Il Blog

Pubblicato: 14 anni ago

Il primo sole dell’aprile…

Smaltiti i postumi della sbornia mediatica del Tiger Day e rapidamente dissolta l’eco delle voci – talvolta stonate – che si sono unite al coro nazionale degli auguri a Mina, di Voce – grazie al Cielo – ci rimane la sua. La webradio Ieri, Oggi e Domani continua imperterrita a deliziare le nostre giornate in uno stupefacente effetto random da cui è bandito ogni rischio di ripetitività (perché di Mina non ce n’è una sola, ma mille diverse). Un po’ di “febbre” mazzianiana si è fatta sentire anche nelle classifiche musicali di questi giorni: tra i brani più scaricati da iTunes hanno rifatto capolino Oggi sono io (salito addirittura tra i top 20 all’indomani di Minissima), Se telefonando, Volami nel cuore e Adesso è facile, mentre tra gli album son balzati ai primi posti degli acquisti online del momento il vetusto Quattro anni di successi della Ri-Fi e – per fortuna – l’ancor fresco Facile. Nelle graduatorie di vendita ufficiali e in quelle dei principali megastore, invece, è soprattutto la gloriosa Platinum Collection a farsi largo (al 40° posto per la FIMI, nuovamente tra i top 40 per la Discoteca Laziale, addirittura ventesima per LaFeltrinelli). Sono segnali confortanti che fanno ben sperare sull’accoglienza del nuovo disco di inediti – atteso per il 14 maggio – di cui è stata decisa in questi giorni la tracklist definitiva su una rosa di ben 25 canzoni bell’e pronte. Entro la fine di questo mese, quasi certamente, il primo singolo sarà già nell’aria…

P.S. Oltre alla gioia del nuovo disco di inediti, il mese di maggio riserverà ai più irriducibili collezionisti di Mina la sorpresa di due tripli box della Carosello contenenti l’intera produzione mazziniana a 45 giri del periodo Italdisc, per un totale di 120 canzoni rimasterizzate per l’occasione. Particolare cura sarà dedicata ai libretti interni dei due cofanetti, con foto inedite, riproduzioni delle copertine originali dei singoli dell’epoca e note storiche dettagliate a cura dell’amico minologo Nello Frazzetto.

Ultimaora: domenica 4 alle 14,00 la sorpresina nell’ovetto pasquale di Rete4 sarà la replica del minispecial di Paolo Piccioli Come eravamo – Mina 1960 con filmati tratti dai vecchi cinegiornali del circuito Rizzoli e altre rarità d’epoca.

Buona Pasqua a tutti!

Pubblicato: 14 anni ago

Quel che resta del Giorno

“Ci perdonerà Mina – ha scritto Giacomo Montecchi su L’Unità del 25 marzo – se diciamo che la risonanza del suo compleanno non è tutto merito suo. Credo che lo sentiamo tutti questo bisogno di celebrare la più grande cantante italiana del Dopoguerra – e dicendo così ci mettiamo dentro tutto a cuor leggero: la canzone, l’opera, il folklore, etc. Ebbene, questo bisogno è sì legato alla grandezza dell’artista, ma forse ancor di più alla necessità di aggrapparsi ad un’icona indistruttibile in un momento di sbando drammatico per il nostro Paese. Questo caloroso abbraccio generale è dunque merito suo, sì, ma è soprattutto demerito di noi Italiani. Nel momento in cui sembra che tutto vada a ramengo, Mina svetta al di sopra del suo ineguagliato prestigio di cantante e ci appare piuttosto come un salvagente civile o un antidepressivo di massa. Festeggiarla e renderle omaggio è anche un modo per rincuorare tutti noi, per recuperare un sentimento nazionale ferito da troppe ingiurie (…)”.

Sono parole che stamane – perdonate il mio sfogo del tutto personale – assumono un significato del tutto particolare alla luce dei risultati elettorali di ieri, da qualunque punto di vista essi siano giudicati (e chi mi conosce può ben immaginare come li giudichi io, anche se non è il caso di parlarne qui). E a questo punto, chiuse ufficialmente con il piacevole specialone nazionalpopolare di iersera su Raidue – visto da circa 3.400.000 spettatori con circa il 13% di share – le celebrazioni del Tiger Day, a noi che la Minissima la festeggiamo con uguale entusiasmo in ogni santo dì dell’anno non resta che tornare al sereno trantran di sempre. C’è un nuovo disco in arrivo tra poco più di un mese e un altro numero della fanzine (il 71°: era ora di finirla con le cifre tonde) da preparare. E sarà un numero che, come il precedente, avrà poco spazio da dedicare alle glorie mazziniane del passato e tantissime cose da raccontare sulla Mina di oggi e di domani.

Pubblicato: 14 anni ago

La Mina web radio? Suona ancora!

