Il Blog

Pubblicato: 13 anni ago

Eppure soffia…

Spira un vento nuovo nel Belpaese, almeno a giudicare dagli ultimi sconvolgimenti elettorali. Anche in ambito mazziniano, in queste settimane di apparente calma piatta, si respira un’aria di frizzanti e promettenti novità. Le recentissime immagini del Maestro Ferrio al lavoro al Forum di Roma (“Un bellissimo studio dall’acustica fantastica allestito in una chiesa sconsacrata”, ci assicura il nostro Stefano Crippa de Il manifesto) lasciano presagire meraviglie nel prossimo disco di inediti. E un’altra splendida notizia è l’inserimento dei nomi di Massimiliano Pani e di Franco Serafini nella rosa dei possibili vincitori del Nastro d’Argento 2011 per la loro scintillante colonna sonora de La Banda dei Babbi Natale (ma perché, allora, non candidare anche Walking The Town di Mina tra le migliori canzoni originali? Viene da credere che, perfettamente beatlesiana com’è, possa essere stata scambiata dalla giuria per la cover di una sconosciuta gemma dei Fab Four). Buone nuove anche sul fronte delle emissioni discografiche all’estero: dopo aver visto la luce in diversi stati europei, il triplo poliglotta della EMI Je suis… Yo soy… I Am… Mina è da poco sbarcato in Argentina (e l’amico collezionista Piergiorgio Silva ce ne segnala anche un’edizione ristampata con tanto di ideogrammi nientemeno che a Taywan). E in Italia? In attesa delle sorprese autunnali, al temporaneo silenzio della Tigre sopperiscono le mille iniziative in suo onore che continuano a fiorire qui e là da parte di agguerrite tribute-band (in primis i Viale Mazzini attualmente in tournée nel Norditalia e l’infaticabile Giorgia Bassano col suo gruppo romano) e di semplici fans (vedi la nostra Nadia-Madame X, inesausta animatrice di affollatissimi “pomeriggi con Mina” a ritmo mensile nel suo Salotto milanese di via Grazioli). E non è finita: gli antichi fasti en travesti delle ormai disciolte Pumitrozzole parmensi (immortalate nel mitico corto Sei Mina girato nel 1985 da Gianni Amelio per Raitre) si rinnovano oggi con Il trionfamento del noi, gruppo di adorabili “pazze” fiorentine – tra le quali spicca Alessandro Mariotti, volto storico del nostro Fan Club – protagoniste su Youtube dello spassoso video Mine su Mine in cui, sulle note di Rose su Rose e con l’ausilio di semplici ma efficaci maschere-parrucche di carta create da Giancarlo Gori, i dieci protagonisti “raccontano” l’evolversi del look della Nostra dall’esordio come urlatrice agli ultimi concerti a Bussoladomani. “Il Trionfamento del Noi è un nome bellissimo”, ha affettuosamente commentato Mina sull’ultimo Vanity Fair, augurando “in bocca al lupino” alle sue spiritose imitadoras

httpvh://www.youtube.com/watch?v=HOvniykxFcY

Pubblicato: 13 anni ago

Une voix à nulle autre pareille

Diversi abbonati con scarsa dimestichezza con la lingua francese (mica tutti sono disinvolti poliglotti come Caterina Valente… ) hanno faticato ad afferrare il senso di ogni parola del bellissimo ricordo di Mina che il Maestro Gabriel Yared ci ha regalato nell’ultima fanzine e che ci siamo guardati bene dal tradurre per non tradire la forza e la spontaneità dello scritto originale. Eccovene qui, a grande richiesta, la traduzione in italiano:

di Gabriel Yared

Trentasei anni dopo la mia collaborazione con Lei, resto sempre soggiogato dalle qualità straordinarie di Mina “la Donna” e di Mina “l’Artista”. Ho ancora ben impresso nella memoria il nostro primo incontro a Milano: i tavoli sontuosamente imbanditi ai quali lei mi invitava per pranzare, la libertà che mi aveva lasciato per riorchestrare le canzoni di Lucio Battisti, la totale fiducia che aveva in me, le meravigliose sedute di registrazione con l’orchestra e Mina in diretta! Sì, Mina cantava in diretta con l’orchestra d’archi e con la ritmica e ciò dava ai musicisti uno stimolo fantastico. Io ero – e sono tuttora – sedotto dal suo charme infinito, dalla sua voce simile a nessun’altra, da questa persona rara che mi aveva ispirato le più belle musiche e, ancora adesso, provo una grande nostalgia per quel periodo e mi chiedo perché lei ed io non ci siamo più rivisti, perché – oh, perché? – noi non abbiamo più lavorato e creato qualcosa insieme… La sua voce, il suo essere, la sua sensualità, la sua sensibilità, tutto ciò che la sua persona emanava… tutto questo mi manca.


