(Comunicato stampa Sony Music redatto da Franco Zanetti)
“Piccolino”, è un disco alieno: un album di belle canzoni fuori dalle mode, cantate splendidamente da una voce che trascende le mode. Perché è sempre attuale e classica allo stesso tempo.
Ascoltando questo nuovo disco di Mina (il terzo album in 25 mesi: “Facile” nell’ottobre del 2009, “Caramella” nel maggio del 2010, ora questo – e, per buona misura, un extended play natalizio sul finire dello scorso anno) vien da ricordare che, qualche settimana fa, i concorrenti di un poco fortunato talent show televisivo incolpavano i loro cosiddetti “tutor” di scegliere canzoni “inadatte alle loro corde”, e quindi di impedire loro di esprimere appieno le potenzialità interpretative di cui credono di essere dotati.
Analoga e speculare lamentela capita di sentirla esprimere dagli autori e dai compositori di canzoni: che, anche loro, con sempre maggiore difficoltà trovano interpreti che possiedano corde giuste da far vibrare.
Ascoltando questo album, dicevamo, come sempre ci si stupisce per la ricchezza della tavolozza di colori – non solo vocali – che Mina padroneggia come pochi altri, o come nessun altro. E mentre la si ascolta passare dalla dolente nostalgia di “Compagna di viaggio” alle atmosfere da torch song di “Matrioska”, dall’andamento senza tempo di “Questa canzone” al dondolìo brasiliano di “Ainda bem”, vien da pensare che, se Mina avesse un tutor da talent show, sarebbe difficile, per questo tutor, trovare una canzone che non fosse nelle corde di Mina. Del resto – come in effetti accade praticamente da sempre – Mina è tutor di se stessa: ascolta le canzoni che le vengono inviate, le seleziona con severità e gusto, le canta reinventandole e spesso nobilitandole. E giacché come tutor Mina può vantare una cultura musicale eclettica e sconfinata, e come cantante possiede una capacità pressoché unica di confrontarsi con gli stili e i repertori più disparati offrendo interpretazioni da manuale, i risultati non possono che essere da applauso.
Infatti Mina canta Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (due i suoi brani nel disco: “Brucio di te” e l’acrobatica, difficilissima “E così sia”) con la stessa perfetta adesione emotiva con la quale affronta il blues incazzato di Andrea Mingardi (“Canzone maledetta”).
Infatti Mina è assolutamente credibile sia in una canzone che sembra scritta per lei come l’emozionante “L’uomo dell’autunno”, scritta da un autore di immenso mestiere come Maurizio Fabrizio, sia nella very british “Fly away” firmata dal nipote Axel Pani, che invece come autore è ancora relativamente fresco di debutto.
E non solo: Mina si lascia vestire da sarti di mani diverse, e ogni abito risulta sempre perfettamente indossato (gli arrangiamenti del disco sono firmati da Gianni Ferrio, Ugo Bongianni, Franco Serafini, Giorgio Secco e Massimiliano Pani – che in alcuni brani contribuisce con le tastiere e i cori).
E riesce a mettere in sequenza, nelle bonus tracks della versione DeLuxe di “Piccolino”, tre momenti musicali che non potrebbero essere più eterogenei (“Only this song” ancora di Axel Pani, “Rattattira” di Anselmo Genovese, “Armoniche convergenze” della rodatissima coppia Cassano/Cogliati) e a chiudere il disco con un supremo sberleffo: “Dottor Roberto”, una canzone-sketch in cui lascia completamente la scena alla voce recitante maschile (che è quella di un perfetto sconosciuto, l’autore del brano Stefano Gislon, ottico di Aviano del Friuli) e gli fa da spalla con poche parole e qualche vocalizzo.
E allora ha forse un senso speciale la copertina di “Piccolino”, per la quale Gianni Ronco ha disegnato una Mina affascinante e inquietante, quasi una divinità della stirpe degli Anunnaki: nel povero mondo della musica d’oggi, Mina resta, per nostra fortuna, un’aliena.
