Il Blog

Pubblicato: 8 anni ago

È ma, è forse…

Nel 2015 Mina è stata categorica: “Quest’anno sento che non devo uscire con nulla”. E dobbiamo alla forza di persuasione e al buon cuore di Massimiliano – cui non saremo mai abbastanza grati per questo e per molto altro – se, per Natale, lei abbia alla fine acconsentito a regalarci quella deliziosa Last Christmas che giaceva da tempo in un cassetto. Per chi, come me, è cresciuto – e invecchiato – al suono della sua voce e al regolarissimo ritmo delle sue uscite discografiche che scandivano il succedersi delle stagioni (ricordate quel monotono e rassicurante “Puntuale come il cader delle foglie…” con cui tanti critici musicali solevano aprire le recensioni di ogni nuovo doppio?), risulta davvero difficile comprendere e accettare un silenzio che si protrae da oltre una ventina di mesi. E ci consola solo fino ad un certo punto sapere che, dietro quest’apparente calma piatta, nella sala d’incisione di Lugano si continui in realtà a lavorare alacremente a nuove canzoni, anche in questi piovosi primi giorni di marzo nei quali dovrebbe concludersi – con un’ultima volata di missaggi – la realizzazione dell’agognato doppio album di inediti+cover cui Mina ha iniziato a dedicarsi fin dai tempi ormai remoti dell’uscita di Selfie. Nel frattempo, come sapete, è nata l’idea della reunion – discografica e non solo – con Celentano e questo clamoroso progetto, per il momento ancora in fase “interlocutoria”, parrebbe destinato a diventare l’album-evento del prossimo autunno rinviando a data da destinarsi l’uscita del doppio. In questo quadro un po’ incerto, l’unica cosa sicura – per noi del Club – è il fatto che anche la nuova, bellissima fanzine numero 80 di primavera avrà – come le due precedenti – carattere prevalentemente storiografico, limitando la sezione “novità” a qualche prudente ma succosa indiscrezione sul work in progress lungo l’asse Lugano-Galbiate. Gli argomenti principali del sommario? Un dossier sull’album-cult Altro arricchito da preziose testimonianze dietro le quinte, una bella retrospettiva splendidamente illustrata sui best of … e antologie varie, un’inchiesta sfiziosa dal titolo Se il mio canto non sei tu sui grandi autori italiani fino ad oggi mai cantati da Mina e… molto, molto altro. Il tutto aspettando pazientemente la valanga di novità che la lunghissima, spasmodica attesa renderà ancora più gradite e preziose…