Christmas everywhere
Nel corso dell’intervista che ebbi l’onore di fargli nell’ormai lontano 2005 (e che rimarrà per sempre uno dei più bei ricordi della mia insulsa esistenza) il Maestro Gianni Ferrio mi confessò di essere stato folgorato da Mina fin da quel famoso 4 aprile 1959 in cui l’aveva vista debuttare in TV al Musichiere (“Un talento ancora in erba, ma già eccezionale. Certe qualità non si imparano: si hanno o non si hanno. E nella Mina degli esordi erano già presenti, magari ancora inconsapevolmente, tutte le peculiarità stilistiche di quella futura: l’intonazione perfetta, la straordinaria personalità, l’intuizione geniale di storpiare le vocali all’americana per rendere più musicale una lingua come la nostra che sarà anche la più bella del mondo, ma che musicalissima non è…”). Ma l’assoluta certezza di trovarsi di fronte a un’autentica fuoriclasse il Maestro vicentino l’avrebbe avuta qualche tempo dopo, dirigendola per la prima volta in un’esibizione dal vivo: “Avvenne in radio, alla fine del 1960, nel programma La stella di Natale, in cui eseguiva – benissimo – un canto natalizio di cui non ricordo più il titolo. E il guaio è che non se lo ricorda più nemmeno lei…”. Ebbene, a distanza di una dozzina di anni sono casualmente riuscito – sfogliando un vecchio Radiocorriere durante una delle mie tante ricerche online di dati storici per la fanzine – a scoprire qualche dettaglio in più su quella misteriosa Stella di Natale andata in onda sul Secondo Programma radiofonico alle h. 21:00 del 24 dicembre 1960. La trasmissione – condotta da Lea Padovani e firmata da Rascel, Garinei e Giovannini per la regia di Silvio Gigli – consisteva in una piccola gara canora avente per sottotitolo “Cinque nuove canzoni di Natale dai cinque continenti in cerca di una stella”. Gli inediti brani, eseguiti con l’orchestra diretta da Gianni Ferrio, erano proposti sia in lingua originale (Our Lady of december cantata dall’australiana Cavell Amstrong per l’Oceania, Christmas Everywhere di Paul Anka per l’America, Natale in Oriente della cantante nipponica Yamaguci Kasuko per l’Asia, Christmas Song del “cantante negro” (sic) Alfred Thomas per l’Africa e La stella di Natale scritta e interpretata da Renato Rascel in italica rappresentanza per l’Europa) sia in quella italiana (rispettivamente da Arturo Testa, Mina, il Coro di Voci Bianche di Renata Cortiglioni. Joe Sentieri e Miranda Martino). Una giuria presediuta da gruppi di bambini di ogni nazionalità elesse infine il brano vincitore – che risultò campanilisticamente quello tricolore di Rascel e della Martino – relegando al quarto posto la Christmas Anywhere di Paul Anka (esibitosi in collegamento dalla sede della RAI Corporation of America di New York) e della nostra Mina, a conferma di quanto Lei e qualsivoglia competizione canora siano sempre andate poco d’accordo……
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