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Pubblicato: 7 mesi ago

I Fantastici Quattro


Gennaio 1964 – Venerdì 3 gennaio 1964 la Televisione italiana festeggia i suoi primi dieci anni di vita con un fastoso Gran gala  condotto da Corrado sul Canale Nazionale. Scritto da Giandomenico Giagni e Francesco Luzi per la regia di Silverio Blasi, lo special vede la partecipazione dei principali beniamini del piccolo schermo, da Silvio Noto a Gino Bramieri, da Vittorio Gassman 0alle Kessler, da Modugno e Celentano. Ma è Mina – apparsa appena tre giorni prima sui teleschermi tedeschi col nuovo hitJa, die liebe lebe hoch nello spettacolo di San Silvestro Jolanthe lasst bitter diretto da Dieter Pröttel negli studi di Baden Baden – la superospite più attesa. Completamente trasformata nel look, più “signorile” e maturo rispetto a quello esibito nel recente passato, la Tigre si ripresenta al suo pubblico con una nuovissima canzone – Città vuota – che segna il suo debutto a 45 giri sotto le ali contrattuali della Ri-Fi già e che già le sta regalando grandi soddisfazioni.

Gennaio 1974 – Da lunedì 7 gennaio, archiviata appena da poche ore – con la vittoria di Alle porte del sole di Gigliola Cinquetti – la Canzonissima ’73 condotta da Pippo Baudo e Mita Medici, il Teatro delle Vittorie di via Col di Lana in Roma viene rapidamente sbaraccato per fare posto alle scenografie del varietà televisivo più atteso del nuovo anno. Dello show griffato Antonello Falqui che, da sabato 16 marzo, vedrà alla ribalta l’inedita coppia Mina-Carrà sono ormai noti da settimane il titolo – Milleluci, preferito ai meno efficaci BisPolvere di stelle Specchio a due luci ipotizzati in un primo tempo – e il filo conduttore che unirà le varie puntate (ognuna delle quali monotematicamente dedicata a un genere di spettacolo e ai suoi grandi protagonisti). A metà mese, giunta a Roma da Lugano dove ha serenamente trascorso le Feste in famiglia, Mina prende alloggio in una suite dell’Hotel Hilton, quasi a voler rimarcare l’assoluta provvisorietà del suo soggiorno nella Capitale. La non esaltante prospettiva di dover rimanere per lunghe settimane lontana dalla piccola Benedetta e da Massimiliano (che sta frequentando la Quinta Elementare nella Scuola Primaria di Loreto) le è resa meno insopportabile dal fatto di sapere i due pargoli nelle mani amorevoli di nonna Regina e nonno Giacomo. Ma a confortarla è anche la certezza di tornare a lavorare con un team di grandi professionisti come Antonello Falqui, il coreografo Gino Landi, lo scenografo Cesarini Da Senigallia, il “signore delle luci” Corrado Bartoloni, il costumista Corrado Colabucci e – soprattutto – il Maestro Gianni Ferrio: tutti cari amici di vecchia data in compagnia dei quali il suo ritorno in TV avrà il sapore di un’allegra rimpatriata. Senza contare le ottime notizie che continuano a riguardarla in campo discografico: all’inizio del nuovo anno il più recente 45 giri E poi ha scalzato dalla vetta La collina dei ciliegi di Lucio Battisti, mentre il fantastico doppio Frutta e verdura/Amante di valore si è a sua volta piazzato stabilmente in testa alla classifica dei 33 giri sempre a spese del cantautore reatino, a lungo senza rivali col suo album Il nostro caro angelo.

Gennaio 1984 – Dopo l’inaspettata uscita natalizia del cofanetto contenente i primi sette LP della collana Del mio meglio, un’altra novità – stavolta davvero clamorosa – coglie di sorpresa i fan mazziniani nelle prime settimane dell’anno: “All’inizio di febbraio – si legge nelle bollenti Record News d’apertura del bollettino n° 14 del Club di Parma – la PDU pubblicherà un nuovo 45 giri con due brani inediti: Rose su Rose e Ninna Nanna. Il primo sarà la sigla dell’imminente Sanremo ed è firmato da Massimiliano Pani e Piero Cassano, già autori del fortunato singolo autunnale Devi dirmi di sì”. La scelta di affidare a Mina l’apertura del Festival è stata fortemente voluta dall’organizzatore Gianni Ravera“Non potevo chiederle di essere in gara – spiegherà il patron nella conferenza stampa di presentazione della kermesse – ma ho cercato in tutti i modi di riservarle la sigla, non fosse altro perché questa ragazza è una delle più grandi cantanti di tutti i tempi…”. 

