Un peccato, perché era speciale.

Si parla molto di Bruno Lauzi e dei suoi testi scritti per Mina, nel dossier sull'eros nelle canzoni che sarà il pezzo forte della fanzine in arrivo a giorni. Da diversi anni eravamo in contatto via e-mail con il grande cantautore, che ci aveva manifestato più volte il suo sincero apprezzamento per il nostro lavoro. Ricordiamo la sua gioia quando Mina incise la meravigliosa Certe cose si fanno. "Franco Fasano è arrivato a casa mia - ci raccontò - chiedendomi un testo da musicare e io gli ho dato un brano che scrissi tempo fa in un impeto lirico-sessuale. Come mi sono uscite queste parole? Lo dice il titolo: certe cose si fanno, e basta. Nel caso specifico, non riesco a ricordare che cosa abbia scatenato in me l'urgenza di buttare sulla carta le sacrosante fregole di una casalinga di Pavia. Il fatto è che io le donne le capisco, misteriosamente, per loro ho scritto L'appuntamento, Dettagli, Piccolo uomo, Radio, Sono sola sempre, Almeno tu nell'universo, ed altre ne scriverò. Ne ho in tasca una per LEI che... chissà. Mina ed io siamo soprattutto amici-distanti, da tanti anni non la vedo più. Una volta ha persino affrontato i paparazzi per regalare le caramelle a mio figlio Maurizio, anche lui nato l'11 di novembre come Benedetta (ma due anni prima). Ricordo sempre il mio tour in Sudamerica con lei nel 1967: un successo per la nostra musica d'autore. Una mia storia con lei? Non facciamo ridere, dài. Certo che sul mio sito www.brunolauzi.com c'è una foto maliziosa di noi due. Se non fossi già sicuro della scelta, la userei per ricattare Mina e obbligarla a fare di Certe cose si fanno il singolo natalizio. Per me è un pezzo-bomba (grazie anche a Franco Fasano che è stato stupendo): ha solo bisogno che arrivi all'orecchio delle signore che vi ritroveranno le fantasie sesssuali... con tre s!". Tempo dopo, commentando le difficoltà che Certe cose si fanno aveva incontrato ad affermarsi nelle radio, ci scrisse con una punta di amarezza; "Volete sapere quando un pezzo è radiofonico? Quando è interrompibile in ogni momento senza danneggiarne l'ascolto, come in quei brani in cui il testo è talmente inutile che puoi sfumarlo dove vuoi. Certe cose si fanno, invece, è un film: non puoi interrompere la trama, altrimenti ne perdi irrimediabilmente il fascino sottile della trasgressione...". Poco prima che uscisse Bula Bula, Bruno ci confidò di aver proposto a Mina altri tre brani: Barbiturici nel thè di Lauzi Balducci, Amanti viaggiatori composta con Gaspari e Debbie ("di mio figlio Maurizio, per ora in inglese, ma da farci il giro del mondo"). Barbiturici nel thè è stata poi incisa da Milva (per un album che però non ha mai visto la luce) e successivamente affidata a Viola Valentino - ma scartata dalla commissione selezionatrice del Festival - per l'ultimo Sanremo. Rimane la speranza che Mina, prima o poi, dedichi al grande autore un bel disco monografico per il quale il nostro Umberto Tempestini ha già un magnifico titolo da suggerire: All'imBrunire
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Copertina 65: dite la vostra

Complice il ritardo "strategico" della fanzine (in attesa di conferme ufficiali sulle uscite discografiche prossime venture), abbiamo avuto anche più tempo per gingillarci con la scelta della nuova copertina. E siamo indecisi su quale scegliere. Aiutateci voi, indicandoci la vostra preferita - con un commento sul blog o mediante un e-mail - tra le quattro soluzioni qui proposte. La più votata sarà automaticamente promossa come copertina del numero 65...
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