMO ESTàS?
    ¿Cómo estás?
    Y el corazón ya no estás en su lugar
    ¿Cómo estás?
    La ola que nos fundió ahora va,
    va más allá de lo que abrazará

    ¿Con quién estás?
    ¿Tienes tus dudas o no es así?
    Deberé
    Pensar que no es tan lógico, lo sé
    lo quiera o no
    ahora entiendo que

    Que para mi
    eres la vida
    y para mi
    ésto no es vida
    y para mi
    yo sin ti!

    ¿Cómo estás?
    ¿Sigues tan guapo como en nuestros días?
    Creo que sí
    y ésto no es un cumplido, yo diría
    Y ¿sabes que?
    Ahora intiendo que

    Tú para mi
    eres la vida
    y para mi
    ésto no es vida
    y para mi
    yo sin ti!

    Y todo lo que era
    ahora ya no es
    y no hay ninguna manera
    que vuelvan, sin ti
    las emociones sinceras
    que te traigan a mí
    Gazie MINA In Love

  7. Complimenti per la tua attenta ed eficacissima analisi…Concordo appieno sul fatto che Mina, seppure circondata da eccellenti collaboratori, sia poco attenta ad aspetti necessari ed importanti ai quali aggiungo una accurata e doverosa promozione

  8. RioVeneno

    Correttisima, ciano. La pronuncia del 64 è perfetta.

  9. PieraPaso

    Stamattina, sul giradischi c’è la bellissima canzone che la nostra MINA In Love canta nell’ Album Todavia è:
    UN’ ANO DE AMOR
    Lo nuestro se acabó
    y te arrepentirás
    de haberle puesto fin
    a un año de amor.

    Si ahora tú te vas
    pronto descubrirás
    que los días son eternos
    y vacíos sin mí.

    Y de noche,
    y de noche
    por no sentirte sólo,
    recordarás nuestros días felices,
    recordarás el sabor de mis besos.

    Y entenderás en un sólo momento
    qué significa un año de amor.
    Qué significa un año de amor.

    ¿Te has parado a pensar
    lo que sucederá,
    todo lo que perdemos
    y lo que sufrirás?

    Si ahora tú te vas
    no recuperarás
    los momentos felices
    que te hice vivir.

    Y de noche,
    y de noche
    por no sentirte sólo,
    recordarás nuestros días felices,
    recordarás el sabor de mis besos.

    Y entenderás en un sólo momento
    qué significa un año de amor.
    Y entenderás en un sólo momento
    qué significa
    un año de amor.
    Grazie MINA In Love

  10. ciano forma

    ascoltando la versione de La barca del 1964 la pronuncia di naufrague sia naufraghe o no ? è corretta la pronuncia della versione 1964?
    grazie

  11. RioVeneno

    Beh, io sempre ho considerato Cremona/Napoli una sorta di doppio venduto separatamente, come ai tempi di Frutta e Verdura/Amanti di Valore, che si vendeva piuttosto separatemente, anche se esisteva in versione doppia. Infatti, il concept sarebbe quasi un doppio tematico con due facciate stilistiche della stessa Mina, ¿no?

  12. RioVeneno

    Corezzione: In spagnolo, la parola sbagliata si scrive “naufrague” e si legge “naufraghe” con la g liquida.

  13. RioVeneno

    Grazie. Infatti capisco che questo spazio dia possibilita a approfondire certi argomenti che in facebook vanno trattati piu’ alla leggera. Io vi leggo sempre con piacere Smile

  14. RioVeneno

    Chiarisco: il parere personale era limitato a Palabras Palabras. L’altro raggionamento è obbietivo. Il livello della traduzione dei testi e bassisimo in generale. Mi ha colpito, invece, il tuo accenno a La barca. Infatti, ne pensavo parlare prima come esempio ma ritenevo avermi allargato fin troppo. Si è parlato della Barca prima? Non sapevo…