Una bellissima sorpresa ci arriva direttamente da Beppe Cuva, direttore artistico della web radio di RMC, Radio 105 e Virgin Radio nonché ideatore – d’amore e d’accordo con Massimiliano Pani – della web radio Mina: ieri, oggi, domani: la radio proseguirà le sue trasmissioni a tempo indeterminato dopo le celebrazioni del Tiger Day (a proposito: se avessi depositato il copyright di questa denominazione, a quest’ora sarei miliardario…), e da oggi approda anche nel Minafanblog con un widget – ben in mostra sul lato sinistro della home page – che ne rende possibile la fruizione 24 ore su 24 nel nostro spazio (oltre che nell’ambito più naturale e pertinente che vi sia per tutto ciò che riguarda Mina, ovvero il sito www.minamazzini.com). Non solo: “Adesso che il canale ufficiale di Mina è una real – ci ha scritto Beppe Cuva – grazie ai contributi dei fans può arricchirsi: ogni vostra suggestione, suggerimento, idea saranno ben graditi…”.

P.S. Persi com’eravamo, in questi giorni, nel trambusto dei festeggiamenti venticinquemarzolini, abbiamo colpevolmente trascurato di segnalarvi lo specialissimo omaggio musicale tributato a Mina dal gruppo degli Ordarada: un’intrigante e “nervosa” rilettura rock di E poi di cui potete vedere su Youtube l’originale video “animato” con disegni di Mario Palladino su concept di Alba Di Ferdinando …

Pubblicato: 14 anni ago

E Rina risponde

di Rina Gagliardi

Un profluvio impressionante, le celebrazioni dei settant’anni di Mina: non c’è quasi stato medium che non abbia dedicato a questo “evento” pagine, inserti speciali, programmi. Ma lei, la celebrata, non ha per nulla gradito. Ha preso carta e penna, pardon computer, e ha scritto – sulla Stampa di ieri – un articolo a larghi tratti infuriato: “Avete mai provato ad essere reduci dalla vostra autopsia?” ne è il fulminante inizio. Seguito da osservazioni alquanto sarcastiche (“Se non sapessi il perché delle scelte che ho fatto, adesso avrei un ampio ventaglio di possibilità”) e da qualche stilettata ad personam (“Un tale, evidentemente fuggito dal manicomio, ha detto che avrei fatto tutto per strategia”). Insomma, quasi un j’accuse, appena temperato dal riconoscimento dei tanti auguri sinceri che, comunque, ammette di aver ricevuto.

Ora, questa reazione dà la misura di quale persona straordinaria sia la nostra più grande cantante – di oggi, non di ieri o dell’altro ieri. Chiunque altro, in quest’epoca frivola e plastificata, sarebbe stato lusingato da tanto universale attenzione, passando sopra, magari, alle – non poche – sciocchezze e banalità che nella circostanza sono state dette e scritte. Chiunque altra ne avrebbe approfittato per godere, quantomeno nel proprio intimo, di una popolarità per nulla scalfita. Lei no, lei è proprio “diversa”, molte spanne sopra le Dive correnti – categoria nella quale si trova inscritta a forza, dimensione dalla quale è fuggita da tanti anni. Senza del tutto riuscirvi.

La verità è che Mina, al fondo, ha ragione. E forse tutti dobbiamo chiederle un po’ scusa per aver “abusato” di una scadenza anagrafica che riguardava soltanto lei. Per aver dato libero sfogo ad una passione – la passione per la sua voce – che ha trascinato valutazioni, giudizi, “ricostruzioni” giocoforza indiscrete o arbitrarie. Insomma, per aver ceduto alla tentazione di parlare di noi stessi con la scusa di parlare di lei. Qualcuno, certo, dovrebbe scusarsi un po’ più vigorosamente. Come quel noto maître à penser della destra italiana che, con l’arroganza dell’incompetente, la saccenza dell’ignorante e il tono minaccioso di chi si sente al potere, l’ha invitata a smetter di cantare. O come quel noto critico musicale che ha parlato, a proposito del suo ritiro dalle scene, di “astuzia” e calcolo. O come quel pur eccellente paroliere che l’ha accusata di aver scelto spesso canzoni “orribili” (a proposito, anche di Maria Callas fu detto che aveva una spiccata propensione per la mauvaise musique!). O come tutti coloro che hanno celebrato Mina solo al passato, come se non avesse sfornato capolavori interpretativi per tutto il corso degli ultimi 32 anni – fino a quel Sulla tua bocca lo dirò, una dozzina di grandi arie della lirica, incompreso o non celebrato come meritava. Ma tutti noi abbiamo comunque peccato di invadenza.

