Mina Fan Club

Diversi abbonati con scarsa dimestichezza con la lingua francese (mica tutti sono disinvolti poliglotti come Caterina Valente… ) hanno faticato ad afferrare il senso di ogni parola del bellissimo ricordo di Mina che il Maestro Gabriel Yared ci ha regalato nell’ultima fanzine e che ci siamo guardati bene dal tradurre per non tradire la forza e la spontaneità dello scritto originale. Eccovene qui, a grande richiesta, la traduzione in italiano:

di Gabriel Yared

Trentasei anni dopo la mia collaborazione con Lei, resto sempre soggiogato dalle qualità straordinarie di Mina “la Donna” e di Mina “l’Artista”. Ho ancora ben impresso nella memoria il nostro primo incontro a Milano: i tavoli sontuosamente imbanditi ai quali lei mi invitava per pranzare, la libertà che mi aveva lasciato per riorchestrare le canzoni di Lucio Battisti, la totale fiducia che aveva in me, le meravigliose sedute di registrazione con l’orchestra e Mina in diretta! Sì, Mina cantava in diretta con l’orchestra d’archi e con la ritmica e ciò dava ai musicisti uno stimolo fantastico. Io ero – e sono tuttora – sedotto dal suo charme infinito, dalla sua voce simile a nessun’altra, da questa persona rara che mi aveva ispirato le più belle musiche e, ancora adesso, provo una grande nostalgia per quel periodo e mi chiedo perché lei ed io non ci siamo più rivisti, perché – oh, perché? – noi non abbiamo più lavorato e creato qualcosa insieme… La sua voce, il suo essere, la sua sensualità, la sua sensibilità, tutto ciò che la sua persona emanava… tutto questo mi manca.


Autore:

10 risposte

  1. Buon lunedì a voi tutti :-)
    Visto che si parla di MINACANTALUCIO oggi voglio farvi ascoltare una delle mie preferite di quest’album capolavoro INNOCENTI EVASIONI:

    Che sensazione di leggera follia
    sta colorando l’anima mia,
    immaginando preparo il cuscino,
    qualcuno
    è già nell’aria qualcuno,
    sorriso ingenuo e profumo.
    Il giradischi, le luci rosse e poi
    champagne ghiacciato e l’avventura può iniziare ormai,
    accendo il fuoco e mi siedo vicino,
    qualcuno
    stasera arriva qualcuno
    sorrido intanto che fumo.
    Ma come mai
    tu qui
    stasera,
    ti sbagli sai
    non potrei
    non aspettavo ti giuro nessuno
    strana atmosfera
    ma cosa dici
    mio caro
    non sono prove no, no ,no,
    un pò di fuoco
    per scaldarmi un pò
    e un pò di luce
    per sognarti, no.
    Siediti qui accanto
    anima mia
    ed abbandona la tua gelosia se puoi
    combinazione un po’ di champagne, ne vuoi?
    Amore
    come sei dolce, amore
    sorridi e lasciati andare.
    Chi può bussare a quest’ora di sera,
    sarà uno scherzo, un amico e chi lo sa
    no, non alzarti, chiunque sia si stancherà
    amore
    come sei dolce, amore
    ho ancora un brivido in cuore.
    Non aspettavo ti giuro nessuno.

  2. Gabriel Yared bravissimo ad arrangiare di nuove sonorità le canzoni di Lucio, ma ancor di più Mina che si è innamorata di questi arrangiamenti e con le sue interpretazioni le ha rivestite di capolavoro.