    Infatti, quando segnalavo certi trascuramenti da parte dello staff mazziniano pensavo giusto a casi come La barca. Se rivedete il video su youtube con l’intro, si vede come Mina si affida a un collaboratore sulla pronuncia. Il dubbio e se la pronuncia spagnola per “naufrage” sia con la G liquida (naufraghe, per capirci) o quella raspata (mi scuserete se non mi esprimo tennicamente ma la fonetica l’ho studiata in Spagna). Il consulente le consiglia la seconda. Risultato: gran bel pezzo con un repetitivo sbaglio di pronuncia che “disturba” l’orecchio di un spagnolo. Vabbe’ che a volte a certi artisti si li perdona un po’ tutto, pero’ per una perfezzionista come Mina certi sbagli propio non si capiscono. Infatti, il brano fu escluso da Mina in Studio per anni…

  15. loris (Author)

    Contraccambio il saluto e ti ringrazio per il tuo illuminante contributo in risposta al post. Interventi come il tuo danno ancora un senso a questo spazio che – come luogo di interazione tra i fans – è stato ormai ampiamente scavalcato da Facebook. Arrisentirci presto!

  16. massimo catti

    Molto interessante.Pur essendo un parere personale mi risulta convincente nella tesi di fondo,ossia nella debolezza intrinseca del “prodotto” ,in questo caso le traduzioni dall’italiano allo spagnolo.E’ qualcosa che avevo solo ipotizzato, ma che anche altri fans di madrelingua spagnola o latino americana avevano rilevato all’uscita del cd, o in altre occasioni (penso a La Barca dal dvd “in studio”).Chissà se avremo una risposta “ufficiale”…

  17. PieraPaso

    Stamattina sul giradischi c’è una bella canzone che la nostra MINA canta nell’album Todavia:
    GRANDE AMOR
    Ye se siente sola
    frágil en el sentimiento
    escondiendo el alma
    vulnerable al tormento
    como el mar es
    una ola que se eriza y muere
    como el sol que ya se pone
    sin un grito de dolor
    El no tiene miedo
    preso de su arrobamiento
    busca pensamientos
    para abandonarse al viento
    dulcemente con sus manos roza las caderas
    luz de hielo en sus ojos como si fueran diamantes
    el momento que esta noce quizás nacerá

    Grande amore
    que anula la serenidad
    Huracán
    que te violenta el alma
    luego la niebla
    que en la mente extenderá su velo
    no, non me dejes
    no puedo privarme de ti

    Él no vuela libre
    en un cielo de cemento
    Ella, pues, lo deja
    se consume de tormento
    Él no llama a su puerta, el corazon en puño
    y se marcha, se va lejos, sin decir una palabra
    busca el viento, esta noche no regresará

    Grande amore
    que anula la felicidad
    gran engaño
    mentiras que se visten de verdad
    fuego extinguido
    así la nieve baja a los infiernos
    no, non me dejes
    no puedo privarme de ti
    Grande amore
    que te violenta el alma
    Grande amore
    tan rojo, palidecerá
    luego, la niebla
    que en la mente extenderá su velo
    no, no me dejes! No puedo privarme de ti.
    Grazie MINA In Love

  18. Al_Fi(e)

    Grazie Giampaolo, interessantissimo il punto di vista da parte di un madrelingua spagnolo nei confronti di “todavia”. Ricordo che, all’epoca, fu fatta la stessa critica a “you are my love”, splendida canzone che in italiano sarebbe stata sicuramente più ricordata, o per l’assurda versione inglese di “cosa resterà degli anni ’80”.
    Quello che dici sui testi di “todavia” mi fa pensare a quello che ho sempre pensato riguardo alla produzione in italiano di Dalida (artista che amo moltissimo): finché cantava brani nati in italiano tutto ok, ma quando proponeva versioni in italiano di brani francesi o inglesi spesso i risultati erano imbarazzante (ricordo una “stivaletti rossi”, versione italiana di “these boots are made for walking” quasi esilarante in quanto a testo, e di conseguenza trash). Anche lei si affidava a traduttori non troppo abili.
    Non si può certo dire che Mina non si circondi di collaboratori eccellenti, ma negli ultimi tempi le piccole défaillances (come i difetti da tutti riconosciuti, tranne dai soliti talebani, del cofanetto “InDVDbile”, grande occasione mancata) fanno pensare a una certa leggerezza con la quale vengono affrontate certe produzioni…
    Al_Fi(e)

