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Pubblicato: 9 anni ago

Il telefono senza feeling

Se telefonando è probabilmente, tra tutti i gloriosi evergreen di cui è costellato l’immenso canzoniere di Mina, quello che più di ogni altro ha saputo stregare nel corso dei decenni non solo il grande pubblico ma anche intere generazioni di colleghi della Tigre.

Persino l’insospettabile Johnny Marr, mitico ex-chitarrista degli Smiths, in un’intervista di un paio di anni fa ha confessato: “Stavo guardando un vecchio documentario della BBC su Ennio Morricone, e nel sottofondo si sentiva una canzone. Ho fatto un po’ di ricerche ed ho scoperto che si trattava di Se telefonando di Mina: ne sono rimasto stupefatto. Sostanzialmente è Morricone condensato in tre minuti, e Mina è una ragazza ribelle davvero forte, una specie di Lesley Gore italiana. L’audacia di Se telefonando è eguagliata dalla personalità e dal talento vocale dell’interprete”. In Italia, a cimentarsi con alterne fortune in questo brano di proverbiale difficoltà ci hanno provato un po’ tutti, da Elisa a Massimo Ranieri, da Claudio Baglioni ai robotici Delta V, senza dimenticare la calligraficamente ineccepibile ma un po’ asettica rilettura proposta da Giorgia come sigla di chiusura di una puntata del più recente show televisivo di Fiorello. Il prossimo a tentare l’ardua impresa sarà, nella serata dell’imminente Sanremo dedicata alle “cover” di grandi successi italiani, quel simpatico temerario di Nek. Utopisticamente evocata da Carlo Conti come “ospite più ambita” del Festival di cui sarà mattatore, Mina seguirà come al solito la kermesse canora comodamente seduta sul divano di casa, ma anche stavolta, come ogni anno, la sua assenza-presenza aleggerà sul palco dell’Ariston con la forza seduttiva di sempre…