Stamani ho tempo ,e ripesco un trentatrè di quarant’anni fa (a me pare ieri), perché mi viene voglia di risentire un vecchio pezzo di Califano inciso appunto in Frutta e verdura, uno dei più belli ,secondo me.Quando la Mina attacca, “Lo sbaglio l’ho fatto io…”, signore e signori io sento un brivido sulla pelle (come oramai non mi capita più),che magia anche se malinconica.
Per qualche distratto, parlo di “Non tornare più”, ascoltatela e non solo.Buona Pasquetta a tutti.
Stmarrina, aul giradischi..c’è la bella canzone ..che ls nostra MINA canta nel LIVE’ 78 è:
ANGELA
Per fexsteggiare il giorno dell’ Angelo
Angela, do you really love me
Or is this a game you play
Can I believe the tender words you say
Or is this a game you play
Do you remember that night you told me that you loved me so
I’ll think about that night
You said you loved me so.
Or was it a show, Angela.
Angela, the world was made for you and me.
A love like ours was meant to be.
We’re strong together can’t you see.
So, if you love me
I promise I will never, never let you go.
I’ll think about that night
You said you loved me so.
Or was it a show, Angela
Graziee MINA
Graziee caro CALIFFO..per questo CaapolavORO
in AMANTI DI VALORE
LA VITA A GOCCIA A GOCCIA
Quando si chiede sempre più “mi ami?”
E si dice sempre meno “ti amo”
l’amore
sta finendo
il suo giro
Ho conosciuto il bene e il male io
tempo fa
le sberle, le carezze tue.
Ho preso baci e sopportato i tuoi morsi,
il meglio di un pensiero
ed il peggiore dei discorsi.
Io so che amare come io ti amai
è pazzia,
ti ammali di malinconia.
La strada del dolore ormai l’ho seguita
e quella del piacere, direi,
d’averla consumata.
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai
Ho ritrovato la mia dignità,
grazie a Dio,
se muoio dentro è affare mio.
La solitudine sarà la mia meta,
si paga anche l’addio,
la vita è proprio esagerata.
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi.
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai.
Autore testo: Carlo Pes
Autore musica: Franco Califano
Arrangiamento: Pino Presti – Carlo Pes
Stamattina, sul giradisci c’è la belliissima canzone che FRANCO CALIFANO ha scritto..
AMANTI DI VALORE
Grazie Franco….per questo capolavORO
Questa notte potevamo morire
e sfruttare al meglio tutto di noi.
Con il desiderio di non finire mai
l’amore premierà,
due corpi che al pudore,
han gridato fai pietà
non troverai ogni notte
due amanti come noi.
Di certo sarà fiero di vederci ancora
nemici dell’aurora.
La finestra è ancora chiusa, vorrei
rinnegare il sole che ci viene incontro,
provocarti ancora un’ultima volta
per dirti “vado via”.
Ci siamo consumati
rischiando la follia
un’altra notte uguale
non si ripeterà.
E certo non ci incontreremo più
come si fa
fra amanti di valore.
Torneremo i due borghesi di sempre noi
quando andremo via
da questa stanza dove
morì l’ipocrisia,
uccisa da una notte che non si scorderà
e noi non vorremo vederci più
come si fa
fra amanti di valore.