  3. http://thumbsnap.com/7WyHJJDD
    Mi piace guardare il mare d’inverno. Le lontane chiazze di colore non sempre azzurre e il rincorrersi delle spumeggianti onde nell’aria offuscata dallo iodio e la salsedine.
    Oggi, invece, è una di quelle giornate terse. L’aria pulita dalla pioggia della mattinata. Nel nostro piccolissimo golfo, a destra la vecchia marina col molo e le barche adagiate sulla piccola spiaggia a scintillare di colori sotto la luce del sole; a sinistra Capo Santa Lucia, con la chiesetta ed il villaggio, primo, storico insediamento turistico, di sparsi tucul attorno alla palazzina liberty.
    In una mano la valigetta dei colori e la cartella di pastose carte pronte a ricevere i graffi dalla mia penna da schizzi e, nell’altra, la preziosa scatoletta che ci tiene compagnia, in qualsiasi luogo si vada. E’ il mangianastri che, da qualche tempo, prende il posto del mangiadischi, dove lasciavo felicemente girare i miei 45 giri della Tigre. Il mangianastri è un un buon compagno. Si, perché, mentre vivi la tua vita, scorre a raccontarti storie e a suscitarti emozioni, in un susseguirsi di voci, ritmi e suoni . Le canzoni di Mina, “passate” dal disco al nastro, fresche proposte dei due nuovi album, che non finiscono mai di stupirci, sono le prime che registro. Tre quarti d’ora circa da un lato e altrettanto dall’altro. Quando Gabriel Yared riveste per lei di una particolarità musicale le meraviglie di Battisti, avvolgendo la sua voce che, se a momenti si lascia avvincere diventandone un tutt’uno, per forza di natura, di espressione ed emozione viene fuori spaccandoti l’animo.
    La voce si staglia di sottofondo, ma netta nel ristretto spazio attorno. Talvolta graffiante e, come il tratto che lascia il segno delle mie impressioni sul foglio, questa lascia un solco nell’anima. Altre volte dolce e morbida come il sorriso che accompagna ogni mio gesto sul foglio bianco.
    Anche se l’aria è pungente, la luce del pomeriggio è forte e ti lascia vedere nettamente linee, contorni, colori superfici dai chiari, luminosi differenti toni. Bisogna saperli “descrivere” e il docente di disegno dal vero ci “sguinzaglia” ein plain air, a cogliere impressioni da trasferire sulla carta. Per oggi niente colore. Impressioni al tratto.
    Percorrere il lungomare è un lento susseguirsi di numerosi passi, mentre, sempre come fosse la prima volta, mi volgo attorno, un po’ da una parte, un po’ dall’altra, ad ammirare estasiata le bellezze che mi scorrono accanto e quelle che miro in lontananza. Trovo un muretto basso, sotto a una siepe, proprio davanti al mare che fa spettacolo al di là della balaustra, quasi come questa fosse un palcoscenico. Si, io mi fermo qui. Mi seggo su questo muretto. Le foglie della siepe mi sfiorano i capelli. Mi sembra un posto meraviglioso. Credo che sia perfettamente al centro del piccolo golfo, tanto faccio fatica a capire se è più vicino un capo piuttosto che l’altro. Il sole pare stancarsi e pian piano comincia a calare. Ma ho ancora un bel po’ di tempo per “graffiare” le mie impressioni sul bianco foglio.
    Gli alberi dai rami spogli si stagliano nervosi nell’aria.
    Il mare è calmo e attorno sembra tutto fermo. Come un incanto. Resterei a contemplare lì seduta non so per quanto tempo… una vita. E comincio a disegnare.
    Allora non avrei mai potuto immaginare. Quello, oggi è il muretto di casa mia. Lo avrei saputo solo dopo alcuni anni . Nella casa oltre, quel giardino, dietro al muretto basso (lo avrei conosciuto quattro anni dopo), viveva colui che poi sarebbe divenuto mio marito, compagno di vita.
    … E le musiche di Gabriel Yared… La voce di Mina… “Forti”, intramontabili, fresche ed attuali, come fosse ancora oggi. Ed è oggi.

  4. Beh, in effetti un tuffo in una collaborazione inconsueta non farebbe che bene alla produziene di Mina che, pur alternando album più riusciti (gli ultimi due) ad altri decisamente meno accattivanti, utilizza da anni sempre i soliti collaboratori. Nell’industria discografica, anche se utilizzi collaboratori di prim’ordine (ed è il caso di Mina), è fondamentale la varietà, la freschezza, il nuovo, l’azzardo. Queste cose un po’ nelle ultime produzioni (a parer mio) mancano. Una collaborazione con Yared, così come con altri big stranieri o italiani (un MinaMorricone non potrebbe essere una bomba?), non potrebbe che far bene ai dischi della nostra beniamina…
    Al-Fi(e)

  5. Buona domenica MINOSI
    Ieri riascoltando “minacantalucio”
    Sono rimasto sorpreso dalla freschezza …nonostante gli anni trascorsi…di quest’Album(Una volta gli chiamavamo cosi’)
    Consiglio vivamente un riascolto.
    :beauty: Romeo