TRACK LIST:
1. COMPAGNA DI VIAGGIO
2. MATRIOSKA
3. QUESTA CANZONE
4. AINDA BEM
5. BRUCIO DI TE
6. CANZONE MALEDETTA
7. L’UOMO DELL’AUTUNNO
8. FUORI CITTÀ
9. FLY AWAY
10. E COSÌ SIA
Brani extra, contenuti nella DELUXE EDITION
11. ONLY THIS SONG
12. RATTARIRA
13. ARMONICHE CONVERGENZE
14. DR. ROBERTO
Cd disponibile in due versioni:
- STANDARD contenente 10 brani
- DELUXE con quattro brani extra e libretto di 28 pagine
che giornale è o meglio forse era?
ciao mina
ciao tà
ed eccoci qua, che dire questo album tutto è fuorchè che piccolino,
e per questo piccolino non si trovano parole per descriverlo, assolutamente no,non ci riesco, per avere una risposta chiara ed esatta, dovrei “sopravvivere alla mia autopsia” e chiedere come stanno il mio cuore, la mia pelle, ed il mio sangue, allora si, forse, ,.,.,.,.,.,.,.ma se l amore è amaro e t’ avvelena il cuore e ti fredda il sangue, allora canta, canta signora,
cantami e incantami, inoltre, diventa sempre piu difficile, eleggere la piu piccolina di piccolino, ossia la piu bella, ad ogni ascolto dell’ album, che solca tranquillamente sullo stereo senza stancare mai, alle piu belle dal primo ascolto, si aggiungono, le altre che diventano, via via sempre piu minose e piccoline,( anche canzone maledetta ) ne ascolti una e ti scordi dell’ altra, e ad ogni canzone, è come scorrere una vita, leggere un romanzo guardare un film, fare una gita, morire e poi rinascere dentro ad una voce che parla all’ anima.
come questa ad ogni ascolto e sempre piu bella, e arde sempre di piu…………..
http://www.youtube.com/watch?v=QwPUzXQmQKI
ciao mina
ciao tà
Loris, nel servizio di skytg24 si vede uno splendido video con animazioni tratte dal libretto del cd. Sai se esiste una versione estesa di quella meraviglia? Spero vivamente di sì! Il duo Balletti-Ronco stavolta si è veramente superato, la copertina spicca come non mai nei negozi di dischi (anche perchè la concorrenza è veramente ai minimi termini, basti citare la copertina orrenda del nuovo disco di Celentano)..
Ah, piccola bacchettata a Mollica, che al momento ha parlato di Piccolino tre secondi all’interno del servizio dedicato a Fiorello. Ahi, ahi Mollicone nostro, spero darai il giusto spazio prossimamente al disco, magari organizzando un’altra bella video-chat con Massimiliano..
Vorrei anch’io aggiungere due parole a tutti questi meritati lodevoli commenti al CD piccolino. E’ proprio uno dei migliori CD di sempre di Mina. Non c’è una sola canzone che non mi piace o mi piace poco. Mentre in caramella esisteva. Questo cd insieme a Facile per me sono i suoi migliori e si possono tranquillamente paragonare a quelli mitici degli anni ’70 per intensità interpretativa e livello qualitativo delle canzoni.
E poi così sia è proprio un capolavoro.
Carol
che giornale è questo mario?
La traccia video e’ sulla Special Edition versione Itunes ed e’ il video di Questa Canzone!
La cosa che più mi sorprende (positivamente) questa volta è il quasi unanime plauso a Piccolino, alemno da parte della critica. Fegiz, che difficilmente si sbilancia, tanto più se si parla di Mina, non ha lesinato parole di assoluto apprezzamento. La Venegoni, poi, è fantastica, ad ogni nuova uscita il primo articolo che leggo è il suo.
Anche tra gli avventori internettiani leggo commenti entusiasti, spero che questo si traduca in un buon successo di vendite. Unica accortezza: se volete evitare travasi di bile, tenetevi alla larga dal blog della Venegoni, i cui simpatici avventori (nonostante la padrona di casa) ne stanno cantando di cotte e di crude, al solito.
Mi astengo da un commento dettagliato sul disco, non ne sarei capace. Dico solo che per me (ma leggo che non sono il solo), siamo di fronte a una delle cose più belle di SEMPRE. E avete sentito che voce? Spaziale.
spiegatemi come mai il televideo di Mediaset ha tenuto solo per un giorno la notizia dell’uscita del cd di mina mentre altre notizie inutili “restano” molti giorni. Non è la prima volta che succede fare caso…ciao
il problema della canzone di Mingardi (che a me piace) è che è troppo simile a Child in time dei Deep Purple (grida comprese!)
