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Pubblicato: 2 anni ago

E stamo mejo noi che non magnamo mai…

Le DILETTEVOLI ECCEDENZE che aprono la collezione di meraviglie a tre dimensioni della pregiata boutique pdumusic sono state accolte nella nostra pagina di Facebook con DISDICEVOLI ECCESSI di acidità da parte di una rumorosa minoranza di sedicenti mazziniani. Se è per molti versi comprensibile e condivisibie la diffusa nostalgia del CD tra quanti – come chi scrive – fino a oggi hanno acquistato i vinili per puro sfizio estetico e sentimentale, fatichiamo invece a giustificare i toni livorosi di coloro che contestano senza mezze misure la coraggiosa svolta “élitaria” – ad alta qualità – intrapresa da Mina e dal suo staff. In buona parte si tratta – come è facile verificare raffrontando i numeri milionari di aficionados della fan page ufficiale con le cifre nude e crude delle tirature raggiunte dagli ultimi dischi – di gente ormai abituata a godersi per un soldo di cacio l’intero scibile musicale sui vari Spotify, Skifofy et similia e il cui ultimo acquisto “fisico” risale probabilmente a una musicassetta farlocca di MINACELENTANO pagata due lire vent’anni fa a un incolpevole vu’ cumprà accampato sottocasa. Non si spiegano altrimenti certi commenti micragnosi sui presunti prezzi “proibitivi” dei nuovi lussuosissimi LP in vendita al più che accessibile costo di meno di 40 euro l’uno. Quanto all’altrettanto contestato acquisto “obbligato” di un giradischi, basta fare un salto all’IKEA per trovarne di ottimi – con cuffia – a poco più di 100 euro. E pazienza se per avere tutto questo i meno abbienti tra noi dovranno rinunciare di buon grado a un paio di cene in pizzeria ogni mese. “Perché l’amore – citando i versi della sempre bella BACHELITEse è vero amore è del tipo ‘qualche santo aiuterà’…”.