Mina, dicevo, ha ragione – e ragioni da vendere. Anche quando si infurua un po’ troppo indiscriminatamente, senza distinzioni, come se tutti coloro che in questi giorni si sono occupati di lei si fossero comportati da “anatomo-patologi” della sua persona. Anche quando sembra stupirsi del suo esser diventata un mito al di là delle generazioni. Anche quando dimostra di provare fastidio per gli eccessi di entusiasmo che la sua Voce (e il suo personaggio) suscita. Lei si è conquistata una posizione di autentica libertà: appartiene a se stessa, non al “mondo dello spettacolo”, non alle majors dell’industria discografica, non ai fans – men che mai ai critici di professione. Questa libertà va rispettata e anzi apprezzata, nell’epoca in cui apparire è tutto e tanti (troppi) appaiono pronti a tutto, anche a uccidere la nonna, purché “parliamo tanto di me”. Nel tempo in cui l’aver successo significa spesso, quasi sempre, perdere se stessi e trasformarsi in un’icona da consegnare comunque in pasto al pubblico. Sì, quell’articolo irato è un’altra dimostrazione della sconfinata libertà di cui gode questa grande signora. Ed è quasi la stessa, a ben pensarci, che ha messo frutto, in questi cinquant’anni e passi, nell’esplorare i territori più audaci e impervi, più drammatici e ironici, dell’arte del canto.

(Da Una donna davvero libera, Il Riformista del 28/3/2010)

P.S. Con buona pace della grande Mina, la festa per i suoi Settant’anni è tutt’altro che finita: per stasera su TV7 è prevista un’intervista di Vincenzo Mollica a Massimiliano. Lunedì 29 a Cominciamo bene prima su Raitre Pino Strabioli festeggerà la Tigre con una serie di filmati scelti in collaborazione con il Fan Club, mentre la prima serata di Raidue in quello stesso giorno vedrà protagonista, come già annunciato, Paolo Limiti con la sua Minissima 2010. E nel weekend, occhio (e orecchio) al nostro blog con grandi novità riguardanti la cliccatissima webradio di Montecarlo.net. Non dimentichiamo, infine, la pagina pubblicitaria augurale acquistata su La Stampa di ieri da un gruppo di componenti della community del nostro blog: ideatori e realizzatori dell’originale iniziativa sono stati gli amici Francesca Galafassi, Franco Ghetti e Bruno Sabbioni, ai quali va il plauso di tutti noi.

Pubblicato: 14 anni ago

Omni die

“Più che i festeggiamenti per un Compleanno, sembravano quelli per l’Anniversario della Repubblica: nei giorni che hanno preceduto il 25 marzo si è elevato un coro generale di Osanna così unanime e solenne da lasciare di stucco persino noi, incensatori di Mina a tempo pieno”. Sono parole che parrebbero essere state scritte in queste ultime ore e che invece risalgono nientemeno che alla fanzine numero 29, uscita nella primavera 1990 all’indomani della bufera mediatica che si scatenò in occasione delle “prime” 50 candeline spente dalla Tigre. La storia si ripete, insomma. E le sorprese in vista dell’ormai imminentissimo Tiger Day si moltiplicano senza sosta: delle incessanti uscite in edicola vi tengono informati attimo per attimo i nostri segugi del blog (occhio alle loro segnalazioni, ben più rapide e puntuali dei nostri aggiornamenti), ragion per cui in questo post ci limiteremo a dare le ultime news riguardanti radio e TV. Mercoledì 24 marzo a Cominciamo bene con Fabrizio Frizzi su Raitre a partire dalle h.10,40, si parlerà di Mina con la pasionaria Rina Gagliardi e con una piccola delegazione del Fan Club (ne faranno parte alcuni volti ben noti ai frequentatori del blog come Giorgia Bassano, Alessandra Vitelli, Angela Dell’Aversano e Simone Cecchetto). Mercoledì notte alle 1,40 circa su Rete4 speciale Mina 1960 a cura di Paolo Piccioli con un potpourri di gustosi cinegiornali d’epoca. Ben più fitto il taccuino degli appuntamenti previsti per il fatidico giovedì 25: su Rete4 alle 15 andrà in onda la replica della puntata dedicata a Mina di Vite Straordinarie (ospiti, tra gli altri, i nostri gloriosi Franco Ghetti e Nadia Vergano Kent); su Raistoria (visibile sulla piattaforma del digitale terrestre e sul canale 805 di Sky) alle h. 9,25 – con replica alle 18,25 – sarà proposto nell’ambito della rubrica Res un prezioso special di 15 minuti, La Tigre di Cremona, con alcune rare apparizioni di Mina tra cui il servizio del Telegiornale girato nel settembre 1959 durante l’ultima esibizione con gli Happy Boys sulla pista del Circo Togni a Cremona, il duetto con Gazzelloni a Musica da sera (’67) e il medley di successi per il decennale di carriera a Su e giù con Corrado (aprile ’68). Sempre giovedì, ma su Radiouno a partire dalle 9,05 circa, l’appuntamento quotidiano con Radio Anch’io condotto da Ruggero Po sarà dedicato ai Settant’anni di Madame (ospite in studio, tra gli altri, l’amico Massimo Moriconi). Dello special condotto da Paolo Limiti Minissima 70 in onda la sera di lunedì 29 su Raidue parleremo più in dettaglio in uno dei prossimi post. E non finisce qui…

n.b. Anche la Germania non dimentica i Seventies di Mina: grande articolo a lei dedicato sul Frankfurter Allgemeine di oggi (grazie a Mauro Balletti per la segnalazione!)