Giudicate voi…
http://www.youtube.com/watch?v=FAgMPuT6KbU&feature=fvst
Ok siamo difronte ad un capolavoro e chredo che ormai non ci siano più dubbi.
Mi balenava l’idea, leggendo il testo di MATRIOSKA, che possa trattarsi di una canzone alla Donna Donna Donna.
Già l’immagine della Matriosca come “involucro esterno” e poi quel verso finale ” sono come tu mi vuoi donna appena quanto basta”
insomma…che stia parlando di una trans?
Verissimo, caro Emilio, ognuno di noi esprime il suo punto di vista: quello che unisce anche le visioni più discordanti è l’amore per Lei.. ;-)
Al_Fi(e)
Ciao Alessandro io invece adoro quando la Signora sporca volutamente la voce e poi vorrei spezzare una lancia in favore di Mingardi che spesso viene secondo me ingiustamente criticato e sottovalutato,penso che se le sue canzoni portassero una firma più altolocata sarebbero molto più apprezzate e considerate con minore severità.
E’ comunque molto bello potersi scambiare pensieri e pareri sempre con grande rispetto.
Milano-Galleria Vittorio Emanuele: AGGIORNAMENTO :-)
http://thumbsnap.com/f/YFPZRLf5
salve a tutti!
scusate ma non si era detto anche che ci doveva essere una traccia video????????? neanche l’ombra.
bravo Lillo hai scritto quello che tante volte avrei voluto dire io ma non ne sono mai stato capace. io la penso esattamente come te. non una virgola di piu’ non una virgola di meno.
nonostante siano giorni che ascolto questo ultimo lavoro sono incantato e frastornato da tanta bellezza e arte. ciao lillo.
grazie MINA.
Alla fine il negozio ha aperto e ieri sera ho acquistato Piccolino.
Non interesserà a nessuno ma voglio mettere un mio personale commento perchè diverso dal solito, perchè la risultante dell ascolto è per me talmente intensa e nuova da stupire perfino il me stesso più accanitamente mazziniano.
Non riesco ad ascoltarlo! Mi viene da piangere…ogni singola canzone mi commuove, ogni brano mi shiaccia su di una virtuale poltrona dell’ analista (per chi ha avuto il “piacere” sa cosa intendo)e mi lascia basito, come se Mina cantasse dentro di me, come se desse voce a qualcosa che avevo già nel cuore.
In somma?
Mi concentro allegramente sul Dottor Roberto e ancheggio su Rattarira lasciandomi momentaneamente “tranquillo”.
Quando mi sentirò pronto affronterò gli altri brani piano piano, facendo in mondo che le emozioni mi invadano con dolcezza e lentamente.
Mina terapeutica, Mina sconvolgente, Mina dentro le cose!
Mina grazie!
Autunno 1988: esce “ridi pagliaccio” e io, come ormai dal 1981, sono il primo cliente del mio negozio preferito ad acquistarlo. Quell’anno, un’importante novità: nell’edizione in CD (supporto che ancora non ho cominciato a comprare per mancanza di lettore), come anticipato dal prezioso bollettino del Mina Fan’s Club (così si chiamava allora), ci sarà una foto in più rispetto a quella in vinile. Ohibò! Che fare? Rinunciare al vinile non è possibile, vorrebbe dire rinunciare ad ascoltare l’album. E poi io ai “padelloni” sono affezionato… decido quindi di fare un GROSSO sforzo economico (ero ancora studente e squattrinato) e di acquistare ambedue i formati (il mio primo CD è stato di Mina… quando si dice il caso… ;-) ), tanto per natale il sospirato lettore arriverà…
Quest’anno, vista l’uscita contemporanea di “Piccolino” in vinile e CD, ho deciso di fare un tuffo nel passato: il giorno dell’uscita ho acquistato solo il vinile. Giusto per fare i primi ascolti come li facevo vent’anni fa, con il rito dell’unghia che apre il cellophan lungo la fessura della copertina, il “padellone” che con mille cautele fuoriesce dalla busta e si incastona sul piatto così come un diamante su un anello prezioso. Quindi non conosco ancora i quattro inediti della versione deluxe: saranno un’ulteriore sorpresa tra pochi giorni… ☺
Come al solito, mi discosto (solo un po’) dal coro di peana che ho letto in queste pagine: della copertina abbiamo già detto: splendida e aliena, “nuova” e accattivante. Ho qualche riserva per il titolo (come già dissi a Loris lo scorso anno, non amo diminutivi o bambinerie nei titoli, ma questo è un problema mio…), ma passiamo al contenuto:
“questa canzone“ si conferma minavigliosa, come già abbondantemente scritto, e parimenti minavigliosa è “l’uomo dell’autunno”: Maurizio Fabrizio, creatore di tante perle per Mimì e Renato Zero, ma anche fautore della parte migliore della carriera di Rossana Casale, con tre dischi veramente splendidi, si conferma uno dei miei autori preferiti, e l’arrangiamento del Maestro Gianni Ferrio è splendido e avvolgente, così come la stupefacente interpretazione di Nostra Signora da Lugano. Le due perle dell’album
Altre canzoni splendide sono “compagna di viaggio” (grande Faletti), “Ainda Bem”, “fuori città” e i due brani di Sangiorgi. Soprattutto “fuori città” è intrisa di classica minosità, una canzone senza tempo e morbidamente ammaliante.