Grazie MINA
Stamane ho ascoltato dopo tanto tempo il disco ” mina quasi jannacci ” ed ascoltando le parole e l’interpretazione di Mina,le lacrime scendevano,indipendentemente dalla mia volontà……erano pura emozione,per un’Artista che ci ha lasciato,e la Voce che ha interpretato così profondamente la Sua poesia,Grazie )))))))
Per ricordare Enzo riporto questa mio vecchio scritto su MINA QUASI JANNACCI , uno degli album più belli e straordinari di Mina :
IL DOLORE E IL SORRISO
14 Settembre 2001 . Carissimi amici della bacheca , la notizia del vile attacco terroristico alle torri gemelle di New York mi ha sconvolto . Condanno fermamente questo atto infame , generato anche da un uso distorto della religione ( Maometto non ha mai invocato l’assassinio di massa , neanche per gli infedeli ) . Non voglio comunque addentrarmi in discorsi che sarebbero molto lunghi e complicati . Sui giornali ne abbiamo letto a centinaia . Non voglio però perdere le speranze di pace , anche se so che fino a quando ci sono situazioni di ingiustizia e di squilibrio economico essa non potrà , ahimè , attuarsi . Ma la condizione necessaria , ma , purtroppo , non sufficiente , affinché essa possa regnare deve essere la non – violenza . Diversamente , combattere con le armi o con il terrorismo per la pace è come fottere ( scusate l’espressione ) in difesa della verginità . La violenza genera solo violenza , come anche i fatti di Genova ci hanno insegnato . Non ho avuto di conseguenza in questi ultimi giorni tanta voglia di leggere la bacheca . Solo giovedì sera mi sono collegato un po’ e ho letto il commuovente messaggio di Nonna Margherita , che malgrado avesse il cuore straziato per gli atroci avvenimenti citati sopra , diceva : VOGLIO RIDERE . Poi tra gli altri messaggi ho letto anche quello di Luigi Nava che proponeva per la rubrica ClassificamMINAndo l’album ‘ Mina quasi Jannacci ‘ . Come fare a rifiutare l’ invito di parlare di uno degli album più belli e intensi di tutta la carriera di Mina , album che si avvale , tra l’altro , degli arrangiamenti straordinari del grande Gianni Ferrio , tornato di recente a collaborare ( devo dire finalmente ) di nuovo con Mina . Mi è subito venuto in mente , collegandomi alla frase di Nonna Margherita , l’ultimo verso della canzone ‘ E savè ‘ che dice : ‘ E savè , e savè vess mai sta bun de rid ‘ . Che cosa straziante è la morte , ma ancora più straziante è il pensiero di non aver mai regalato un fiore a nessuno e di non essere , appunto , mai stato capace di ridere . Mina , come sei grande e soprattutto vera quando canti questa canzone . Mi vengono i brividi ogni volta , perché ogni volta è come se la sentissi per la prima volta . Che sciocchi siamo a pensare che la morte non ci possa ghermire all’improvviso come ha fatto per migliaia di persone a New York . Viviamo dunque serenamente e in pace con tutti . Regaliamoci un sorriso , la vita è così breve . Forse solo se si pensa all’istante supremo si potrà vivere meglio . A ben pensarci il tema della morte aleggia su buona parte dell’album a cominciare della intensissima ‘ La sera che partì mio padre ‘ , nella quale la protagonista , dopo avere ricordato la partenza senza ritorno del padre e , a tale proposito , l’interpretazione di Mina è straordinariamente toccante con acuti laceranti ma soffocati come a sottolineare il ricordo di un dolore ancora vivo ma intimo , pensa poi alla propria fine creando un parallelismo con quella del padre , ma la conclusione è purtroppo amara : ‘ diranno che non vado a star male / ma io so già che non è così ‘ . La protagonista della straziante ‘ Rino ‘ è invece una donna che si è allontanata dalla famiglia e che sa di averla persa per sempre e allora con somma intensità affettiva si rivolge al fratello . Lui forse potrà avere dalla madre l’amore che invece lei ha irrimediabilmente perduto per sempre . Sono solo due minuti di canzone , ma in essa è come se ci fossero raccontate tante storie , tutte le storie di chi non ha saputo amare ed essere riamato .