  19. RioVeneno

    Inanzitutto un saluto per Loris & Cia. Scrivo poco e adesso mi ritrovo con un argomento complicato che non sarà benvenuto. Anche se molti non lo sanno faccio lo sceneggiatore televisivo a Madrid e, quindi, posso testare di prima mano cosa si pensa-sente-parla di Mina nel mercato musicale spagnolo (visto che spesso ci lavoro con gente del mercato discografico). Avete segnalato che Todavia non fu ben ricevuto nella Spagna, probabilmente perche gli spagnoli preferiscono Mina cantano in italiano. È un idea che bisogna di certi chiarimenti:

    1- Mina continua a destare parecchio interesse nel mercato spagnolo, come potete vedere dalle regolari segnalazioni in giornali spagnoli -oltre a “Mina, el fulgor que no cesa”, l’altro giorno parecchi giornalisti riprendevano il commento della nostra sullo scandalo Barilla). E vero che piace sentirla in italiano, ma non solo. I suoi boleros fanno impazzire, i suoi clasicci anni settanta si sentono sopratutto in spagnolo (tanto che molti non sanno la versione italiana). Le edizioni in spagnolo o con materiale in spagnolo vendono bene (sopratutto una compilation fatta una decina di anni fa chiamata Grande, grande, grandes exitos). Quindi, un progetto come Todavia aveva un grosso potenziale in Spagna, soprattuto perche nasceva anche sulla scia del Minage di Monica Naranjo, che aveva risvegliato l’interesse su Mina anche da nuove generazioni.

    2.- Perche’ Todavia è un progetto fallito? Inanzitutto per i testi. Sono un grande ammiratore di Lele Cerri, lo trovo un grande autore ma le sue traduzioni allo spagonolo sono pietose per l’orecchio di un nativo. Ovviamente, per un italiano vanno bene, il brano risulta nuovo e il sound divertente. Per un spagnolo rimane ridicolo. I testi non sono scritti in uno spagnolo riconoscibile. Nessuno qui canterebbe testi cosí. Tenete presente quei terribili pezzi anni settanta di artisti inglesi che cantano i suoi hit in un italiano assurdo? Beh, spiacentemente l’efetto con todavia è esattamente lo stesso. Per carità, ripeto il mio rispetto per Lele Cerri e sottolineo la sua bravura. Ci troviammo piuttosto con un problema di traduzione. Lele Cerri conosce lo spagono ma non è bilingue. Potrebbe creare un capolavoro rifacendo in italiano un pezzo spagnolo, ma non alla rovescia. Di gran lunga, i testi di Mila Ortiz sono molto migliori (continuano ad essere un po’ banali e troppo fedeli a l’originale ma almeno non suonano assurdi). La situazione è specialmente evidente con “Agua y Sal”. Lo stesso Miguel Bose’ rilego il pezzo nel cd di extras allegato a Papito ma non nel principale. Il pezzo, andato in onda nelle radio spagnole, scoraggiava parecchio ai potenziali compratori.

    3.- A volte risulta curioso come Mina, con un team di lavoro solidissimo, trascuri certi elementi. Potrebbe aver chiesto a chiunque una traduzione del suo lavoro. Qualsiasi artista spagnolo ne sarebbe stato felice. Ma, a volte, giocare a casa ha i suoi rischi. Per un progetto come Todavia, la traduzione era un punto forte che, invece, fu trascurato con una scelta sbagliata ed un altra con un livello piuttosto banale.

    4.- E poi? E poi Todavia è un disco irregolare. Di fronte a esercizi originali, vincenti e spettacolari (con Serrat, con Diego el Cigala, con Chico Buarque, Tiziano Ferro o Diego Torres) ci ritroviamo scelte scontate. Non è un lavoro uniforme. Di fronte a salti senza rete come Un año de amor ti ritrovi con una prescindibilissima “Llevate ahora” (Portati via). Menzione a parte merita “Parole Parole”, una boutade che (e questo si è una valutazione personalissima) ritengo assurda. La voce di Zanetti non ha nulla di feeling maschile, non ne trovo traccia di quimica ma, ripeto, è un idea personale.