E arriviamo alla “matrioska” che tante grida di giubilo ha sollevato: nelle intenzioni potrebbe essere una bellissima canzone, ma è molto, troppo somigliante alla splendida “il corvo” di “Caterpillar”, e purtroppo (non lapidatemi, please!) l’interpretazione a tratti sguaiata della Divina non giova al pezzo.
Infine i due brani che proprio non mi piacciono sono “canzone maledetta” e “fly away”.
Partendo da quest’ultima: lo trovo un brano inutile e velleitario (oltretutto non amo i brani in inglese di autori italiani … già feci questa considerazione per “you are my love” da “Finalmente ho conosciuto il conte Dracula”, ma quella, a parte il testo in inglese, era una canzone bellissima): in definitiva il “Panino” ha toppato (giudizio altamente personale)
Passando alle “Mingarderie”, Mina che interpreta il blues non mi convince: non lo sento nelle sue corde. Probabilmente a lei il blues piace, ma da qui a renderlo credibile ce ne passa… era il grosso difetto di “Bau” che, al contrario di altri fans, non sono mai riuscito a rivalutare e rimane per me un o degli album meno riusciti dell’intera carriera della Signora. E pensare che, nel 1993, Mingardi portò a Sanremo una canzone meravigliosa: “sogno” (andatevela a cercare e fatemi sapere…), che subito immaginai perfetta per Mina… ma evidentemente lei di Mingardi preferisce altre atmosfere, e per renderle tira fuori una vocalità “grossa”, “sporca” e “maledetta” che non le vedo bene addosso.
“honi soit qui mal y pense” ;-)
Al_Fi(e)
pubblicità PICCOLINO MINA
http://thumbsnap.com/JnMbto93
ahahah e cosa ci si può aspettare da uno che folgorato ci nacque?
Ah, ah, magico Eno! L’osservazione non derivava tanto da una mia personale pignoleria, ma dal fatto che – dopo tanti, troppi di anni di fans e di fan club – so molto bene quanto ogni mazziniano tenga a rivendicare il primato della scoperta di un qualche piccolo segreto scovato nei meandri minologici. E a proposito di primati: mai letti tanti commenti belli e degni di figurare come “topic” come in questi giorni. Ma quello che hai scritto tu, Eno, è come sempre uno dei migliori se non il più folgorante in assoluto. Regàlacene altri al più presto, mi raccomando…
il blogghetto:
http://lastonzadiclouseau.wordpress.com/musicale/piccolino-di-nome-ma-non-di-fatto/
ahahah caro Loris, come si direbbe a Roma: me fai mmorì.
Ma siccome ti piacciono le sottolineature, partendo dal presupposto che non ci tengo a chiamarmi Cesare, nel primo pomeriggio di ieri ho pubblicato sul mio misero blog due righe su Piccolino con annessi alcuni anagrammi (tra cui quello riportato qui e quindi con link diretto sul mio profilo FB qualche tempo dopo).
Detto questo, sono assai felice che anche altre persone si siano divertite a giocare con le letterine BLU. E’ confortante sapere che non sono “un pazzo visionario” o almeno non il solo…
Cari Massimo e Simone, che come me cercate il pelo nell’uovo, vi ringrazio e disfo la borsa che avevo preparato per il trasferimento alla clinica “Camicia di forza a pois”.
