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Pubblicato: 10 anni ago

Domani è un altro Ferrio

“In The Secret of Christmas, Have Yourself a Merry Little Christmas, Silent Night e How Lovely Is Christmas – scriveva Antonio Bianchi nel suo articolo sulla Mina natalizia apparso nella fanzine 75 – c’è il tocco del Maestro Gianni Ferrio. Ma io non riesco a immaginarlo come un commiato. Gianni Ferrio appartiene al mio futuro”. Ecco, proprio questo è lo spirito – proiettato in avanti, senza la facile retorica della nostalgia – con cui nel prossimo numero torneremo a parlare dell’impareggiabile e insostituibile Maestro vicentino scomparso il 21 ottobre di un anno fa. A fornircene l’occasione sarà l’ampio dossier riassuntivo che lo stesso Antonio dedicherà all’attività di Mina degli ultimi quindici anni, periodo di cui Ferrio è stato, da Dalla Terra in poi, protagonista assoluto. Già nel 2005 gli avevamo quasi monograficamente dedicato il numero 63 con una lunga intervista e una minuziosa ricostruzione – dal titolo Mina Lady di Ferrio – della sua collaborazione con la Tigre. Ma l’argomento era troppo vasto e troppo entusiasmante per potersi definire esaurito con le pur numerose pagine di quel ritratto. A raccontarci un Gianni assolutamente inedito saranno, stavolta, i fortunati testimoni diretti di questo quindicennio costellato di capolavori, a cominciare da Massimiliano Pani che, da grande ammiratore del Maestro qual è, per primo ci ha suggerito l’idea di questo nuovo omaggio…

(Nella foto di Alba Ferrio: Celeste, Gianni e Max a Forte dei Marmi nel 2005)