Semplicemente stupenda . Che dire poi di ‘ Ecco tutto qui ‘ , in cui la tragedia della morte dei due amanti era già stata preparata dal dramma dell’incomunicabilità . Anche ‘ E l’era tardi ‘ , l’altra canzone in dialetto milanese ( amo tantissimo Mina quando canta nella sua lingua ) , parla di ‘ morte ‘ ma in maniera molto sottile . E’ la morte dell’amicizia , dei ricordi giovanili , dei valori soppiantati dal cinismo e a tale proposito l’intervento dello stesso Jannacci è molto efficace : ‘ val püse incö un bel mila lira in sacocia desmentega ‘ . No , no . I soldi non possono ricompensarci dei valori perduti . La morte della persona amata viene poi trasfigurata nella stupenda ‘ Sfiorisci bel fiore ‘ in cui predomina il clima fiabesco di leggenda popolare accentuato anche dall’interpretazione multivocale di Mina , quasi un canto alpino , al pari del clima di fiaba che caratterizza ‘ La canzone di Marinella ‘ in cui la morte della fanciulla viene paragonata allo sfiorire delle rose . ‘ Tira a campà ‘ ha una dimensione solo apparentemente clownesca . In essa si insinua il sarcasmo dolente per la morte morale di un uomo che ha perso irrimediabilmente la propria dignità .
‘ Vita vita ‘ ha poi per me lo stesso pathos della canzone ‘ Mon Dieu ‘ della Piaf nell’invocazione della protagonista a non volere essere privata dell’amato che le può essere strappato in un modo qualsiasi anche dalla morte .
L’interpretazione di Mina è perfettamente calibrata nel piglio popolaresco della canzone il cui arrangiamento ricorda molto la musica di Nino Rota per i film di Fellini , specialmente i primi più legati al neorealismo . ‘ Vincenzina e la fabbrica ‘ gioca invece su una interpretazione oggettiva , solo apparentemente ‘ distaccata ‘ , che riflette sulle vicende minime di chi dalla vita ha avuto ben poco e che in fabbrica vive una vita–non–vita e che si consola , dimenticandosi del dolente squallore quotidiano , gioiendo dei successi , quando ci sono , della squadra del cuore .
La vita vera rappresentata da Jannacci e interpretata in modo sublime da Mina non poteva dimenticarsi del suo aspetto ironico e scanzonato e ‘ Saxophone ‘ ne è la conferma . E’ un invito a ridere , malgrado i guai , malgrado i drammi , malgrado la guerra . Lo dobbiamo seguire ? SI’ . Ritroviamo la nostra vera dimensione umana . Amiamoci . E preghiamo . Con affetto , Mario B.
Stamattina, siamo ancora nella settimana Santa..e per la morte del Signore c’è il:
PIANTO DELLA MADONNA
Pianto della Madonna
Iam moriar, mi fili.
Iam moriar, mi fili.
Quis nam poterit
matrem consolari
in hoc fero dolore,
in hoc tam duro tormento?
Iam moriar, mi fili.
Iam moriar, mi fili.
Grazie MINA
Stamatina ..è il Venerdi’ santo..e sul giradischi c’è una canzone che la nostra MINA canta nell’ Album capolavORO DALLA TERRA è:
QUANDO QUANO CORPUS MORIERUR
Quando quando corpus morietur
fac ut animae donetur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria.
Quando quando corpus morietur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria
Paradisi gloria
Per alcuni giorni sono rimasto a secco,senza gigabyte,e dunque senza possibilità di collegamenti.Mi sono perso gli auguri a Mina,forse è stato meglio,Lei non ci tiene,però sono in tempo per gli auguri di Buona Pasqua a tutti del minafanclub,a Loris,Remo e company…………….speriamo in un po’ di sole !!!!!!!
Stamattina, sul giradischi ..c’è il caolavORO di canzone che la nostra MINA canta nell’ Album: Dalla Terra è:
MAGNIFICAT
Magnificat anima mea,
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meus in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Quia respexit humilitatem
ancillae suae
ecce enim ex hoc beatam me dicent
omnes generationes.