Poteva essere diversamente? (ma secondo voi, i pois della zebra avranno tutti lo stesso diametro? No perché …………….
Ho faticato un po’ a capire le mie preferite del nuovo “Piccolino”, perché quest’anno il disco di inediti è realmente ottimo soprattutto per la scelta delle canzoni e la bellezza dei testi: è un muro sonoro che a tratti mi ricorda certe produzioni italiane degli anni Novanta, come i dischi della Mannoia, o anche gli inediti di “Sorelle Lumiere”. Mina poi si cala in ogni canzone con uno spirito diverso: dalla tenerezza di “Questa canzone” (che per me resterà una scheggia nel cuore) allo struggimento di “Matrioska”, dall’incazzato e tanto gradito blues di Mingardi (che bello risentire le chitarre elettriche!) alla perfezione malinconica de “L’uomo dell’autunno”, fino ad arrivare ai brani di Sangiorgi, che sono anche questi molto importanti e belli, e alle perle più nascoste del disco che cresceranno di gradimento nel tempo, come “Fuori città” e “Only this song”, impreziosite soprattutto dall’accompagnamento rispettivamente di viola e violoncello. E poi una menzione particolare la merita anche quell’esplosione di gioia che è “Rattarira”, che è il lato più giocoso di Mina, e che a me piace tanto. Sarà un buon inverno, perché con tanta carne al fuoco, sarà impossibile relegare il disco nella copertina insieme agli altri, mentre più facile sarà lasciarsi trasportare da questa Mina aliena, ma in realtà molto terrena. Buon ascolto a tutti.
Bravissimi Diego ed Elvio, però – come per il riferimento alla divinità Annunaki che Franco Zanetti, con la limpida umiltà che è propria dei grandi professionisti, ha dichiarato di aver attinto al post di Ivan – anche per i vostri begli anagrammi c’è una primigenitura da riconoscere, essendo entrambi già stati “individuati” ieri nel primo pomeriggio da Simone Cecchetto e Massimo Serzio nella pagina Facebook del Minafanblog. Anche in amene quisquilie come questa a Cesare va dato quel che è di Cesare. Ma che cosa bella, ragazzi, l’attenzione minuziosa che le nostre menti più brillanti riservano a ogni minimo dettaglio del disco. Anche questo è amore!…
Buongiorno amici….
Il miracolo si ripete credevo di ascoltare un PICCOLINO e mi son ritrovato ad ascoltare un gigante dove tutto è al suo posto,nulla delude,nulla è fuori contesto la sua voce ricama un ennesimo capolavoro formato cd e l’unica cosa di PICCOLINO che c’è sono io all’ascolto di tanta abbondanza musicale…..difficile stabilire ancora la mia preferita ma L’UOMO DELL’AUTUNNO è tra quelle :-)
l’uomo dell’autunno questo sei per me
mi calpesti l’anima
senza far rumore
e sai colorare giorni allegri
ma è solo un illusione come quei coriandoli
che dopo carnevale se ne vanno via
ma l’estate passa come una bugia
come quella maschera che ti copre il cuore
ma io so vedere proprio come sei
quell’uomo dell’autunno che scordare non potrei
sento sempre freddo da quando sei andato via
è triste sai l’inverno
senza la tua malinconia
ma io so vedere proprio come sei
quell’uomo dell’autunno che scordare non potrei
sento sempre freddo da quando sei andato via
è triste sai l’inverno senza la tua malinconia
O “Mina alienami”…
PICCOLINA rassegna stampa:
http://thumbsnap.com/n2z1dQVK
«Un disco dove di sicuro ognuno troverà i brani ideali da inserire nella sua personale playlist da portarsi a zonzo…», scrive eNO: PER ME SONO TUTTI BRANI IDEALI.
MINA, TI AMO. E’ una dichiarazione d’amore, a tutti gli effetti. Una lunga storia d’amore. La sua voce di questi anni, cambiata (vivaddio), trasformata, reinventata, che_non_fa_rimpiangere_o_riandare_a_quella_del_passato: la voce di Mina del nuovo millennio.
Una volta scrissi nella gloriosa bacheca: “… e se mandassimo, con un’astronave, una registrazione della voce di Mina… che succederebbe?” (una roba più o meno del genere).
