Mina Fan Club

Confessavamo: il piacevole dodecamistero che circonda le dodici copertine di “12” ha tratto in inganno pure noi. E francamente avevamo dato per scontato fino a ieri, non essendoci permessi di chiedere ragguagli precisi alle fonti ufficiali, che il dodecafonico nuovo album di Mina, il suo dodicesimo ufficiale dall’inizio del millennio, avesse dodici copertine (otto opera di Gianni Ronco, quattro invece griffate Balletti) tutte racchiuse in un’unica confezione. E invece no: il CD uscirà proprio in dodici differenti versioni con 12 copertine diverse, anzi 13 (e saprete poi perché). Senza contare l’edizione in vinile da collezione che vedrà la luce più avanti. Noi, intanto, per alleviare i morsi dell’attesa, prepariamoci a gustare il singolo di lancio Over  the rainbow in rotazione da venerdì 23 novembre nelle radio…

Autore:

68 risposte

  1. Grande maestra jazz,arrangiamento elegante,voce sublime
    che sa reinventarsi sempre qualcosa di nuovo,non vedo l’ora di ascoltare la song I’LL BE SEEING YOU.IL BRIVIDO.

  2. Ciao Simone: Sono il primo a rispettare e difendere il diritto di Mina a scegliere di cantare quello che vuole e come vuole.Le canzoni di L’allieva mi piacciono e anche le canzoni di questo cd, già che è un genere di musica che mi piace tantissimo.Dopo questi classici LEI incide sempre un cd di musica pop, forse per accontentare tutti quelli che non sono rimasti molto entusiasti del cd di canzoni “classiche” o che preferiscono la Mina più moderna.Questa “Over the rainbow” mi piace,non è facile rifare una canzone con tante cover in tutto il mondo in un modo diverso e Lei l’ha fatto in un modo diverso. Non è facile nemmeno cantare una canzone di Judy Garland che più legata a lei non si può. Quello che mi fa un po’ paura è che anche questo cd continue la scia di quelli precedenti.Può piacere a me o a tanti fans come noi che compriamo tutto di Mina ma quando faccio ascoltare certi dischi di Mina a quelli non fans , mi dicono che le canzoni”clasiche” sembrano tutte le stesse, che gli arrangiamenti sono tutti uguali e quello che ho detto nel primo messagio.E allora prendo un po’ di distanza della mia visione di fan che ascolta tutto ,anche se Mina incidesse un cd con starnuti da capo a fine, e cerco di vedere le cose in modo diverso. E come non mi piace ( anche se lo rispetto ovviamente) che qualcuno che non è fan non parli bene di un lavoro di Mina, comincio a ascoltare e riascoltare per rendermi conto cosa succede. E allora ammetto che in fondo un po’ di ragione hanno quando ascolto arrangiamenti uguali e sempre gli stessi 3 o quattro stessi strumenti ( Napoli, Sconcerto, L’allieva e Silent night
    inclusa)I musiciti sono bravissimi ,LEI è una regina, un miracolo della natura e penso che come
    grande donna che è sicuramente sta attenta alle opinioni dei fans .Sono sicuro che una opinione di quelli che l’ammiamo e vogliamo vedere i suoi dischi a i primi posti di Hit Parade non sia pressa male ne da LEI ne da quelli che le sono accanto.

  3. Trovo questa versione di Mina parecchio affine a quella di Sarah Vaughan dei primi anni sessanta.Non la trovo affatto noiosa,la voce della Signora live è sempre emozionante e i musicisti eccellenti.
    Ma ognuno ha i suoi gusti io,per esempio,in “Piccolino” ho trovato abbastanza “noiosa” L’uomo dell’autunno,mentre sono stato subito preso da E così sia.

  4. Sarà perché a me l’Allieva è piaciuto moltissimo,oltre che trovarlo uno dei migliori dell’ultimo decennio,dopo aver ascoltato il primo estratto di 12,per come si può sentire,penso sarà ancora più bello ed entusiasmante,e non riesco a capire le varie critiche,oltretutto dopo aver sentito solo una canzone.L’avevo già detto e lo ribadisco,se Mina dovesse ascoltare tutti,credo smetterebbe di cantare,fa’ bene a scegliere quello che più le piace e a sperimentare,e chi non riesce a capirla,farebbe bene ad ascoltare altro,oppure aggiornarsi !!!