Magnificat anima mea
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meo in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Quia fecit mihi magna
qui potens est.
et sanctum nomen eius
Magnificat anima mea
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meo in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Graziee MINA
Caro Domenico,
si’mi piace scorrazzare con la mia “bicicletta” speciale ha! ha! perchè friggo di natura!
Ricambio il bacione il mio è FORTISIMO e speciale ..è
della
Pierotta
Nazionale
“E la pioggia di marzo” che non se ne và! non ce la faccio più..voglio il soleee! Buona Pasqua a tutti! Mina sta a preparare i cappelletti in brodo? Non me ne volete ma a Pierotta, che se ne và sempre a scorazzare con la sua bicicletta, un bacione forte forte!
Una bona Pasqua di vero cuore a tuuti Voi cari amici.
Stamattina, sul giradischi..c’è la bella canzone..
che la nostra MINA canta è:
SE TU NON FOSSI
“POVERA ME” OVERI NOI..FANS”
Se tu non fossi qui
se tu non fossi qui
povera me
sarei una cosa morta
una candela spenta
una donna inutile.
E se tu
mi lasciassi davvero
che varrebbe
lottare da sola
come pensare
ad amare di nuovo
lo potresti tu?
Se tu non fossi qui
potrei trovare un altro
questo lo so
sarebbe un triste cambio
e so che dal dolore
dovrei nascondermi
io
andrei a piangere
a piangere chiamandoti
se tu non fossi qui
accanto a me
con me.
Se tu non fossi qui
potrei trovare un altro
questo lo so
sarebbe un triste cambio
e so che dal dolore
dovrei nascondermi
io
andrei a piangere
a piangere chiamandoti
se tu non fossi qui
accanto a me
con me.
Graziee MINA
Stamattina, sul giradischi..c’è la bella canzone ce la nostra MINA canta è tutta dedicata a te!
PIU’ DI COSI’
per te cara MINA. .per i tanti Auguri!
Tu con la faccia dura e senza sogni
sulla mia pelle sai lasciare i segni,
sulle ferite poi ci metti il sale
io non capisco questo strano amore,
ma dovrei fare esattamente com
fa un cane buono con il suo padrone,
contro di te che sai tenere banco,
coprire con gli stracci un cuore stanco.
Più di così
non so più cosa dare
più di così
che cosa fa più male,
perderti adesso e non vederti più,
ricominciare come lo vuoi tu,
più di così
mi chiedi e mi pretendi,
più di così
mi stringi e poi mi stendi,
e a denti stretti io ti dico sì
perchè ti amo.
Perchè non trovo mai una via di uscita
perchè mi dico sempre che è finita,
e poi mi trovo chiusa in un bicchiere,
dove tu puoi tranquillamente bere.
Più di così
che cosa vuoi che faccia
più di così
non apro le mie braccia
ma dove vuoi che vada senza te
tutto daccapo e il resto va da sé
più di così,
mi chiedi e mi pretendi
più di così
mi stringi e poi mi stendi,
e a denti stretti io ti dico di sì
perché ti amo.
PIU’ DI COSI’ ..per te MINA
Stamani ho tempo ,e ripesco un trentatrè di quarant’anni fa (a me pare ieri), perché mi viene voglia di risentire un vecchio pezzo di Califano inciso appunto in Frutta e verdura, uno dei più belli ,secondo me.Quando la Mina attacca, “Lo sbaglio l’ho fatto io…”, signore e signori io sento un brivido sulla pelle (come oramai non mi capita più),che magia anche se malinconica.
Per qualche distratto, parlo di “Non tornare più”, ascoltatela e non solo.Buona Pasquetta a tutti.
Stmarrina, aul giradischi..c’è la bella canzone ..che ls nostra MINA canta nel LIVE’ 78 è:
ANGELA
Per fexsteggiare il giorno dell’ Angelo
Angela, do you really love me
Or is this a game you play
Can I believe the tender words you say
Or is this a game you play
Do you remember that night you told me that you loved me so
I’ll think about that night
You said you loved me so.
