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Pubblicato: 7 anni ago

Ci sono cose in un silenzio…

Il lancio ormai imminente del quarto estratto radiofonico dovrebbe ridare a Le Migliori quella sferzata di vitalità di cui il disco ha sofferto la mancanza nei sonnolenti mesi primaverili: ovviamente non sta a noi svelare in anticipo il titolo del brano scelto, che pure rientra nella terna di potenziali singoli – Se mi ami davvero, Come un diamante… e Non mi ami – che avevamo petulantemente ipotizzato in uno dei nostri ultimi post. Più che sul piatto mercato estivo, però, i team di Lugano e di Galbiate sembrano voler concentrare i loro piani di rilancio dell’album sul prossimo periodo natalizio – l’unico nel quale si venda ancora qualche disco – con un repack-strenna in grande stile che, oltre ad attingere qualche titolo alla tracklist del primo Minacelentano, ci regalerà un paio di nuovissimi duetti destinati a rinverdire i fasti di Amami amami e A un passo da te. Qualcosa, poi, sembra finalmente essere in procinto di muoversi anche sul fronte del sodalizio Mina-Tim sul quale, dopo il clamoroso exploit sanremese sulle note della fantastica All Night, sembrava essere calato un precoce e inconcludente velo di silenzio: ma sarà come sempre il quartier generale mazziniano a svelare quanto prima le sorprese in arrivo. Più lunga del previsto si profila invece l’attesa del varo della fiction di Canale 5 Sacrificio d’amore per la cui colonna sonora griffata Pani-Serafini Mina ha appositamente inciso l’omonimo, suggestivo brano con testo di Lele Cerri: le 22 puntate della serie, in un primo tempo annunciate per l’inizio dell’estate, potrebbero infatti slittare all’autunno.  La canzone – per ora incisa solo nella folgorante versione-sigla di una cinquantina di secondi ma probabilmente destinata a essere eseguita per intero – farà naturalmente parte (come la long version di All Night) dell’album doppio che Mina ha in serbo per l’anno prossimo e per il quale tornerà in vita la formula “mista” (inediti+cover liberamente distribuiti nei due volumi) che caratterizzò le scalette dei doppi da Attila a Italiana, prima che da 25 in poi si arrivasse alla separazione netta tra classici e novità. Quanto al repertorio che sentiremo, mai come stavolta sarà valida la definizione di un noto critico musicale degli anni Sessanta a proposito della Mina a 33 giri: “Un po’ di America e di Brasile, un po’ di Francia e di Napoli, un po’ d’Italia e, infine, un po’ di sé”. Sebbene pressoché terminato, l’album ha ancora tutto il tempo di essere riaperto, riveduto e corretto per fare posto in extremis a qualche brano tra i tantissimi che continuano a pervenire in PDU (tra questi, anche la splendida canzone vincitrice dell’ultimo Eurofestival – Amar Pelos Dois del portoghese Salvador Sobral – della quale Cristiano Malgioglio ha dichiarato in radio qualche giorno fa di aver scritto di getto un testo italiano prontamente inviato “all’unica che potrebbe mai interpretarlo”)…