Slowly…
L’opinione espressa su 12 da Marcello Marciani ha provocato, com’era prevedibile, reazioni contrastanti tra gli utenti del blog e della nostra fan page. Una delle repliche più interessanti è arrivata dal nostro amico critico de Il Manifesto…
di Stefano Crippa
Ciao Marcello, il mondo dei ‘Mina’ maniaci è molto bello e vario proprio per questo, perché ognuno ha le sue opinioni. Quello che tu trovi ‘monocorde e severo’ io invece lo trovo superlativo (Napoli secondo estratto e soprattutto L’allieva sono gli album di Mina che mi capita di riascoltare sempre con piacere). La scelta di Mina è consapevole e non è l’unica. In passato altre artiste – dell’età e della statura artistica della Tigre – hanno progettato lavori molto simili come concezione. Mi vengono in mente gli ultimi dischi di Carmen Mc Rae – l’omaggio a Sarah Vaughan (che contiene fra l’altro una I’m seeing you meno rallentata rispetto alla versione…minosa) o l’altrettano notevole celebrazione di Monk. E scomoderei anche una grande pianista come Shirley Horn, che affronta standard con la stessa compostezza di Mina. Forse la sola Dianne Reeves – penso alla colonna sonora di Goodnight and goodluck dove ripercorre gli standard americani degli anni 40 – ha un approccio più vezzoso e cangiante. Non so credo di interpretare l’idea di Mina, e magari sbaglio, che le grandi canzoni non hanno bisogno di orpelli e sovrastrutture. Sono belle e basta, basta un pianoforte, un contrabbasso e una batteria e se proprio vogliamo esagere, una spruzzata di archi…
Già fatto!
Un piccolo OT: ieri l’amico Valerio ha pubblicato un’estratto de Le farfalle nella notte nella versione Bla… Bla… di Flavia. Eccovi il link: http://www.youtube.com/watch?v=BEYVEmXgJK8
Ho appena finito di ascoltare 12 (American Song Book) e sono rimasto scioccato. Come può una signora di anni settantadue regalarci un siffatto capolavoro che ti rimette in pace con te stesso, col mondo… monocorde? Ma si è ascoltato lo stesso disco? Un lavoro dimesso dove dev’essere dimesso, sfavillante quando l’occasione lo richiede… Presto, si costringa il quartetto (col Maestro Ferrio e la sua impareggiabile sezione d’archi, ovviamente) a tornare in sala d’incisione e a registrare un nuovo lavoro …
Ciao AlfredR, grazie per il tuo commento (i nostri sono comemnti al post non già un post…) perchè mi aiuti a spiegarmi.
La tua presa di posizone a spada tratta duro e puro a favre di Mina è proprio quello che io lamento.
Un po’ di distacco critico. Un po’ di democrazia e serenità nell’accettare un pensiero critico, giusto o sbagliato che sia, che vada al di là del “bello” “bellissimo” “capolavoro”.
L’amore incondizionato non signfica rinunciare al proprio giudizio critico. O almeno non dovrebbe. Mi sembra che sia invece quello che si fa troppo spesso su questo blog…
Vdoc he invece di controargomentare fai allusioni volgari (perchè banali) dando così ragione a me che almeno argomento il mio pensiero.
Viva la democrazia!
Stamattina, sul giradischi..c’è una bellissima aimpatica canzone che MINA canta ..nell’Abum capolavORO ..
12 American Song Book
è: JUST A GIGOLO’
Just a gigolo, everywhere I go
People know the part I’m playing
Paid for every dance,
Selling each romance,
Every night some heart betraying.
There will come a day
Youth will pass away
Then what will they say about me?
When the end comes I know
They’ll say “Just a gigolo”,
As life goes on without me.
Just a gigolo, everywhere I go
People know the part I’m playing
Paid for every dance,
Selling each romance,
Every night some heart betraying.
There will come a day
Youth will pass away
Then what will they say about me?
When the end comes I know,
They’ll say “Just a gigolo”,
As life goes on without me.
Grazie MINA
cara VECCHIA Maria tu vali 10 e
NOI 2 fa’ “12” della MINA
Ciao Emilio, è sempre bello ritrovarsi anche per me. Non ho mai pensato di essere in un Tempio ma in un luogo dove poter condividere una passione comune. Sono contenta che tu condivida, spero di non aver urtato il pensiero di altri e in ogni caso di essere stata chiara e non volgare. Dobbiamo metterci in testa tutti che ognuno ha la sua MINA e che c’è una MINA per tutti, che altro dire…. un bacione.
Maria è bello leggerti, dovresti farti sentire di più in questo tempio minoso ,concordo tutto quello che dici.
