Ennio Guarnieri, signore della luce
Non abbiamo fatto in tempo a dedicargli un ricordo nella nuova fanzine (finalmente in stampa e in partenza nel finesettimana). Ma a rendere un doveroso omaggio all’appena scomparso Ennio Guarnieri – direttore della fotografia tra i più prestigiosi del nostro cinema (e della pubblicità) – ci ha provvidenzialmente pensato l’amico Emmanuel Grossi con questo pezzo scritto di getto apposta per noi…
di Emmanuel Grossi
Apprendo dal post di un amico e collega che ci ha lasciati ENNIO GUARNIERI, uno degli ultimissimi grandi direttori della fotografia del cinema italiano.
Nel suo curriculum, centinaia di film accanto a registi illustri: dagli amici di una vita Mauro Bolognini e Franco Zeffirelli a Pier Paolo Pasolini (e la sua Medea con la Callas) passando per Vittorio De Sica, Pasquale Festa Campanile, Giuseppe Patroni Griffi, Elio Petri, Luciano Salce, Florestano Vancini, Lina Wertmuller…
E una valanga di caroselli e spot, da Massimo Ranieri ad Amanda Lear, dai “dieci piani di morbidezza” coi palloncini ad Annabella di Zeffirelli con Jerry Hall (e una statuaria Caterina Boratto) fino al Campari e ai rigatoni Barilla di Fellini…
La sua luce particolarmente morbida e soffusa lo rendeva particolarmente amato dalle attrici e dalle dive.
Compresa la nostra Mina, con la quale girò i primi caroselli Barilla di Valerio Zurlini, la bella serie post-Canzonissima diretta dall’immenso (e dimenticato da tutti) Enrico Sannia e anni di caroselli Tassoni.
Mi raccontava che ridevano e scherzavano spesso, sul set e dietro le quinte.
Era suo il sigaro che Mina fuma durante una pausa, felicemente immortalata da Mauro Balletti.
Ed insieme, “così, per scherzo, fra di loro”, in una location di fortuna, Ennio e Mina girarono quell’Ancora ancora ancora che tutti abbiamo visto mille (e una) volte, a tutto schermo o spezzettato e moltiplicato per evitare turbamenti erotici…
Grazie davvero di tutto, caro Ennio.
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