Or was it a show, Angela.
Angela, the world was made for you and me.
A love like ours was meant to be.
We’re strong together can’t you see.
So, if you love me
I promise I will never, never let you go.
I’ll think about that night
You said you loved me so.
Or was it a show, Angela
Graziee MINA
Graziee caro CALIFFO..per questo CaapolavORO
in AMANTI DI VALORE
LA VITA A GOCCIA A GOCCIA
Quando si chiede sempre più “mi ami?”
E si dice sempre meno “ti amo”
l’amore
sta finendo
il suo giro
Ho conosciuto il bene e il male io
tempo fa
le sberle, le carezze tue.
Ho preso baci e sopportato i tuoi morsi,
il meglio di un pensiero
ed il peggiore dei discorsi.
Io so che amare come io ti amai
è pazzia,
ti ammali di malinconia.
La strada del dolore ormai l’ho seguita
e quella del piacere, direi,
d’averla consumata.
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai
Ho ritrovato la mia dignità,
grazie a Dio,
se muoio dentro è affare mio.
La solitudine sarà la mia meta,
si paga anche l’addio,
la vita è proprio esagerata.
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi.
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai
Ho bevuto la vita goccia per goccia
masticando il fango dei pantani tuoi
Ora il calice è vuoto ti rido in faccia
col mio pianto almeno non ti esalterai.
Autore testo: Carlo Pes
Autore musica: Franco Califano
Arrangiamento: Pino Presti – Carlo Pes
Ciao caro Califfo, grazie per il PO’ D’UVA che ci hai lasciato..nell’Abum CapolavORO
AMANTI DI VALORE
Stamattina, sul giradisci c’è la belliissima canzone che FRANCO CALIFANO ha scritto..
AMANTI DI VALORE
Grazie Franco….per questo capolavORO
Questa notte potevamo morire
e sfruttare al meglio tutto di noi.
Con il desiderio di non finire mai
l’amore premierà,
due corpi che al pudore,
han gridato fai pietà
non troverai ogni notte
due amanti come noi.
Di certo sarà fiero di vederci ancora
nemici dell’aurora.
La finestra è ancora chiusa, vorrei
rinnegare il sole che ci viene incontro,
provocarti ancora un’ultima volta
per dirti “vado via”.
Ci siamo consumati
rischiando la follia
un’altra notte uguale
non si ripeterà.
E certo non ci incontreremo più
come si fa
fra amanti di valore.
Torneremo i due borghesi di sempre noi
quando andremo via
da questa stanza dove
morì l’ipocrisia,
uccisa da una notte che non si scorderà
e noi non vorremo vederci più
come si fa
fra amanti di valore.
Grazie MINA
Addio anche a Franco Califano, grande autore dei testi delle canzoni di AMANTI DI VALORE.
