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Pubblicato: 3 anni ago

Mina in studio rewind / 4

UN ROSSO CHE NON SI SBIADIRA’

di Giulia Fasolino

Il mio ricordo? Comincia con tanta neve e con Massimiliano che sembrava un abitante del Polo Nord, e noi dietro di lui pronti per una spedizione e un’avventura molto eccitante. Noi coristi arrivammo con consistente anticipo rispetto all’ora stabilita per la convocazione, tutti motivati e attenti a cogliere qualsiasi sfumatura, ogni attimo di quell’evento memorabile, tutti consci che, una volta in quello studio, avremmo preso parte a qualcosa di eccezionale. Appena entrati, tutti ci zittimmo: era in corso una registrazione di archi e noi, accalcati all’ingresso con addosso i nostri piumini ancora ricoperti di neve, ci sentivamo un po’ goffi, come dei bambini colti sul fatto, nonostante l’ambiente ci fosse familiare. Poi, per fortuna, è arrivata Mina salutandoci calorosamente e liberandoci da quell’imbarazzo. L’atmosfera che si respirava era come l’aria fine di montagna, benefica, c’era un gran viavai di tecnici audio-video, telecamere, violini, viole, violoncelli. E poi c’era il Maestro Ferrio: la sua vista mi emozionò moltissimo, essendo io una sua grande ammiratrice, ma la cosa che più risaltava nell’ambiente era il sorriso di tutti, la sensazione di positività da cui si veniva contagiati nonostante il grande sforzo tecnico che talvolta può creare tensioni e nervosismi. Manuela Cortesi ed io fummo scaraventate al trucco, che Mina diresse personalmente: ricordo che era molto attratta dal colore dei miei capelli – rossi, ma molto rossi (il mio parrucchiere era stato preso da un attacco di euforia) – e quella parentesi fu molto divertente. Toccava a noi! Devo confessare che, nonostante l’esperienza, ero molto emozionata. Sentivo il peso della responsabilità afferrarmi alla gola, credo che tutti si sentissero così. Poi, come d’incanto, davanti al pianoforte e al Maestro Ferrio e con Mina che ci radunava intorno a lui, godemmo semplicemente di quei momenti e ognuno di noi diede il meglio: tutto era veramente magico! Sono orgogliosa di aver partecipato a questo avvenimento che brillerà per sempre come una stella nel mio curriculum artistico. Non so se Mina in futuro ci regalerà altri momenti così, ce lo auguriamo tutti. Sono una persona fortunata e voglio ringraziare Mina per essere quella che è: umile e irraggiungibile allo stesso tempo, come solo i Grandi sanno essere. E dico grazie a Massimiliano per il suo talento e la sua sincera amicizia…

(Da È già passato un anno ed è un incendio, fanzine numero 57, marzo 2002)