PERO’…. AHA!!! SE MAI TORNASSE DAL “FUTURO” GRANDE UNICA MINA. COME LEI NESSSSUUUNA . TI GIURO NESSUNO….
Tu sei la Piera Nazionale io la vecia Maria— ma siamo altro che toste…… Un bacione amica mia doooollllcccisssima!!!!
Caro Aessandro, accetto le tue scuse,
è stata una battuta stonata.
lo spirito critico parlo del mio su MINA si’ Fa’ sempre un CAPOLAVORO..perchè io leggo le “Note” sullo spartito.
Buona sera da
Piera
Nostra Signora ed il nuovo 12 è il 48esimo album più venduto del 2012 niente male in un solo mese
http://www.sorrisi.com/wp-content/uploads/2013/01/Top100_album_2012.pdf
Cara “vecchia” Maria,
grazie del Magnificat messaggio ..hai scritto LA VERITA’
Mi piace la tua frase..”il tempo sara’ …
e MINA il tempo per NOI ..c’è ne dara” tantissimo..con “NOTE”! speciali
ciao con un bàsìnn della
Piera
nazionale
Carissimo Alessandro, le canzoni che tu definisci soporifere io le ascolto sempre in macchina e, anche se viaggio a notte fonda con poche ore di sonno alle spalle, ti posso assicurare che mi tengono sveglio perché tengono sveglia la mia anima ed il mio cuore…
Cara la mia Piera, gentile ed educatissima la tua risposta, ma devi sapere che si può e si deve semplicemente dire no. “ Non mi piace”. Senza fare stupide, offensive, ridicole, analisi gastroenteriche. (Comodo scusarsi dopo aver preso un granchio, come diceva TOTO’). Per fare “movimento d’ articolazioni e di orecchie” si può sempre andare in discoteca. O no? Si può e si deve sentire altro. Se si può sentire! E vorrei vedere chi mette in discussione la VOCE, e il TALENTO di MINA, a meno che non sia disposto al ridicolo!!!
La Musica è un’ altra cosa.
MINA è un’altra cosa.
Qui di stucchevole ci sono soltanto dei tipi splenditi splendenti frustati, vogliosi di esprimere dissenso, per giunta in modo sgradevole, ma nella direzione completamente sbagliata; che ogni tanto fanno patetiche “incursioni” non solo in questo Blog . Detto questo la nostra conoscenza musicale, intesa strettamente come competenza, è nulla. Rimane il gusto e la sensibilità personale, cose fondamentali, ma assolutamente personali e non sempre condivisibili con altri.
E poi.. e poi….. il tempo sarà galantuomo in barba ai presunti ruttini o gargarismi.. predicati da gnomi, forte fortissimo delle decine e decine e decine d’ incisioni: LP, CD, DVD e altri che verranno di ciò che MINA ha dato e darà. Lo ritengo un dono impagabile. Ciao Piera Nazionale.
Gentile Ale, mi stupisce il tuo post… Non per il giudizio su di un album che può non piacerti ma per la tua affermazione riguardo i giudizi stucchevoli che si leggono in questo “fan club” relativi ad ogni lavoro di MIna ( a dire il vero usi un termine ben piu dispregiativo ma..lasciamo stare..) ….la risposta è nella tua stessa affermazione: ci sono vari gradi di ammirazione per ciascun cantante …c’è.l’acquirente sporadico, il compratore affezionato, l’ammiratore sfegatato e poi, ma non solo nel caso di Mina, ci sono i “fan”…come puoi stupirti che presso i fan ci siano persone a cui piace MIna incondizionatamente? Se la cosa ti da fastidio evita di entrare nel sito del fan club, non leggerai commenti stucchevoli…potremo così anche evitare eventuali rumori….disdicevoli …e non da parte di …MIna)…. Cordialità…
Cara Piera,
la mia era una battuta. Non stavo criticando certo la voce di Mina quanto la mancanza di uno vero spirito critico di questo fan club che accoglie come “capolavoro” ogni cosa OGNI COSA Mina faccia.
Qualunque suono emetta anche un ruttino che nota non è…
Non volevo mancare di rispetto a nessuno o nessuna e ti chiedo scusa se ti ha dato fastidio quella parola che non ho problemi a ritirare ovviamente.
L’idea che cone essa cercavo di esprimere no.
Ale
Caro Alessando,
posso dirti che non piace l’espresione qualche “ruttino”
potevi usare la pasrola “nota”
Piera
“Monk” di Carmen Mc Rae è un disco che alterna brani slow a brani ritmati rispettando la natura originale dei medesimi. Mina prende una canzone briosa come “I’ve Got You Under My Skin” facendone uno standard lento, pietrificato, mortalmente soporifero.