Stamane ho ascoltato dopo tanto tempo il disco ” mina quasi jannacci ” ed ascoltando le parole e l’interpretazione di Mina,le lacrime scendevano,indipendentemente dalla mia volontà……erano pura emozione,per un’Artista che ci ha lasciato,e la Voce che ha interpretato così profondamente la Sua poesia,Grazie )))))))
Per ricordare Enzo riporto questa mio vecchio scritto su MINA QUASI JANNACCI , uno degli album più belli e straordinari di Mina :
IL DOLORE E IL SORRISO
14 Settembre 2001 . Carissimi amici della bacheca , la notizia del vile attacco terroristico alle torri gemelle di New York mi ha sconvolto . Condanno fermamente questo atto infame , generato anche da un uso distorto della religione ( Maometto non ha mai invocato l’assassinio di massa , neanche per gli infedeli ) . Non voglio comunque addentrarmi in discorsi che sarebbero molto lunghi e complicati . Sui giornali ne abbiamo letto a centinaia . Non voglio però perdere le speranze di pace , anche se so che fino a quando ci sono situazioni di ingiustizia e di squilibrio economico essa non potrà , ahimè , attuarsi . Ma la condizione necessaria , ma , purtroppo , non sufficiente , affinché essa possa regnare deve essere la non – violenza . Diversamente , combattere con le armi o con il terrorismo per la pace è come fottere ( scusate l’espressione ) in difesa della verginità . La violenza genera solo violenza , come anche i fatti di Genova ci hanno insegnato . Non ho avuto di conseguenza in questi ultimi giorni tanta voglia di leggere la bacheca . Solo giovedì sera mi sono collegato un po’ e ho letto il commuovente messaggio di Nonna Margherita , che malgrado avesse il cuore straziato per gli atroci avvenimenti citati sopra , diceva : VOGLIO RIDERE . Poi tra gli altri messaggi ho letto anche quello di Luigi Nava che proponeva per la rubrica ClassificamMINAndo l’album ‘ Mina quasi Jannacci ‘ . Come fare a rifiutare l’ invito di parlare di uno degli album più belli e intensi di tutta la carriera di Mina , album che si avvale , tra l’altro , degli arrangiamenti straordinari del grande Gianni Ferrio , tornato di recente a collaborare ( devo dire finalmente ) di nuovo con Mina . Mi è subito venuto in mente , collegandomi alla frase di Nonna Margherita , l’ultimo verso della canzone ‘ E savè ‘ che dice : ‘ E savè , e savè vess mai sta bun de rid ‘ . Che cosa straziante è la morte , ma ancora più straziante è il pensiero di non aver mai regalato un fiore a nessuno e di non essere , appunto , mai stato capace di ridere . Mina , come sei grande e soprattutto vera quando canti questa canzone . Mi vengono i brividi ogni volta , perché ogni volta è come se la sentissi per la prima volta . Che sciocchi siamo a pensare che la morte non ci possa ghermire all’improvviso come ha fatto per migliaia di persone a New York . Viviamo dunque serenamente e in pace con tutti . Regaliamoci un sorriso , la vita è così breve . Forse solo se si pensa all’istante supremo si potrà vivere meglio . A ben pensarci il tema della morte aleggia su buona parte dell’album a cominciare della intensissima ‘ La sera che partì mio padre ‘ , nella quale la protagonista , dopo avere ricordato la partenza senza ritorno del padre e , a tale proposito , l’interpretazione di Mina è straordinariamente toccante con acuti laceranti ma soffocati come a sottolineare il ricordo di un dolore ancora vivo ma intimo , pensa poi alla propria fine creando un parallelismo con quella del padre , ma la conclusione è purtroppo amara : ‘ diranno che non vado a star male / ma io so già che non è così ‘ . La protagonista della straziante ‘ Rino ‘ è invece una donna che si è allontanata dalla famiglia e che sa di averla persa per sempre e allora con somma intensità affettiva si rivolge al fratello . Lui forse potrà avere dalla madre l’amore che invece lei ha irrimediabilmente perduto per sempre . Sono solo due minuti di canzone , ma in essa è come se ci fossero raccontate tante storie , tutte le storie di chi non ha saputo amare ed essere riamato .
Semplicemente stupenda . Che dire poi di ‘ Ecco tutto qui ‘ , in cui la tragedia della morte dei due amanti era già stata preparata dal dramma dell’incomunicabilità . Anche ‘ E l’era tardi ‘ , l’altra canzone in dialetto milanese ( amo tantissimo Mina quando canta nella sua lingua ) , parla di ‘ morte ‘ ma in maniera molto sottile . E’ la morte dell’amicizia , dei ricordi giovanili , dei valori soppiantati dal cinismo e a tale proposito l’intervento dello stesso Jannacci è molto efficace : ‘ val püse incö un bel mila lira in sacocia desmentega ‘ . No , no . I soldi non possono ricompensarci dei valori perduti . La morte della persona amata viene poi trasfigurata nella stupenda ‘ Sfiorisci bel fiore ‘ in cui predomina il clima fiabesco di leggenda popolare accentuato anche dall’interpretazione multivocale di Mina , quasi un canto alpino , al pari del clima di fiaba che caratterizza ‘ La canzone di Marinella ‘ in cui la morte della fanciulla viene paragonata allo sfiorire delle rose . ‘ Tira a campà ‘ ha una dimensione solo apparentemente clownesca . In essa si insinua il sarcasmo dolente per la morte morale di un uomo che ha perso irrimediabilmente la propria dignità .
