Aristoncràtica
Non è la prima volta che si ventila questa intrigante possibilità. Ma l’ipotesi – avvalorata dalle sibilline dichiarazioni di Max Pani riprese stamane dal Messaggero, da Huffington Post e da altre testate – di una Mazzini in veste di dea ex machina del prossimo Festivalone si ripresenta come il cacio sui maccheroni in vista del megadossier della prossima fanzine sui sessant’anni di Mina sanremese da Nessuno a Il segnale…
(by Huffington Post)
Mina direttore artistico del Festival di Sanremo. Per ora è poco più che una suggestione, ma sarebbe un colpaccio per la Rai e per la kermesse sanremese, dopo tre anni di Claudio Baglioni. A 79 anni, il suo nome è quello che accende di più l’interesse, dopo oltre 40 anni senza comparire in quella tv che ha contribuito a rendere grande. Massimiliano Pani, suo figlio, produttore e arrangiatore dei suoi dischi, non esclude: “Lavoriamo a un bel progetto per l’autunno” dice al Messaggero, ma non chiude all’ipotesi che Mina possa tornare al Festival.
“Se la Rai le chiedesse di scegliere i brani in gara e le permettesse di mantenere la visione artistica, credo proprio che accetterebbe”
Mina, spiega suo figlio, guarda “sempre con attenzione” il Festival ed “è una fuoriclasse nell’intuire il potenziale (degli artisti, ndr) prima degli altri”. Da decenni manca dai teleschermi.”Lo fece quando si rese conto che la tv andava in una direzione a lei poco gradita. La musica in tv è usata come pretesto, invece per lei è anima, sangue e cuore”.
Tanti i suoi no a collaborazioni ed eventi, negli anni: “È difficile farli capire, soprattutto agli stranieri – prosegue Pani – Mandano una proposta, lei rifiuta e loro triplicano la cifra economica, pensando che tutto abbia un prezzo. Per Mina, senza snobismo, la libertà è una prerogativa. Dice no a proposte hollywoodiane e sì al rapper Mondo Marcio o agli Afterhours, quando molti non li conoscevano”.
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