Non metto in discussione il rallentamento dei brani di per sè. “Into the Groove” nella versione di Mina è un capolavoro porprio per la novità di aver rallentato un pezzo che si balla in discoteca.
Ma temo che ci voglia qualcosa in più oltre l’idea di rallentare i brani per farne dei classici.
Anche se personamente trovo 12 il meno indigesto degli album affetti da lentite acuta di Mina.
“L’allieva” e soprattutto “Napoli secondo estratto” non li ascolto mai non solo perchè sono albun con brani arrangiati TUTTI lentamente ma soprattutto perchè sono lenti allo stesso modo!
Concordo pienamente con Marcello Marciani, una voce fuori dal coro in questo sito di omaggi stucchevoli dove Mina qualunque suono emetta fosse anche un ruttino è un capolavoro.
E se a Crippa piacciono davvero i due album più soporiferi dell’intera carriera di Mina non mi stupisce che difenda a spada tratta anche 12.
Stamattina, ritorna il giradischi..con una bellissima stupenda canzone che io sono particolarmente legata che Adoro..perchè è una cover del mio Adorato E.Presley..che MINA canta MAGNIFICATAENTE scelgo la versione dell’ Album (12 American Song BooK)è
LOVE ME TENDER
Love me tender, love me sweet
never let me go.
You have made my life complete
and I love you so.
Love me tender, love me true
all my dreams fulfilled.
For my darling, I love you
and I always will.
Love me tender, love me long,
Take me to your heart
For it’s there that I belong
And we’ll never part.
Love me tender, love me true
all my dreams fulfilled.
For my darling, I love you
and I always will.
Love me tender, love me dear
tell me you are mine.
I’ll be yours through all the years
till the end of time.
Love me tender, love me true
all my dreams fulfilled.
For my darling I love you
and I always will.
Love me tender, love me long
Grazie MINA
ma perchè devono fare sempre queste stronzate speculando su Mina.
se telefonando , io potessi dirti addio, mi sa che davvero lo farei,
http://www.tvblog.it/post/140451/riusciranno-i-nostri-eroi-la-prima-puntata-live-malgioglio-mina
ciao mina
ciao ta’
Caro Mario,
ben tornato..CHE MERAVIGLIA leggere il tuo messaggio è
speciale te lo dice la
Piera
nazionale
Premettendo che ammiro l’opinione di Ciascuno e che apprezzo infinitamente dai messaggi più spontanei a quelli in cui gli ammiratori di Mina esprimono concetti estremamente pertinenti e aderenti a quanto un’ Opera sollecita, esposizione arricchita da sensazioni e sentimenti personali (cosa purtroppo di cui non sono capace e che pertanto apprezzo maggiormente in quanto ne vengo arricchito) trovo che ciascuna interpretazione, ciascuna nota di 12 sia paragonabile allo sfolgorio della luce emanata dai brillanti; e di come la Luce che tocca il Brillante, indipendentemente dalla posizione in cui Esso si trova, fa sì che lo sfolgorio emanato sia sempre nello spirito corretto, perfetto.
Vero e grande Amore.
Un gioiello da ammirare e scoprire all’infinito.
Grazie e saluti,
Mario
E’ semplice rimediare a questa impressione , basta crearsi un CD di 80 minuti dove ai brani di 12 American Song Book io ho inserito , alternandoli , anche le seguenti canzoni : Sophisticated Lady , Stardust , I’ll see you in my dreams , The ma I love , Misty , That old feeeling , Cry me a river , As time goes bye , Sincerly e Good evening friends . Ne è venuto fuori un disco piacevolissimo da ascoltare e per niente monotono .
Io credo che la varietà di opinioni sia lo specchio del carattere (musicalmente parlando) multiforme della stessa Mina: i suoi numerosi fan si sono avvicinati a lei attraverso strade diverse, chi si è scontrato contro la mina “leggera”, chi l’ha incontrata sulla via del jazz, chi ha conosciuto la Mina televisiva, chi addirittura – beato lui – quella dal vivo…
La mia impressione è che, se fino ad un certo punto mina ha confezionato album che spaziavano (quelli di inediti, ma anche alcuni progetti monografici), magari cercando di “accontentare” un po’ tutti, ad un certo punto abbia ceduto, come dice Crippa, al rigore stilistico (e mi pare anche giusto ad un certo punto di una lunga carriera).
Anche se io trovo condivisibile l’opinione di Marcello: 12 è un album composto da brani che non mi stanco mai di ascoltare (e anche canticchiare) ma che nel complesso risulta un po’ monocorde…