Succederebbe che incanterebbe gli alieni, cioè che gli alieni la capirebbero.
MINA E’ IMMENSA. MINA, L’AMO, MA SERIAMENTE. Sono uno che l’ama in ogni sua molecola, in ogni sua nota, in ogni suo grido, in ogni suo gorgheggio, in ogni sua frase, in ogni sua sillaba, di giorno, di notte, di sera, da solo o in compagnia. Perché la sua voce e il suo modo di cantare da senso. Da senso alla mia vita, al mio essere uomo, mi rimanda forzatamente al mio vissuto e al mio futuro, al mio “come vorrei essere”, perché Mina entra nelle nostre storie, nelle nostro “di dentro” (forse nemmeno lei lo sa, ma è così). Perché Mina è vera, perché Mina è bella, perché Mina è la nostra vita.
«Un disco dove di sicuro ognuno troverà i brani ideali da inserire nella sua personale playlist da portarsi a zonzo…», scrive eNO: PER ME SONO TUTTI BRANI IDEALI.
MINA, TI AMO. E’ una dichiarazione d’amore, a tutti gli effetti. Una lunga storia d’amore. La sua voce di questi anni, cambiata (vivaddio), trasformata, reinventata, che_non_fa_rimpiangere_o_riandare_a_quella_del_passato: la voce di Mina del nuovo millennio.
Una volta scrissi nella gloriosa bacheca: “… e se mandassimo, con un’atronave, una registrazione della voce di Mina… che succederebbe?” (una roba più o meno del genere).
Succederebbe che incanterebbe gli alieni, cioè che gli alieni la capirebbero.
MINA E’ IMMENSA. MINA, L’AMO, MA SERIAMENTE. Sono uno che l’ama in ogni sua molecola, in ogni sua nota, in ogni suo grido, in ogni suo gorgheggio, in ogni sua frase, in ogni sua sillaba, di giorno, di notte, di sera, da solo o in compagnia. Perché la siua voce e il suo modo di cantare da senso. Da senso alla mia vita, al mio essere uomo, mi rimanda forzatamente al mio vissuto e al mio futuro, al mio “come vorrei essere”, perché Mina entra nelle nostre storie, nelle nosto “di dentro” (forse nemmeno lei lo sa, ma è così). Perché Kina è vera, perché Mina è bella, perché Mina è la nostra vita.
Questo album è superbo, geniale nella scelta dei pezzi, che aggiungere… sono senza parole. Buon ascolto a tutti !!! :chic:
:)
Di fronte a tanta bravura, sono io a sentirmi piccolino…e così sia!
è sempre un piacere condividere le emozioni che ci da il primo ascolto di ogni suo lavoro!
Non avrei potuto trovare parole migliori delle tue per esprimere tutto quello che li, inconsapevole, ci dona!
Grazie a te Domenico!
:)
Antonello
Mitico Elvio! :-)
MINA MI ALIENA
Calmiiii! Non è un’imprecazione, è solo uno degli anagrammi che salta fuori dalle letterine blu nei titoli a tergo.
Mi sa tanto che farò quei 13 km che mi separano da Aviano e mi faccio fare una controllatina alla vista……..avrei delle legittime curiosità, lecite e sostanzialmente tecniche.
Del resto io sono infermiere Roberto, sempre nel contesto! :mean:
La metto sul prosaico così un po’ per prendere respiro dopo i colpi al cuore, Mina mi atterra e mi invola e mi sento Piccolino e stratosferico. I post finora letti li sottoscrivo, Eno poi, da par suo, da sostanza descrittiva al mio pensare.
Grazie Mina, complimentoni!
Io affiancherei “Rattarira”… mi piace troppo! Che bell’album!
Anche per me queste due splendide canzoni sono dei capolavori!
Con “Oggi sono io” Mina aveva aperto gli anni 2001-2010…
Con “E così sia” apre questa nuovo decennio! Che emozione! Commovente…
Una nota sintetica la mia e che non dirà nulla sull’album.
Stamattina mi alzo con le galline fra la bruma del veneziano, scaccio l’incubo dell’inventario che mi attanaglia concnetrandomi sul fatto che lo farò accompagnato dalle note soeavi della mia regina preferita….mi dirigo sbavante verso il negozio di dischi di Rialto, vedo l’album in lontananza, mi godo il batticuore che ne segue…arrivo all’entrata e leggo il cartello critto su cartonicino rosso “Torno Subito”.
