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Pubblicato: 4 anni ago

Hoc est opus Deae

Dopo la prevedibile raffica di omaggi da parte della carta stampata (su tutti, l’inserto Robinson di Repubblica, assolutamente da conservare) e dei vari canali radio (molto bello lo speciale condotto da Conchita De Gregorio su Capital…) e televisivi (ieri sera è stata la volta del commovente e bellissimo documentario Quando mi prende una canzone su Rai 5, della replica su Sky arte dell’emozionante intervista a Mauro Balletti di due anni fa e – per chi ancora riesce a sopportare Bruno Vespa – l’ennesimo Porta a porta), anche questo fragoroso Mina Day è – con grande sollievo della Diretta Interessata – felicemente archiviato. Consentiteci però di regalarvi un’ultima ciliegina che l’amico Andrea Perego ha riesumato per noi tra le briciole della torta di uno dei compleanni passati…

di Andrea Perego

C’era una volta, in un paese sul lago, un ragazzo a cui piaceva leggere il latino e ascoltare la voce di Mina. Così un giorno decise di scriverle per farle gli auguri di compleanno, e le scrisse in latino. Mina fece lo stesso: prese carta e penna e gli rispose nella lingua di Virgilio. Oggi ho ritrovato quella sua lettera…