‘ Vita vita ‘ ha poi per me lo stesso pathos della canzone ‘ Mon Dieu ‘ della Piaf nell’invocazione della protagonista a non volere essere privata dell’amato che le può essere strappato in un modo qualsiasi anche dalla morte .
L’interpretazione di Mina è perfettamente calibrata nel piglio popolaresco della canzone il cui arrangiamento ricorda molto la musica di Nino Rota per i film di Fellini , specialmente i primi più legati al neorealismo . ‘ Vincenzina e la fabbrica ‘ gioca invece su una interpretazione oggettiva , solo apparentemente ‘ distaccata ‘ , che riflette sulle vicende minime di chi dalla vita ha avuto ben poco e che in fabbrica vive una vita–non–vita e che si consola , dimenticandosi del dolente squallore quotidiano , gioiendo dei successi , quando ci sono , della squadra del cuore .
La vita vera rappresentata da Jannacci e interpretata in modo sublime da Mina non poteva dimenticarsi del suo aspetto ironico e scanzonato e ‘ Saxophone ‘ ne è la conferma . E’ un invito a ridere , malgrado i guai , malgrado i drammi , malgrado la guerra . Lo dobbiamo seguire ? SI’ . Ritroviamo la nostra vera dimensione umana . Amiamoci . E preghiamo . Con affetto , Mario B.
Buona Pasqua.
http://thumbsnap.com/fDD5k65k
Enzo Jannacci. .ci ha lasciato ..i suoi grandi successi
gli diro’ un’AVE MARIA
Stamattina, siamo ancora nella settimana Santa..e per la morte del Signore c’è il:
PIANTO DELLA MADONNA
Pianto della Madonna
Iam moriar, mi fili.
Iam moriar, mi fili.
Quis nam poterit
matrem consolari
in hoc fero dolore,
in hoc tam duro tormento?
Iam moriar, mi fili.
Iam moriar, mi fili.
Grazie MINA
Buona Pasqua a tutti i fan di Mina! I migliori che ci siano…!!!
Bellissima scelta Piera! Anche io stamattina nel mio stereo ho messo il CD “Dalla Terra”…! Un abbraccio forte! Buona pasqua a tutti i fan di Mina!!
Christian da Roma
Graziee caro frank,
ricambio con simpatia la Buon Pasqua,
con il mio bàsìnn speciale della
Piera
nazionale
Stamatina ..è il Venerdi’ santo..e sul giradischi c’è una canzone che la nostra MINA canta nell’ Album capolavORO DALLA TERRA è:
QUANDO QUANO CORPUS MORIERUR
Quando quando corpus morietur
fac ut animae donetur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria.
Quando quando corpus morietur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria
Paradisi gloria
Paradisi gloria
Grazie MINA
Per alcuni giorni sono rimasto a secco,senza gigabyte,e dunque senza possibilità di collegamenti.Mi sono perso gli auguri a Mina,forse è stato meglio,Lei non ci tiene,però sono in tempo per gli auguri di Buona Pasqua a tutti del minafanclub,a Loris,Remo e company…………….speriamo in un po’ di sole !!!!!!!
Buona Pasqua a tutti con affetto e un bacino speciale alla Piera nazionale.
Rebus stereoscopico della Settimana Enigmistica di questa settimana:
http://thumbsnap.com/jET2s2oi
Buona Pasqua!
