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Pubblicato: 7 anni ago

E così Siae

(Fonte: rockol.it)
La casa discografica svizzera Pdu entra a far parte della Siae. A darne notizia in una nota è la stessa Società Italiana degli Autori e degli Editori specificando che la «Pdu, la storica casa editrice di Mina, diretta da Massimiliano Pani, ha affidato alla Società Italiana degli Autori ed Editori la gestione per l’Italia dei diritti d’autore del proprio catalogo». Il catalogo editoriale «di Pdu, label discografica ed editoriale – ricorda la Siae – è composto da più di 900 brani e abbraccia diversi stili musicali che vanno dal pop al rock, dalla musica classica al jazz e al tango. Fanno parte del catalogo grandi successi di Mina e degli Audio 2, oltre a musiche originali composte per il cinema e per fiction televisive». «Sono stato membro del Cda di Suisa (la cooperativa degli autori ed editori di musica svizzera ndr) fino al 2015 e da quell’osservatorio privilegiato ho potuto constatare come Siae sia tra le società europee che hanno lavorato di più e meglio in questi ultimi anni per aggiornare la sua struttura e la sua operatività ai cambiamenti enormi che la tutela degli autori/compositori e degli editori necessita. Questa dirigenza, a partire dal presidente Sugar, ha dato nuovo impulso e prestigio a Siae anche a livello internazionale. Siamo felici di farne parte», ha affermato Massimiliano Pani. «Siamo molto orgogliosi di dare il benvenuto in Siae a Pdu Music&Production, che vanta un catalogo di grandissimi successi, e ringraziamo Massimiliano Pani per averci scelti per gestire la raccolta dei diritti d’autore dei brani della casa editrice di famiglia – ha commentato Filippo Sugar, presidente di Siae. – Colgo l’occasione per ringraziare gli 86.516 autori ed editori che hanno deciso di restare nella loro casa, e sono orgoglioso di dare il benvenuto agli 11.180 nuovi iscritti degli ultimi 12 mesi. Si tratta di un record assoluto nella storia di Siae, a conferma che la formula di società collettiva no profit gestita direttamente dagli autori e dagli editori secondo criteri di parità di trattamento e di non discriminazione è quanto mai forte e attuale. E infatti, dopo aver realizzato che nel diritto d’autore l’unione fa la forza e che nessuno può difendere e far progredire questa cultura meglio della propria casa comune, sono sempre più gli autori e gli editori che stanno tornando in Siae».