  5. Ciao Simone, anch’io ho provato un senso di smarrimento al primo fortunato e sgangherato ascolto, senz’altro disturbato dalla famelica curiosità, dall’ansia,e soprattutto, da un vago senso di “freddezza” e diciamolo pure di delusione, ma non saprei dire perchè. Aspetterò con ansia l’arrivo (già prenotato) del 12 e innanzi tutto di “ASCOLTARLO” in cuffia… è sempre, per ora, il modo migliore per carpirne il gusto. Detto ciò, mi hai dato lo spunto per esternare perpessità che saranno dissolte, come sempre per convinzione. Aggiungerei che perfino il Suo zoccolo duro non riesce a stare al passo…. E’ TUTTO DIRE!! E’ tosto essere FAN della TIGRE. T’ANTE’. Saluti a ognuno di Voi.
    P.S. Fanzine arrivata, STUPENDA, inutile commetare.

  6. Consiglio a tutti di ascoltare il brano attraverso il video pubblicato sul sito ufficiale di Mina.

    http://www.minamazzini.com/extra/over-the-rainbow

    Non per dire, ma ascoltandola attraverso i video che circolano su youtube, molta della magia di quest’interpretazione si perde nel nulla (probabilmente perchè l’audio è stato registrato attraverso la webradio mazziniana).
    Le mie primissime impressioni infatti non erano proprio entusiastiche. Come molti hanno sottolineato, mi sembrava una versione troppo affine alle ultime riletture dei classici realizzate dalla Signora nel periodo post duemila. Ora, dopo aver “digerito” il pezzo in alta qualità, posso dire che si tratta di una versione entusiasmante, grazie soprattutto alla totale empatia tra cantante e musicisti. Qualcuno sostiene che sia una lagna, in realtà il pezzo procede per scatti improvvisi, pause e rallentamenti marcati, sottolineati da Mina che asseconda le varie fasi schiacciando la voce, allargandola, sfruttando tutte le sfumature possibili, dagli arrocchimenti al velluto burroso di momenti come quel bellissimo finale, in cui Danilo Rea si supera (e, chissà perchè, a me ha fatto venire in mente il Michael Nyman di “Lezioni di piano”, con quel tumultuoso incedere ipnotico). Sono dettagli impercettibili ovviamente, ma più soddisfacenti, perchè ogni ascolto si impreziosisce di una scoperta ulteriore, di un passaggio che non si era ascoltato con attenzione, di una sfumatura non colta. Somewhere over the rainbow è un pazzo stracantato, forse uno di quegli standard che tutti i più grandi, prima o poi, hanno interpretato almeno una volta nella vita. Come procedere nella rilettura? Le opzioni non sono molte. O si cerca di capire quale versione non sia stata ancora realizzata, giocando su chiavi di lettura originali (che so, una versione metal-rock, una disco-dance alla David Guetta), oppure si fa risaltare la personalità dell’artista, realizzando una versione che segua i gusti e le passioni di chi canta.
    Che piaccia o no, questa di Over the rainbow è Mina, Mina al mille per mille, e questo è l’ambiente sonoro che lei ama e che sente più congeniale. Certamente questa è una scelta rischiosa (ovviamente perchè il gusto di Mina non è paragonabile a quello di largo consumo in voga al momento), l’ascoltatore disattento può chiudere dopo pochi secondi e concedere raramente una seconda chance, a differenza di un fanatico come me, che potrà anche storcere la bocca la prima volta, ma concede sempre un’altra opportunità. E apprezzare poi la scelta.
    Ma se questi rischi non li prende Mina, con la storia che ha alle spalle, chi li deve prendere?
    12, guardando anche solo il minutaggio dei brani, presenterà certamente pezzi più swing, versioni meno dilatate e forse anche qualche divertissement, ma quello che conta è che, nonostante la crisi discografica, talent show aberranti, una critica musicale sempre più effimera e passaggi radio pilotati, Mina continui a mantenere fede all’impegno preso in quella lontana estate del 1978. Fatto di assoluta libertà, di fedeltà a se stessa, di autonomia nello scegliere cosa cantare e come farlo. In un mondo di replicanti, questo è quello che chiedo ad una numero uno. Nulla di più, nulla di meno.

