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Pubblicato: 13 anni ago

Con il nastro rosa

“Del mio corpo faccio quello che voglio. E se proprio volete giudicare, fate come vi pare, le polemiche non mi sfiorano”: Gianna Nannini ha fatto benissimo a rispondere con queste parole ai troppi pseudobenpensanti che hanno bollato come “discutibile”, “egoistica” e “poco opportuna” la sua decisione di diventare mamma per la prima volta ad un’età non proprio verdissima. E per sottolineare meglio il concetto, per tutti e nove i mesi della dolce attesa, l’eterna ragazzaccia del rock nostrano si è divertita a mostrare al mondo il suo pancione sempre più tondo come un’orgogliosa bandiera di libertà. Ed è sempre in versione premaman, sebbene la sua piccola Penelope sia venuta al mondo ormai più di un mese e mezzo fa, che Gianna ha deciso di apparire sulla copertina del nuovo cd Io e te in uscita oggi (“Ho sempre fatto le foto del disco mentre ero in sala ad incidere – ha spiegato a Peppe Videtti di Repubblica -. In quei giorni ero in stato interessante, che dovevo fare?”). Ecco il punto che ci ricollega – ed era ora – alla Tigre: in queste settimane sto redigendo insieme ad Antonio Bianchi il dossier sull’album “della Scimmia”, quello uscito nel novembre ’71 negli stessi giorni in cui Mina dava alla luce Benedetta. Non avendo potuto posare per un nuovo servizio fotografico nelle settimane precedenti il parto, Mina ebbe l’idea di illustrare la busta dell’LP con l’immagine di un cucciolo del regno animale. Riteneva tale soluzione, evidentemente, il modo più tenero e discreto per rendere partecipe il pubblico di un momento così bello e importante della sua vita privata. Tra le tante foto di bebè pelosi (orsacchiotti, leoncini, cagnetti, etc.) che l’art director Luciano Tallarini aveva selezionato per l’occasione negli archivi dell’Agenzia Grazia Neri, Mina si innamorò a prima vista di un piccolo scimpanzé accoccolato in braccio alla sua mamma. E non ebbe più dubbi sulla scelta del “soggetto” che avrebbe sostituito il suo magico viso in copertina. Mina e Gianna: due epoche, due album, due modi opposti di essere donne, madri e artiste. E’ il caso che vi chiarisca a quale dei due modelli io guardi – per una semplicissima questione di gusto, mica per altro – con più incondizionata ammirazione?

Comments
  1. PieraPaso

    http://www.youtube.com/watch?v=opQ1wDoayO8
    bellisssssima canzone, bravisssssssima la nostra Heh MINA
    nel repertorio napoletano in AGGIO PERDUTO O SUONNO
    io le faccio la mia standing ovation!
    Grazie MINA
    che ami NAPOLI come la
    Piera

  2. Vassallo paleologo giuseppe

    E per riporre la puntina del nostro giradischi in attesa di lunedi oggi suono per voi un classico napoletano inciso dalla nostra nel 1996 per NAPOLI…che belle atmosfere per AGGIO PERDUTO O SUONNO:

    E’ notte chiena e s’è addormuto o mare
    ma i sto scetato e spasema stu core
    e vvoce e notte se su fatte rare
    e i resto sulo int’all’oscurità!
    Dormono
    ‘e rrose int’o giardino,
    sultanto o core mio
    non pò durmì.

    Aggio perduto o suonno
    pe chist’ammore
    aggio perduto o core
    appriesso a te!
    Nu iuorno me fai campà
    nu iuorno ‘mpazzì
    stu bbene me fa dannà
    st’ammore murì!

    Vivo pe sta passione
    anema mia
    tanta è a gelusia
    ca io tengo e te.
    E tremma stu core mio
    pecché ha paura e te lassà.
    Aggio perduto o suonno
    pe sta felicità.

  3. emilio bocchi

    E non è la prima volta cara Maria che la signora Milva a differenza di alcune più o meno illustri colleghe ha avuto parole di grandissimo apprezzamento per Mina.

  4. emilio bocchi

    Mina ha inciso You never told me in italiano col titolo di Breve amore contenuta nell’album Studio uno 66.

  5. antonio

    Salve a tutti!
    vorrei chiedere a tutti voi se mina ha cantato la canzone Breve amore (dal titolo originale “You never told me”), canzone fatta nel film Fumo di londra e se l’ha cantata dove è contenuta? Grazie.

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