Morale? Niente album….e un inventario di merda!
gnslònbnzjsdhaòoiucxk<ònlNDSOLOIKZZZJKSLAòhnd,mdfgièoxkl<àNLòjl<n,xcnvoòiujiozn,<a-Fàtujfjd<lnakawwpçWINZAJòòFFFDBA<VA<……………
capito come stò? COMPLETAMENTE FUORIIIIIIII Ecco………
dai dai domani …
E’ sempre sorprendentemente una conferma! Grande Mina
BRUCIO DI TE, UNA DELLE PIù BELLE DELL’ALBUM!
http://www.youtube.com/watch?v=gK0CykEZQaU
VIDEO FATTO DA ME *_* VI PREGO GUARDATELO <3
Sono quattordici, dieci se si desidera risparmiare qualche spicciolo (e magari qualche anima pia questa cosa me la spiegherà perché io davvero non l’ho capita) e sono tutte da scoprire.
Si parla di canzoni e si parla di un’interprete, anzi, dell’interprete più prolifica del panorama musicale mondiale (forse al pari di Prince negli anni d’oro).
Non starò qui a menar stupore per l’aia scribacchiando amenità variegate al dolciastro sapor d’amarena (mmmmhhpperò! – ndr) mirate ad accostamenti anagrafici e scelte musicali, qualità vocale e via discorrendo. Lascio gli esercizi “apri la bocca in segno di oooohmachemeraviglia!” a chi ha un’apertura mascellare da guinness. Mi limiterò qui a dire l’unica cosa che se mi chiamassi Mina vorrei sentirmi dire oggi, e che non è, come qualcuno potrebbe pensare, “quantoseibbrava” ma più semplicemente “complimenti”.
In PICCOLINO, di nome ma non di fatto, troviamo tutte le Mine che in anni di ascolti abbiamo imparato a conoscere, e pure qualche sfumatura di Mina in più verso l’intimismo più vellutato e verso la sfrontatezza vocale che ti ritrovi a pensare che mai avresti potuto pensare si potesse fare una cosa del genere in un disco (senti un po’ cosa ti combina in “Matrioska” e poi ne parliamo).
C’è la Mina classica per gli uMinoidi classici (“’L’uomo dell’autunno” arrangiata dal sinfonico Maestro Ferrio, “Compagna di viaggio” firmata da Giorgio Faletti e “Fuori città”), c’è la Mina strappabudella (la già citata “Matrioska” che è una delizia di interpretazione da baciare la signora se la incontri), c’è la Mina tump-tump-tech (“Rattarirara” solo nella deluxe), l’amata Mina “ahahah” che si delizia a gigioneggiare (“mi raccomando però eh? pianino…”) e a svolgere il ruolo minore (!?!) di corista (“Dr. Roberto”), poi troviamo la Mina meravigliosamente portoghese, quella soavemente british, quella in punta di piedi (“Questa canzone”), quella blueseggiante che ti dà un cazzotto se solo ti becca (“Canzone maledetta”) e in più a questo giro troviamo la Mina Negramara nei due pezzi firmati da Giuliano Sangiorgi (“Brucio di te” e “E così sia”).
Un disco dove di sicuro ognuno troverà i brani ideali da inserire nella sua personale playlist da portarsi a zonzo (sì ti ho sentito, te, laggiù in fondo che stai bofonchiando “tuttitutti”!).
Altro da dire non ho. Ah, e invece sì. Grazie.
Grazie a Massimiliano. A Celeste a Gianni e a Mauro… Voi sapete perché.
E adesso tutti a chiedersi ma cosa mai vorrà dire questo qua. Cosa! Cosa???
Pensate, pensate.
IL GAZZETTINO di Giò Alajmo
PORDENONE – Stefano Gislon, ottico di Aviano, la prende con ironia: «Se fosse successo ai tempi in cui facevo solo questo, sarebbe stata una svolta. Adesso se suono la chitarra non ho neanche più da scuotere i capelli». Perché trovarsi a 49 anni a sorpresa chiamato da Mina per incidere il brano di chiusura della versione deluxe del suo nuovo disco “Piccolino” potrebbe cambiare la vita a molti, ma difficilmente a uno che con la musica ha sempre un buon rapporto ma «ormai da tempo vivo di altro».