  7. Concordo pienamente con Cristian, preferivo i vecchi arrangiamenti, vedi Cry me a river, Doodlin, ecc. E sono rammaricato per le 12 copertine, speriamo almeno che nel libretto siano riportate tutte. Al prossimo ascolto.

  8. HO SCRITTO TROPPI ”MA”!!! ma……….e’l’emozione della prima volta che provo delusione!!!!!!

  9. Rispondo a Cristian Lucano e Ganimede Fe : CONDIVIDO IL LORO COMMMENTO SUI TANTI CLASSICI JAZZ INTERPRETATI DA MINA , ULTIMO OVER THE RAINBOW, IN MODO RALLENTATO ‘TANTO DA FAR PERDERE LA MELODIA’!!! QUANTI BELLISSIMI BRANI DA MINA 25 SI RIASCOLTANO CON PIACERE MA DALL’ALLIEVA IN POI … UN PO DI DELUSIONE! .MINA E’ INTOCCABILE , I BRANI DEL PROSSIMO CD SONO UNA SCELTA RAFFINATA MA SPERIAMO CHE NON SIANO TUTTE AL SUPER RALLENTY MA CHE IL CD SIA COME I VECCHI VINILI DI MINA CHE ”ESAURIVAMO” PER IL TROPPO ASCOLTO! MA SONO FIDUCIOSO, SPERO CHE IL 4 DICEMBRE MI PORTI ‘JUST A GIGOLO’ ,’ SEPTEMBER SONG’ O ‘ EVERYTHING HAPPENS TO ME’DA SUONARE MILLE VOLTE DURANTE IL MESE DELLE FESTE. QUESTA E’ UNA NOTA DA CHI COMPRO MINA 1 RIFI E SI INNAMORO’ DI MINA PER SEMPRE!!!!!!!

  10. So perfettamente che Ferrio non figura in questo ultimo singolo, ma so che sarà in alcuni brani di 12!

  11. Di Mina ce ne UNA ed e’ unica. La voce e’ splendida, fresca, potente.. Uno strumento perfetto, col tempo mi piace sempre piu’. MIna e’ un miracolo della natura. Ascoltando il nuovo singolo non sono riuscito ad andare altra i primi minuti…mi capita con alcuni brani, sia italiani che inglesi, a non riuscire ad ascoltarli fino alla fine ( vedi Allieva o minamelo’) li trovo monotoni, ipnotici… Non sono un musicista, valuto in base al mio gusto. Continuo a non capire perche’ alcuni pezzi, solo perche’ sono dei classici, mina scelga di rallentarli tanto da far perdere la melodia del pezzo. Fateci caso, piu’ sono classici, piu’ sono lenti. Devo ammettere che gli arranciamenti del maestro Ferrio non mi piacciono, appesantiscono la voce di mina, tutto diventa troppo e troppo lo stesso..ripetitivo, ipnotico…! Dai, aspettiamo il 4 dicembre e sono certo che anche questa volta Mina mi terra’ compagnia nei preparativi natalizi che tanto mi piacciono in sua compagnia :-))

  12. Stamattina, sul giradischi..c’è una canzone che :-* MINA canta ..dalla’ Album..Catene è:
    PIU’ DI COSI
    posso dire cosa ci puoi dareil 4.12 è MAGNIFICAT..
    il tanto JAZZ che ci darai!