Pubblicato: 14 anni ago

Volano farfalle

Con l’orecchio incollato alla webradio e l’occhio intento nella lettura dei mille articoli che in questi giorni celebrano i Settant’anni di Mina (domenica è toccato a Il Giorno, al Corrierone e ad un imperdibile dossier di sei pagine su Il Riformista), rischiamo quasi di dimenticarci che è finalmente on air da ieri sui teleschermi nazionali (ed esteri) il nuovo spot Barilla col jingle di Volare (chi volesse goderselo “al naturale” senza la copertura del parlato, corra alla sezione speciale in onore di Mina del sito www.style.it che l’ha proposto in anteprima esclusiva). Ed è strabiliante – anche se a certi suoi “miracoli” dovremmo essere ormai abituati – constatare come Mina sia riuscita in una manciata di secondi a rivitalizzare e rendere “nuova” una delle melodie più abusate e spremute in ogni salsa dell’ultimo secolo canoro. Altrettanto curioso il fatto che in cinquantadue anni di carriera la Signora non abbia mai eseguito Nel blu dipinto di blu per intero, limitandosi a concederne qualche sporadica e fuggevole citazione televisiva (una, in italo-tedesco, proposta nel teleshow del ’62 Herlichst Ihr Peter Kraus in duetto col padrone di casa; l’altra, con tanto di spiritosa imitazione di Modugno, accennata in Johnny Sette del ’64 nel corso di un divertente giochino musicale improvvisato dall’amico Dorelli), fino alla breve versione inclusa a mo’ di cameo di fine disco in Sconcerto del 2001.

P.S. Le celebrazioni per i Settanta di Mina non riguardano solo la carta stampata, la radio e la TV ma anche le piazze e i palcoscenici di tutta Italia. Per giovedì 10 aprile, presso il Teatro Rina e Gilberto Govi di Genova, è prevista la prima dello spettacolo Insieme Mina e Battisti proposto dal gruppo bresciano Avanzi di balera la cui voce femminile d’eccezione è Stefania Martin, corista per la Tigre in Bau e Facile (info: www.avanzidibalera.it). Martedì 15, invece, sarà la nostra bella e brava Giorgia Bassano a debuttare con il suo show Mina 70 al Micca Club di Via Pietro Micca 7 a Roma (www.miccaclub.com): ad accompagnarla sarà l’orchestra diretta da Gianni Oddi (con un pianista del calibro di Antonello Vannucchi, che tutti ricordiamo nella mitica big band del Live ’72 di Mina-Ferrio). Analoga iniziativa è quella della cantante Elena Ravelli, già protagonista del tributo Mina 50 di due anni fa a Cremona, che sta proseguendo il tour 2010 del suo récital Mina vs Battisti (prossima data: 2 aprile, Sala Civica di Soncino). E non dimentichiamoci del gruppo dei Viale Mazzini (www.vialemazzini.net) che domenica 21 hanno allietato col loro concerto-tributo a Mina il pomeriggio di festa nell’ormai mitico Salotto milanese di Madame X

Pubblicato: 14 anni ago

Ancora una e poi basta!

“Aiuto, sono le due e mezza di notte e non riesco ad andare a dormire!”. “Non ce la faccio a staccarmi dal computer!”. “Sono drogata di radiomontecarlo.net!”. Sono solo alcune delle “grida d’allarme” che hanno invaso in queste ultime ore il nostro sempre più concitato blog. Che l’ascolto di Mina crei dipendenza l’abbiamo sempre saputo e sperimentato sulla nostra pelle. Ma con la full-immersion nella no stop web-radiofonica che ci accompagnerà fino al 25 marzo stiamo davvero toccando il fondo. A darmene un’ulteriore prova è stata, stamane, una cara amica aostana – algida ed inappuntabile impiegata di banca agli occhi del mondo – che mi ha raccontato per telefono quanto le è successo ieri pomeriggio: “Avevo invitato un paio di colleghi per cena e mi apprestavo ad uscire per fare un po’ di spesa. Ma poi dal sito di Montecarlo sono partite le prime note di Sono sola sempre e son rimasta in estasi ad ascoltarla. Subito dopo è arrivato il duetto con Battisti a Teatro 10 e non potevo certo andarmene interrompendo quella meraviglia sul più bello. Stavo quasi per decidermi a guadagnare la porta di casa quando è partita Nuur, una delle mie preferite di sempre. A quel punto non ho potuto fare altro che sedermi nuovamente davanti al pc, restandovi avvinta come l’edera anche per le successive Conversazione, Nessun dorma, Esperame en el cielo, Oggi sono io… Ed è così che – tra canzoni, duetti e medley uno più imperdibile dell’altro – l’ora della cena è arrivata senza che io me ne accorgessi. Il negozietto sotto casa era ormai chiuso e i miei ospiti hanno dovuto accontentarsi di due spaghetti aglio e olio – rigorosamente Barilla – e di un avanzo d’affettato del giorno prima. Ma grazie a Dio erano troppo inebriati dall’ininterrotto sottofondo musicale per lagnarsi della povertà del menù…“.