Gennaio 1994 – Formidabile tris di piazzamenti per Mina nella classifica degli album-top del 1993 compilata da Musica & Dischi: i due ultimi doppi Sorelle Lumière Lochness – come sempre penalizzati in questo genere di graduatorie dal fatto di “spalmare” le vendite a cavallo di due annate. – sono rispettivamente 41° e 55°, ma è la raccolta Mina canta i Beatles a risevare le maggiori soddisfazioni piazzandosi al 20° posto. E nella classifica generale Artisti Mina brilla all’ottavo posto assoluto alle spalle di Vasco, 883, Ramazzotti, Raf, Sting, Pausini e Masini. Negli studi PDU di Pazzallo, frattanto, la Tigre e il suo staff hanno iniziato già alla fine di novembre – con grande anticipo rispetto agli anni passati – a tessere le fila del nuovo album autunnale del 1994. Senza escludere la possibilità, in primavera, di una nuova antologia tematica con inediti sull’onda del successo dell’omaggio ai Fab Four

Gennaio 2004 – Sempre più attiva come editorialista (all’appuntamento del sabato con la sua rubrica in prima pagina su La Stampa si è aggiunta da ottobre la pagina di posta C’è Mina per voi sul settimanale Vanity Fair), la Tigre continua a fare capolino con la sua Voce in TV come testimonial degli spot della Fiat: dalla fine di dicembre, dopo il successo della campagna di lancio della nuova Panda sulle note di Can’t Take My Eyes Off Youè on air sui teleschermi la scintillante Vorrei che fosse amore formato jingle scelta per i telecomunicati della Fiat Stilo, mentre un altro classico mazziniano – Parole parole – sarà tirato a lucido a primavera per il lancio della Stilo in versione diesel. Sul fronte discografico, invece, la novità di inizio anno è la tripla Platinun Collection della EMI che non tarderà a sbancare le classifiche (e che finirà per risultare il 5° album più venduto del 2004). 

Gennaio 2014 – Un doppio album a primavera? “Mi piacerebbe moltissimo – scrive Mina a inizio anno nella sua rubrica di posta su Vanity Fair – e non è detto che non lo faccia veramente. Ho una serie di pezzi inediti molto forti già incisi e missati e sto pensando se fare il secondo CD di cover o no. Per quanto riguarda il titolo ne avrei un paio, ma per ora non li posso dire”. E mentre già impazzano tra i fans le ipotesi più fantasiose sul possibile filone tematico di un prossimo Songbook (classici italiani? Chansons françaises? Tanghi argentini? Bosse nove brasileire? Mantra tibetani? Mix di cover in libertà?) una “dritta” semiseria ma intrigante giunge dalla Diretta Interessata sempre dalla finestra di C’è Mina per voi, in risposta a un certo Gabriele che le chiede se tra i suoi progetti futuri sia contemplato un album rock con le canzoni di Springteen: “No, Springsteen non ci sarà. Ci saranno altri tostissimi come gli AC/DC e i Foo Fighters dai quali sono letteralmente rapita. Devi aspettare ancora un pochino, Gabriele. Ma non troppo, vedrai”. 

Gennaio 2024 – Il 2023 si è chiuso, per Mina, con un bilancio più che mai positivo: il successo eclatante di Un briciolo di allegria (ormai a un passo dal quarto platino e tuttora nella Top 100 della FIMI dopo 37 settimane di permanenza), l’inaspettata “viralità” dei filmati vintage su TikTok, il boom nelle radio e nelle discoteche di mezzo mondo del remix di Ancora ancora ancora firmato da Mark Ronson e l’exploit autunnale di Povero amore come colonna sonora del film di Ozpetek Nuovo Olimpo hanno rinsaldato il legame della Tigre con la contemporaneità rinverdendo il suo Mito anche agli occhi (e alle orecchie) delle nuove generazioni. Se poi aggiungiamo a tutto questo il colpo di scena di fine anno della “riapparizione” nel video di Abban-dono, primo esperimento italiano in ambito musicale di un progetto realizzato con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, beh, il sospetto che il processo di “ringiovanimento” del fenomeno-Mina sia solo agli inizi si fa ancora più intrigante. Gli stessi studenti universitari dello IULM Al Lab che, sotto la guida del regista, attore e videomakerEugenio Di Fraia, hanno animato i prodigi di questa strabiliante Mina digitale, assicurano che a Lei il risultato finale è piaciuto tantissimo: “Un ritorno di Mina dal vivo con l’Intelligenza Artificiale? Non sta a noi dirlo – hanno confessato a Mattia Marzi in una bellissima intervista apparsa su rockol.it – possiamo però confermare di essere al lavoro con lo staff PDU su altri progetti simili a quello del video di Abban-dono, ma abbiamo l’obbligo di tenere le bocche cucite fino a quando non saranno annunciati”. Saremo in grado di rivelarvi qualcosa in più a tale riguardo nella fanzine numero 94 che sboccerà a primavera? Ah, saperlo…

Felice 2024 a tutti!