    Tu con la faccia dura e senza sogni
    sulla mia pelle sai lasciare i segni,
    sulle ferite poi ci metti il sale
    io non capisco questo strano amore,
    ma dovrei fare esattamente come
    fa un cane buono con il suo padrone,
    contro di te che sai tenere banco,
    coprire con gli stracci un cuore stanco.
    Più di così
    non so più cosa dare
    più di così
    che cosa fa più male,
    perderti adesso e non vederti più,
    ricominciare come lo vuoi tu,
    più di così
    mi chiedi e mi pretendi,
    più di così
    mi stringi e poi mi stendi,
    e a denti stretti io ti dico sì
    perchè ti amo.
    Perchè non trovo mai una via di uscita
    perchè mi dico sempre che è finita,
    e poi mi trovo chiusa in un bicchiere,
    dove tu puoi tranquillamente bere.
    Più di così
    che cosa vuoi che faccia
    più di così
    non apro le mie braccia
    ma dove vuoi che vada senza te
    tutto daccapo e il resto va da sé
    più di così,
    mi chiedi e mi pretendi
    più di così
    mi stringi e poi mi stendi,
    e a denti stretti io ti dico di sì
    perché ti amo.
    graze MINA :inlove:

  13. Amo la Mina jazz , ma in questi anni hanno usato troppo certi arrangiamenti troppo simili uno dell’altro . Continuo a dire che mi piacerebbe una orchestra , instrumenti diversi o un dialogo di voce con un solo instrumento che non sianno quelli del solito trio/quartetto. Questi arrangiamenti vanno bene per divertirsi in studio , ma quando la cosa si deve vendere o ascoltare tante volte può diventare un po’ noiosa. Pensate alla splendida “WHEN YOUR LOVER HAS GONE” , un pezzo jazz lento ma com’è diverso a le canzoni de “La allieva” ad esempio.Pensate a ” AS TIME GOES BY” di “Uiallalla” o i pezzi in inglese di “25” .Pensate a “Cry me a river” con il bellissimo solo di tromba. Non mi stanco mai di ascoltarli. Le canzoni più recenti sono belle e la Voce c’è ,ma bisognerebbe farle in modo diverso (di arrangiamenti e strumenti parlo). Avanti le trombe, le tromboni , i violini, le arpe,i sax !!Il background strumentali fa la differenza fra un disco e l’altro , in modo contrario finiscono per sembrare tutti figli dello stesso disco.

  14. L’ho appena sentita… che dire…
    … è come l’abbraccio d’una persona cara che rivedi dopo molto tempo… scusate la banalità ma è quello che provo adesso… Grande. MINA. Sempre.

  15. Le copertine che ritraggono una Mina virtuale, come non è oggi, non m’interessano per niente… 12 o 13 copertine, niente da fare… Il collezionismo come mero piacere estetico o, nella sua forma ossessiva, come forma di feticismo non mi sfiorano per niente.
    So solo che sarò uno dei primi nella mia città ad avere il disco, a scartarlo e a inserirlo nel mio lettore, in macchina… Un ascolto, due, saltellando da una traccia all’altra, alla ricerca di quelle che, in quel momento, riusciranno, chissà per quale ragione, a catturare il mio orecchio, la mia pancia, il mio cuore…
    Non credo che sarà un disco che divorerò subito nell’ascolto; sarà, questo lo so per certo, un disco che assaporerò lentamente, in momenti particolari delle mie giornate, in particolari stati d’animo, influenzato anche dal tempo: giornata di sole, pioggia battente sul parabrezza, on the roads con il cielo azzurro e nuvole bianchissime, con incrinature, sfumature della voce che mi suggestioneranno, mi prenderanno, perché non capirò un’acca delle parole che canterà (salvo cercare le traduzioni dei testi), ma già so che mi sentirò preso dalla magia della sua voce e ancora di più dalla sue interpretazioni: non in momenti qualsiasi del mio tempo e della mia giornata, però
    Sarà un disco che starà infilato nel lettore mesi, ma non in ascolto continuo, ma in agguato, pronto a braccarmi quando ne avrò bisogno, pronto a sorprendermi trovandomi indifeso, pronto ad arrendermi, pronta a stupirmi, pronto a parlarmi. Questa, oggi, è per me Mina.

  16. Tutti i colori della voce. Provo ad immaginarla mentre canta, anzi la vedo ed è un incanto!