P.S. Altri ampi articoli sui Seventies di Mina, in aggiunta a quelli già anticipati nei giorni scorsi, sono previsti domenica 21 sul Corriere, sul quotidiano Il riformista e martedì 23 su Il Manifesto.

Pubblicato: 14 anni ago

Mina. Rina. E Gli Altri.

“Mina è, ogni volta che la riascoltiamo, la nostra intatta giovinezza rivoluzionaria. Lei non c’è, eppure c’è. Ed è precisamente questa condizione che alimenta un desiderio per forza insaziabile. L’attesa spasmodica della leggenda. La bellezza del silenzio e dei suoi sporadici squarci. L’Eternità, più o meno”. Quello che avete appena letto è un breve stralcio della parte conclusiva del lungo, bellissimo articolo che la nostra (nel senso più possessivo dell’aggettivo) Rina Gagliardi ha scritto per l’inserto Queer del settimanale Gli Altri che troverete domani nelle migliori edicole. “E’ un pezzo divulgativo, rivolto a chi di Mina non sa niente”, tiene a precisare la grande giornalista a noi suoi abituali lettori sulle pagine della fanzine. Nelle prossime ore l’articolo troverà posto anche nella sezione Altro del Minafanblog. Nel frattempo, Rina sta preparando un altro scritto sui Settanta di Mina per Il Riformista (in esso, coglierà l’occasione per estendere gli Auguri di Buon Compleanno ad un’altra grande Signora della Musica, Magda Oliviero, che proprio il 25 marzo arriverà al traguardo dei 100 anni). Ma non è finita: mercoledì 24 Lady Gagliardi prenderà parte come ospite (e come illustre rappresentante del Fan Club) ad una speciale puntata dedicata a Mina della trasmissione mattutina di Raitre Cominciamo bene. Ci voleva la forza unificatrice della Tigre, per ridare visibilità sui nostri teleschermi minzolinizzati ad uno dei volti più nobili e intrepidi della Sinistra Italiana…

Pubblicato: 14 anni ago

Una webradio per Mina

(Comunicato stampa a cura di Daniela Zoppi)

Il 25 marzo Mina festeggia un compleanno importante e per celebrare la più grande voce della musica italiana il gruppo Finelco (Radio 105, Radiomontecarlo, Virgin Radio) ha pensato di creare una webradio temporanea interamente dedicata all’artista. Mina: ieri, oggi e domani, nata con l’approvazione di Massimiliano Pani, sarà online dal 19 marzo e trasmetterà tutte le canzoni della Tigre dagli esordi ai giorni nostri intervallate dai messaggi di auguri delle grandi interpreti italiane e di alcuni personaggi che con Mina hanno collaborato. Ci sono, tra i tanti, Giorgia, Elisa, Irene Grandi, Malika Ayane, Cristiano Malgioglio, Paolo Limiti, Platinette.

Per ascoltare Mina: ieri, oggi e domani sarà sufficiente cliccare radiomontecarlo.net e unitedradio.it per ascoltare – 7 giorni su 7, 24 ore su 24 – le canzoni indimenticabili di Mina. La webradio è disponibile anche su Iphone 3G, su Smartphone con sistema operativo Symbian, su googlefonini con sistema operativo Android e su Windows Live Messenger.

P.S.  E intanto proseguono senza sosta le sorprese in edicola: in attesa di uno “speciale” su Vanity che ci aspettavamo già per questa settimana, gli altri appuntamenti di cui abbiamo notizia riguardano i numeri appena usciti di TelesetteDonna Moderna, Oggi (che preannuncia per la prossima settimana la ripubblicazione del fascicolo speciale su Mina edito in occasione dei 50 anni di carriera) e A (due pagine firmate da Barbara Alberti), cui faranno seguito Panorama (venerdì) e Gente (una Minastory in due puntate nei numeri pubblicati lunedì 22 e lunedì 29). E mancano ancora nove giorni al Tiger Day

Pubblicato: 14 anni ago

Se il buongiorno si vede dal mattino…

Mentre si susseguono a ritmo serrato i paginoni celebrativi in onore dei Settanta di Mina sui quotidiani (oggi è toccato a Repubblica con un’intervista di Ernesto Assante ad Adriano Celentano), la Sony ha diffuso stamane l’atteso comunicato che, oltre a “ribattere” la notizia della pubblicazione in vinile di 14 titoli del recente catalogo mazziniano da Canarino Mannaro a Facile, preannuncia ufficialmente l’uscita del prossimo album di inediti, anticipandone addirittura la data del lancio: venerdì 14 maggio, che è lo stesso giorno in cui dodici anni fa vide la luce l’album-evento MinaCelentano. Una coincidenza che – dato l’oceanico successo del disco di duetti col Molleggiato – non può che essere considerata di buon auspicio anche per l’esito commerciale della raccolta che verrà.