    5.- Ricordo perfettamente che Todavia arrivó in un periodo desertico nella produzione mazziniana. Bau (gran bel disco) era uscito gia un anno prima e Sulla tua bocca lo dirò non arrivò
    fino a due anni dopo. Fu una cocente delusione che, l’unico lavoro minoso in tre anni fose un deludente, irregolare disco che, benche contenesse cicche meravigliose, porti a risentirlo cosi poco. Ovviamente, per un ascoltatore spagnolo.

    Speriamo che, la prossima volta che alla PDU si pensi a un lavoro per il mercato spagnolo, si cerchi un po’ meglio i collaboratori migliori per portarlo avanti. Un saluto a tutti. Giampaolo

  20. PieraPaso

    Cari Amici, voglio fare un’augurio di Buon Onomastico al mio caro Amico Bruno De Filippi..grande del Jazz.. .per NINA ha fatto la famosa TINTARELLA DI LUNA ..ha suonato con l'”Armonica” tante song..ho avuto il piacere di fare con lui 12 puntate per argomento a Radio Meneghina ..BRAVA MINA
    messe su un Dvd..per chi’ le vuole sentire
    Piera
    Ve le mandera’

  21. PieraPaso

    Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA In Love canta nella prima puntata della “Prova dl nove” 1965 condotta da Corrado è:
    DUE NOTE
    Sarebbe bello sentirle su “DUE” Album di MINA Smile
    Due note
    si dondolano nel cielo
    sopra una nuvola
    sono due note
    della mia canzone
    forse son quelle
    che cantano il mio amor
    per te, per te, per te.
    Due note
    si muovono nell’aria
    come due rondini
    , volano in alto
    veloci verso il sole
    sembrano stelle
    quando si fa sera,
    due notine d’argento
    che portano il mio cuore.
    Grazie MINA

  22. PieraPaso

    5 Ottobre 1968
    2′ puntata di Canzonissima
    MINA canta Un colpo al cuore.
    Per il balletto dedicato al “tango” canta La cumparsita.
    La fantasia conclusiva è dedicata ai celebri valzer
    (Mon river- Senza fine -Quando tu vorrai- Tace il labbro -L’eco di quel valzer
    Dal dossier MINA IN TV 1959/1978
    mina fans club

  23. che bei tempi quelli del doppio Album. era proprio a ottobre che arrivavano le prime anticipazioni. Poi, quando passava l’agente con l’ispettore del Nord-Italia EMI-PDU, carissimi amici, ci scappava sempre la copia-campione in regalo per il mio negozio che nel Veneto, era sempre in testa per le vendite dei dischi di MINA!

  24. Domenico Roma

    Ciao Loris, molto bello il titolo del post!
    Domenico

  25. FrancoPisa

    Singolo, doppio, triplo, quadruplo non importa come: basta che SFORNI (pietà per un accanito fan).

  26. PieraPaso

    Anche io “friggo” di vedere e sentire un Album doppio della nostra MINA.
    Piera lo spera.

  27. mario basileus

    Come al solito, mi faccio prendere da eccessivo entusiasmo…

  28. Sarebbe favolosamente bello Grin

  29. loris (Author)

    Mariolone, non capire sempre ciocca per brocca. Non abbiamo scritto che Mina ha “in cantiere un doppio”, ma solo che tale – ancora vaga – eventualità è stata presa in considerazione da lei e dal suo team…

  30. mario basileus

    … e mentre Ornella sostiene che è quasi impossibile sfornare dischi di inediti, ecco che la nostra Mina ha in cantiere addirittura un doppio. Complimenti alla Signora!

  31. emilio bocchi

    Un ritorno al caro Doppio..è dai tempi di Pappa di latte che non succede.sarebbe bello,molto bello.

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