“Dottor Roberto” è una strana canzone che Gislon, un tempo chitarrista e cantautore a tempo pieno mandò a Mina 18 anni fa: «Era un brano già abbastanza folle anche a quel tempo e ancora adesso mi chiedo come mi venne in mente di mandarla a Mina perché non era per nulla adatta a lei. Infatti l’ha fatta cantare a me».
Storia di un dentista e della sua paziente, con tanto di trapano da muri usato durante la registrazione per ricreare l’ambiente e con Mina che si limita a vocalizzi di contorno, “Dottor Roberto” si ispira nel titolo a “Dr. Robert” dei Beatles e si ispira a un dentista realmente esistito, Oreste Berto.
«Quando mi ha chiamato la Siae per dire che Mina mi stava cercando ho pensato a uno scherzo. Poi mi ha chiamato Massimiliano Pani, suo figlio, e ho capito che era una cosa seria». Un viaggio a Lugano, l’incontro a pranzo, Mina che gli spiega che a lei il brano non veniva altrettanto bene e che voleva che cantasse l’ottico, mentre lei avrebbe fatto i cori, un’incisione fatta al primo colpo, come piace a Mina: «Un bel pomeriggio».
Emozionato con i piedi ben saldi per terra («sono friulano, bello freddo»), Gislon sta comunque mettendo insieme una serie di canzoni inedite da presentare in teatro o da qualche parte a gennaio «perchè non si sa mai, ci provo. Io ho suonato di tutto, ma le cose che mi riescono davvero bene sono le canzoni, la capacità di trovare storielline da raccontare con poche cose».
In passato ha suonato con ottimi jazzisti, con l’orchestra di 90 elementi “Concerto Grosso” del compianto Tiziano Forcolin, ha suonato per Stragà e Miani e creato un parodistico gruppo ghiamato BiGis. Aldo Tagliapietra, ex Orme, ricorda di averlo avuto come chitarrista in un tour nei club una quindicina di anni fa («ottima persona molto seria e ottimo chitarrista», dice) e lui stesso ricorda un concerto in omaggio a John Lennon in cui si trovò al fianco di Tolo Marton, Orme, Genova & Steffan e del bluesman Guido Toffoletti.
La qualità, si dice. Questa volta ci ha messo davvero un po’ tanto…
Piccolino…..Beh NON Direi!!!
Mingardi ..toglie fuori dalla Signora tutte le piu’ grintose voglie di Rock and Blues ….STREPITOSO PEZZO and INTERPRETAZIONE !!
Cosi Sia…Lascia un Segno indelebile …Che trasporto !!!
Compagna di Viaggio ….devo risentirla…mi smuove tante cose
tristezze comprese!!!
Per le ALTRE PICCOLINE ..piu’ avanti …ASCOLTO ASCOLTO ASCOLTO
Vi faro’ partecipi delle mie piccolissime impressioni !!
Torno All’ASCOLTO SCUSATE::VADO DI LA……Romeo
Mi commuove il tuo discorso. Da proprietario di attività, in crisi, ti posso dire che e’ grazie a questo piccolino che oggi passero’ una giornata sforzandomi di non pensare a tutte le cose da pagare entro la fine del mese, e ti giuro che in questa situazione di forte crisi le scadenze sono il pensiero fisso del giorno e della notte di quasi tutti i commercianti, e forse anche dei tuoi amici! Buon ascolto :-)
arrivato il “Piccolino” ore 14
finito di ascoltare con 2 repliche (ainda bem e compagna di viaggio)
sono sbalordito!!! tra poco ricomincio l’ascolto più accurato. a stasera le preferite. ciao e buon ascolto
Letto tutti i vs. commenti, letto sul sito ufficiale tutte le varie inserzioni, ascoltato…niente! All’uscita da lavoro andrò al centro commerciale, lungo la strada del ritorno, spero di trovare il mio “grandicello” Piccolino! Se prima ero in fibrillazione, ora leggendo tutti voi sto’ nell’angoscia più assoluta! Cazzarola! ma quando passano queste altre quattro ore… ma è prpprio così bello? mai letto commenti così entusiasmanti e concordi; spero solo abbia tutto il riscontro di successo che merita; voglioooooPiccolinoooo!