Pubblicato: 14 anni ago

Sorrisi e Arene

Formato gigante, foto enormi, quattro capitoli tematici per un totale di 32 pagine a 2,90 euro: è lo Speciale Mina di Sorrisi a cura di Aldo Dalla Vecchia che troverete in edicola a partire da venerdì 19 marzo (lo stesso giorno, tra l’altro, in cui uscirà il già segnalato Gli altri con l’inserto Queer e il pezzone di Rina Gagliardi). Anche il settimanale Gente aveva in progetto di festeggiare i favolosi Seventies della Signora con un superfascicolo extra, ma per problemi di tempo e di budget si è accontentato di un “normale” articolo (di Andrea Tomasi) all’interno del prossimo numero della rivista. Per quanto riguarda la TV, in attesa della trasmissione di Paolo Limiti di lunedì 29 su Raidue e dello “speciale” previsto su Raistoria giovedì 25 alle 9,30, è confermata per domenica 14 su Raiuno una puntata tutta dedicata a Mina dell’Arena di Massimo Giletti con contributi esclusivi di Patty Pravo, Cristiano Malgioglio, Paolo Limiti, Alain Elkan, Peppino Di Capri, Sandro Mayer e Marino Bartoletti. A prestissimo con altri aggiornamenti!

Pubblicato: 14 anni ago

Volare con Style

Sul sito www.style.it, confratello virtuale di Vanity Fair, una gallery-omaggio di immagini per i Settant’anni di Mina e in anteprima assoluta il prossimo spot Barilla, on air dal 21 marzo, con il nuovo strepitoso jingle sulle note de Nel blu dipinto di blu. Grazie a Daniela Sabbatini, caporedattrice di Style, per la preziosa segnalazione (e per il link del Club gentilmente inserito nel suo sito).

Pubblicato: 14 anni ago

Ossessione Settanta

Tutto secondo copione. I fuochi pirotecnici dei media in vista dell’ormai imminente Tiger Day si sono formalmente aperti stamane con un paginone de Il Messaggero firmato da Marco Molendini. A rendere interessante l’articolo, al di là dei salamelecchi di rito, è la conferma ufficiale della strepitosa novità che il Minafanblog vi aveva già anticipato con caute parole sibilline nei giorni scorsi, e cioè l’uscita – prevista per metà maggio – di un nuovo album di inediti della Signora a soli sei mesi da quel meraviglioso Facile di cui ancora non ci siamo del tutto saziati. Nel corso della prossima settimana, poi, vedrà la luce nelle edicole un supplemento extra di Sorrisi e Canzoni tutto dedicato a Mina: trentadue pagine in formato poster con splendide illustrazioni scelte personalmente da Alfonso Signorini e capitoli tematici redatti dal minologo doc Aldo Dalla Vecchia (il quale, inoltre, ospita nel numero di marzo del mensile Infly, da lui diretto, un articolo curato dal sottoscritto). Sorprese in arrivo anche da due illustri firme storiche della nostra fanzine: nella settimana del compleanno, Mauro Coruzzi parlerà di Mina nella sua rubrica sulla rivista Dipiù, mentre venerdì 19 il settimanale Gli Altri, diretto da Piero Sansonetti, dedicherà ai Settant’anni della Tigre le quattro pagine dell’inserto Queer il cui pezzo forte sarà un articolo (“molto divulgativo e celebrativo”, ci anticipa lei) firmato dall’amata Rina Gagliardi. Passando alla TV, Paolo Limiti ha reso noti i primi dettagli dello special che vedremo il prossimo 29 marzo nella prima serata di Raidue: oltre che con i suoi grandi successi di sempre – da Sono come tu mi vuoi a Bugiardo e incosciente, da Grande grande grande alla più recente Oggi sono io – Mina apparirà per la prima volta sui teleschermi italiani in un filmato estero che fino ad oggi si riteneva ormai introvabile: quello della sua mitica ospitata londinese del marzo ’68 al Rolf Harrys Show della BBC con il famoso abito-scandalo griffato Emilio Pucci.

Pubblicato: 14 anni ago

Che la festa cominci!

“Con un’agenda professionale ancora così fitta – scrivevo nell’editoriale dell’ultima fanzine tutta concentratà sull’attualità – Mina lascia a noi fanzinari davvero poco tempo e poco spazio per guardarci indietro”. Tra le righe di questa sibillina affermazione lasciavo intendere che anche nel prossimo numero saranno le novità del presente a dettar legge nel sommario, costringendoci ancora una volta a dedicare solo qualche pagina striminzita alle consuete monografie à la recherche du temps perdu. Insomma, per farla breve, quella che sta per cominciare sarà una primavera davvero ricca di sorprese. E per ora non si può dire di più.