Stamattina, sul giradischi ..c’è il caolavORO di canzone che la nostra MINA canta nell’ Album: Dalla Terra è:
MAGNIFICAT
Magnificat anima mea,
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meus in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Quia respexit humilitatem
ancillae suae
ecce enim ex hoc beatam me dicent
omnes generationes.
Magnificat anima mea
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meo in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Quia fecit mihi magna
qui potens est.
et sanctum nomen eius
Magnificat anima mea
Magnificat Dominum.
Et exsultavit spiritus meo in Deo
Salutari meo.
Magnificat, magnificat
Graziee MINA
Caro Domenico,
si’mi piace scorrazzare con la mia “bicicletta” speciale ha! ha! perchè friggo di natura!
Ricambio il bacione il mio è FORTISIMO e speciale ..è
della
Pierotta
Nazionale
“E la pioggia di marzo” che non se ne và! non ce la faccio più..voglio il soleee! Buona Pasqua a tutti! Mina sta a preparare i cappelletti in brodo? Non me ne volete ma a Pierotta, che se ne và sempre a scorazzare con la sua bicicletta, un bacione forte forte!
Una bona Pasqua di vero cuore a tuuti Voi cari amici.
Buona Pasqua
Stamattina, sul giradischi..c’è la bella canzone..
che la nostra MINA canta è:
SE TU NON FOSSI
“POVERA ME” OVERI NOI..FANS”
Se tu non fossi qui
se tu non fossi qui
povera me
sarei una cosa morta
una candela spenta
una donna inutile.
E se tu
mi lasciassi davvero
che varrebbe
lottare da sola
come pensare
ad amare di nuovo
lo potresti tu?
Se tu non fossi qui
potrei trovare un altro
questo lo so
sarebbe un triste cambio
e so che dal dolore
dovrei nascondermi
io
andrei a piangere
a piangere chiamandoti
se tu non fossi qui
accanto a me
con me.
Se tu non fossi qui
potrei trovare un altro
questo lo so
sarebbe un triste cambio
e so che dal dolore
dovrei nascondermi
io
andrei a piangere
a piangere chiamandoti
se tu non fossi qui
accanto a me
con me.
Graziee MINA
Graziee a SQUARCIAGOLA..Caro Sandro.
contracabio a te una Buona Pasqua..è posso dire:
CHE MERAVIGLIA riceve gli Auguri ..dall’Argentina
Piera
Cari amici,
Desidero augurarvi a tutti voi una Buona Pasqua e specialmente alla mia cara amica Piera!!!
Sandro
Dall’Argentina
Stamattina, sul giradischi..c’è la bella canzone ce la nostra MINA canta è tutta dedicata a te!
PIU’ DI COSI’
per te cara MINA. .per i tanti Auguri!
Tu con la faccia dura e senza sogni
sulla mia pelle sai lasciare i segni,
sulle ferite poi ci metti il sale
io non capisco questo strano amore,
ma dovrei fare esattamente com
fa un cane buono con il suo padrone,
contro di te che sai tenere banco,
coprire con gli stracci un cuore stanco.
Più di così
non so più cosa dare
più di così
che cosa fa più male,
perderti adesso e non vederti più,
ricominciare come lo vuoi tu,
più di così
mi chiedi e mi pretendi,
più di così
mi stringi e poi mi stendi,
e a denti stretti io ti dico sì
perchè ti amo.
Perchè non trovo mai una via di uscita
perchè mi dico sempre che è finita,
e poi mi trovo chiusa in un bicchiere,
dove tu puoi tranquillamente bere.
Più di così
che cosa vuoi che faccia
più di così
non apro le mie braccia
ma dove vuoi che vada senza te
tutto daccapo e il resto va da sé
più di così,
mi chiedi e mi pretendi
più di così
mi stringi e poi mi stendi,
e a denti stretti io ti dico di sì
perché ti amo.
PIU’ DI COSI’ ..per te MINA