Per quanto riguarda invece le celebrazioni e gli omaggi legati al fragoroso Tiger Day del 25 marzo, eccovi altri aggiornamenti: in attesa dello special di due ore che Paolo Limiti registrerà nel giorno del compleanno ma che Raidue trasmetterà in prime time la sera di lunedì 29, domenica 14 sarà L’Arena di Giletti su Raiuno a dedicare a Mina una puntata speciale (ospite in studio, tra gli altri, lo spumeggiante Cristiano Malgioglio). In edicola, invece, l’appuntamento più vicino è quello – già annunciato – con il numero di marzo di Raro con “lei” in copertina, mentre non più tardi della metà del mese sarà Sorrisi e Canzoni a rendere omaggio ai favolosi Seventies di Mina con un ghiottissimo fascicolo extra in vendita separatamente dal giornale. E’ tutto… per ora.

Pubblicato: 14 anni ago

Nata di marzo

Che questo 2010 sia l’anno della Tigre lo dice anche l’oroscopo cinese. E il mese che sta per iniziare, estinto in fretta e furia il fuoco di paglia dell’ultimo (dimenticabilissimo) Sanremo, vedrà più che mai la nostra Mina nuovamente al centro dell’attenzione mediatica. Gli scintillanti 70 anni che la Signora si appresta a festeggiare il prossimo 25 marzo saranno celebrati da tv e stampa più o meno con lo stesso fragore che accompagnò gli ultimi compleanni a cifra tonda di dieci e venti anni fa. Qualche prima anticipazione? Paolo Limiti sta preparando uno special di due ore che dovrebbe andare in onda giovedì 25 in prima serata su Raidue. Sulla Rete ammiraglia della TV di Stato Vincenzo Mollica non mancherà senz’altro di riservarci qualche bella sorpresa (Vespa, Baudo e Giletti permettendo). A spegnere le candeline di Mina su Raitre provvederà sicuramente l’ottimo Pino Strabioli con un omaggio all’interno della sua trasmissione mattutina Cominciamo bene – Prima. Passando alla carta stampata, oltre ai consueti paginoni sui maggiori quotidiani e agli altrettanto prevedibili servizi su Vanity e su Sorrisi, siamo in grado di confermarvi sin d’ora alcuni articoli celebrativi sul settimanale Gente, un ricco servizio sul mensile Class (in edicola intorno al 10 marzo), mentre l’imminente numero di Raro! dedicherà a Mina la copertina e, all’interno, un servizio di Fernando Fratarcangeli sulle rarità a 33 giri della discografia estera nonché un ‘intervista a una delle più scatenate fans-collezioniste dell’universo mazziniano: la nostra Nadia Vergano Kent, per l’occasione fotografata nel suo Salotto di Madame x da Mauro Balletti. Per finire, nel prossimo InFly (magazine diretto da Aldo Dalla Vecchia distribuito nei più importanti aeroporti italiani e sui voli delle principali compagnie) ci sarà un mio articolo dal titolo – deciso dall’editor – Settanta e ancora c’incanta, che potrete a suo tempo trovare anche nella sezione Altro di questo sito. Per ora è tutto, ma… occhio agli aggiornamenti delle settimane che verranno!

Pubblicato: 14 anni ago

Vincenzo Mollica, cronista fantastico

La sua gloriosa avventura professionale in RAI è iniziata nel 1980, più o meno in contemporanea con la nascita a Parma del nostro fan club. Ma il fatto di essere da trent’anni uno dei volti più amati del TG1 (di cui è attualmente redattore capo) non ha tolto a Vincenzo Mollica il gusto di lavorare divertendosi. Per nulla propenso – come ogni vero Grande che si rispetti – a prendersi troppo sul serio, ama ironicamente definirsi “un cronista balordo, impressionista e impressionabile con una grande passione per il cinema, la musica leggera e il fumetto”. Non a caso, fu proprio leggendo, da bambino, una storia disneyana – Topolino giornalista – che Vincenzo capì quale mestiere avrebbe fatto da grande. Più che Mickey Mouse, però, il suo eroe preferito è sempre stato Paperino. Tant’è vero che nel 1985 il suo geniale amico Andrea Pazienza si divertì a disegnarlo con becco e piume ribattezzandolo… Vincenzo Paperica. L’idea, dieci anni più tardi, fu ripresa da un altro Maestro del fumetto made in Italy, Giorgio Cavazzano, che nella storia Paperino e l’Oscar del centenario (pubblicata su Topolino nell’agosto ’95) rispolverò il personaggio di Paperica nel ruolo di inviato di Telepaperopoli nella fantastica notte delle stelle (papere) di Hollywood. A quella prima apparizione nelle tavole Disney ne sono poi seguite parecchie altre, quasi sempre griffate dal grande disegnatore veneziano (“Se per noi disneyani Carl Barks è Giotto – ama ripetere – Cavazzano è a dir poco Raffaello”). Di questo alter ego piumato – inutile dirlo – Mollica va più che mai fiero. Anche perché nei panni di Paperica gli sarebbero possibili tutte quelle cose che in carne e ossa non potrà mai fare. Una su tutte? “Come cronista di Telepaperopoli, per esempio, potrei finalmente riuscire a intervistare Mina, la mia cantante preferita, appassionata come me di Paperino. Mi piacerebbe parlare con lei di canzoni e di fumetti. Come Mollica dubito fortemente di poter mai realizzare questo sogno. Ma in versione Paperica – chissà – forse avrei qualche chance in più…”.

P.S. I virgolettati di Vincenzo Mollica riportati nell’articolo sono estrapolati dall’intervista Un papero camuffato da umano di Lidia Cannatella, pubblicata su Disney Gli anni d’oro n° 2 del maggio 2009.

Pubblicato: 14 anni ago

La Settanta? Commentatela qui…

… continuando, se possibile, a postare gli interventi su altri temi in coda al post precedente. Premesso che i complimenti sono sempre graditi, vi pregheremmo di segnalare con la massima sincerità anche le cose di questo numero che vi sono piaciute di meno, senza dimenticarvi di evidenziare gli inevitabili piccoli e grandi svarioni. Di uno, abbastanza vistoso e pacchiano, ci siamo accorti quando ormai era troppo tardi: nell’articolo dedicato alle anticipazioni sulla Mina 2010 a pagina 52 si legge che “Il contratto appena firmato prevede che per il biennio 2009/10 Mina sia legata al marchio Barilla da un rapporto in esclusiva”. Ovviamente, il biennio a cui ci si riferisce è il 2010/11 (e l’erroraccio si spiega col fatto che il pezzo è stato scritto ai primi di gennaio, periodo in cui puntualmente – almeno fino a febbraio inoltrato – io sono ancora fermo con la mente all’anno appena trascorso). Ancora più grossolano è il lapsus a pagina 48 (grazie all’amico Giacomo Parrucci che ce l’ha fatto notare!) dove siamo incorsi in un increscioso scambio di persona attribuendo al Maestro Riccardo Muti una notizia che riguardava invece il suo illustre collega Claudio Abbado. Il guaio è che, nella correzione delle bozze, troppo spesso ci si concentra sulle “pagliuzze” ortografiche anziché badare alle “travi” più madornali come quella – davvero imperdonabile – appena citata. Ma la caccia al refuso è solo all’inizio: maestrine dalla penna rossa, unitevi!

P.S. Una sola preghiera: chiamatela pure “bollettino” come ai tempi di Parma, chiamatela anche “giornaletto” o “giornalino”, o semplicemente “rivista” se non vi piace l’anglofona “fanzine” (contrazione di “fan” e “magazine”), ma – vi supplico! – non chiamatela “fanzina” che è un’italianizzazione forzata e inesistente, davvero orribile a leggersi e a udirsi. Vi chiedo troppo?

Pubblicato: 14 anni ago

Acquolina

Facile non ha sfondato, come in fondo era logico prevedere. Troppo raffinato, troppo al di là del tempo, troppo impegnativo, come mi confermavano le eleganti signore che gestiscono il negozio di dischi del Pantheon dove in genere consumo i miei averi (liquidi). La gente (ma chi sarà mai la ggente, co’ du’ ggi, come dicono a Roma?), chiede cose molto più facili di Facile – scusate la battuta, giust’appunto, fin troppo facile – cose che scivolano via dalla gola al piede, come l’acqua sul marmo. Cose che si possono far finta di ascoltare mentre si ciancia al cellulare o si sfoglia un magazine o comunque si pensa, magari, ai fatti propri (o ai regali di Natale, tempo sbagliato, secondo me, per ogni promozione che non sia di prodotti ovvii, e per il frastuono da cui si è circondati). Invece, la nostra Signora, anche quando strizza l’occhio ai gusti più correnti e sfoggia Afterhours e Subsonica – anche quando si mettesse a cantare l’elenco telefonico – pretende un impegno, un ascolto. Un’immersione. La sua grande Voce, ancora incredibilmente tersa, fluida e piroettante, che non conosce vere stanchezze, è agli antipodi delle voci correnti, femminili o maschili che siano – vociucole senza nerbo, vocette che precipitano in mielosi falsettini, vocine unidimensionali, vuote in alto, in basso e perfino al centro. No, non voglio parlare di Facile – mi spiace che questo album così intrigante non sia stato apprezzato. Voglio parlare e riparlare della sua Voce. La Voce di una sfolgorante Signora di settant’anni che tra pochissimo potrà dire di avere “settant’anni suonati”. Cantati. (…)”.

Quello che vi abbiamo proposto non è che l’inizio dell’articolo che Rina Gagliardi – gran “pasionaria” della Mazzini oltre che esponente prestigiosa della Sinistra italiana – ha scritto per la nuova fanzine in spedizione tra sabato 20 e lunedì 22 febbraio. E se questo è l’antipasto…