Pubblicato: 13 anni ago

Accendi questa luce

“Sto incidendo un nuovo album. Canzoni stupende, inedite e nuovissime. C’è un po’ di tutto, dalla disco-music più sfrenata alle canzoni melodico-classiche, dove ci sono sempre un lui e una lei…”, avrebbe confidato Mina all’amico cronista Ranuccio Bastoni in una fantomatica intervista apparsa sulle pagine de L’occhio (quotidiano diretto da Maurizio Costanzo che conobbe una breve esistenza alla fine degli anni 70) qualche settimana prima del lancio di Attila. Il virgolettato – ovviamente da prendere con le pinze come tutte le dichiarazioni alla carta stampata attibuite alla Tigre dal suo ritiro dalle scene in poi – sarebbe perfetto anche come anticipazione del nuovissimo disco, praticamente già terminato, che allieterà il nostro autunno. Un primo assaggio video dei lavori in corso – pochi secondi che ci mostrano il Maestro Gianni Ferrio negli studi del Forum di Roma alle prese con la registrazione degli archi di una delle canzoni più “classiche” dell’album – è già stato regalato ai fans tecnologicamente più evoluti su Ping, social network musicale (integrato nell’app iTunes su iPad, iPhone e iPod Touch) che dà modo agli appassionati di uno stesso cantante di condividere tra loro video, canzoni e anteprime esclusive fornite ufficialmente dallo staff dell’artista del cuore. A questo stuzzicante prologo virtuale seguiranno presto nuovi concreti segnali di un rinato dialogo diretto tra Mina e i suoi aficionados? Con la più imprevedibile delle star, mai dire mai…

p.s. Per i meno “iTunesizzati” tra noi, il filmato è da oggi visibile anche sul sito www.minamazzini.com

Pubblicato: 13 anni ago

My crazy baby

“Sono arcistufa dei luoghi comuni che ci vedono come una generazione di perditempo, fannulloni, drogati di internet, vittime della globalizzazione e privi di valide idee”, si lamentava qualche tempo fa, in una lettera indirizzata a Mina, una lettrice sedicenne di Vanity. La risposta della Tigre è stata folgorante e sorprendente come sempre: “Io non appartengo a quel genere di adulti che la pensano così. Figurati che sto cercando un arrangiatore di quindici anni”. Ecco: qualcosa di simile è venuto in mente anche a noi redattori “storici” del Minafanclub dando un’occhiata, a lavoro fatto, al nuovo numero 72 della nostra rivista (che purtroppo, per un accumularsi di incresciose circostanze concomitanti – lo sciopero generale del 6 maggio, il caos postale pre-elezioni amministrative, lo strascico del lungo ponte pasquale – sta arrivando a gran parte degli abbonati con spaventoso ritardo): bello, elegante, fotograficamente imperdibile, reso importante dal contributo di collaboratori straordinari. Nessuno dei quali, però, di primo pelo. Quel che ci manca, insomma, è l’apporto creativo, vivificante, rigenerante della “nuova” generazione dei fans mazziniani. Che esiste, eccome se esiste, se è vero – dati alla mano – che il 30% dei neo-iscritti degli ultimi mesi ha meno di vent’anni di età. Ecco: nelle fanzine che verranno ci piacerebbe che queste nuove “risorse umane” facessero sentire le loro voci, raccontandoci la “loro” Mina e regalando finalmente una ventata di freschezza alle nostre pagine finora monopolizzate dal solito crocchio di gloriosi “senatori”. Ci auguriamo davvero che qualche stranger boy o qualche ragazza dell’ombrellone accanto raccolga con entusiasmo il nostro invito, dando una sonora lezione di fantasia e di creatività a tanti vecchi scettici blu come il sottoscritto…

Pubblicato: 13 anni ago

Amici che non vedo mai…

Chi si nasconde sotto il – falso – nome di Cecilia Bellacci? Quali sono i retroscena di Parentesi, canzone scritta per Mina nel ’71 ma da lei mai incisa? Quale nota canzone del repertorio della Tigre era stata originariamente composta per un’altra interprete col titolo Je suis venue de loin? E quale curioso antefatto può mai legare Marcella Bella alla bellissima E tu chi sei di Salomè? Che cosa pensa e scrive oggi di Mina il grande Gabriel Yared? Come andò veramente l’incontro a Parigi di metà anni Settanta tra Mina e Michel Legrand per quel loro disco insieme poi mai realizzato? Come è nata la deliziosa Walking the town di Piccola strenna? Questi e parecchi altri sfiziosi interrogativi trovano risposta nelle pagine del nuovo numero 72 della rivista del Mina fan club che pochissimi tra voi hanno già ricevuto sabato e che tutti gli altri abbonati troveranno nella loro buca delle lettere nei primi giorni della settimana. A tal proposito consentitemi di ringraziare una volta di più gli innumerevoli amici che magari qui nel blog, o nella pagina consorella di Facebook, non mettono mai il becco (anzi, un numero ancora consistente di loro non sa quasi nemmeno che cosa sia Internet), ma che da decenni – in alcuni casi, già da prima che il Fan Club traslocasse da Parma ad Aosta – continuano con silenziosa tenacia e svizzera puntualità a rinnovare la loro adesione annuale, talvolta addirittura in anticipo sui tempi, risparmiandoci l’ingrato compito – per quanto mi riguarda, il più odioso di tutti – di doverli informare dell’imminente scadenza. Mandare avanti un’attività amatoriale come la nostra, e per così lungo tempo, è un’impresa improba di cui non tutti riescono a comprendere fino in fondo i risvolti onerosi e le piccole e grandi seccature che ne conseguono. Fortunatamente possiamo contare, da sempre, su uno zoccolo duro di persone speciali che ci incoraggiano a non desistere. Se dopo più di trent’anni siamo ancora qui, è anche merito loro.

Tornando alla nuova fanzine, lo spazio-commenti di questo post ci piacerebbe fosse principalmente riservato alle vostre impressioni – non necessariamente positive – sulla rivista appena ricevuta. Cogliendo magari l’occasione per azzardare qualche proposta sui contenuti che vi piacerebbe trovare nel prossimo e nei numeri che verranno…

p.s. A proposito di grandi amici storici del Mina fan club, non perdetevi il numero di maggio del mensile Raro! diretto dal nostro Fernando Fratarcangeli: c’è un grande servizio dedicato al musicarello Appuntamento in riviera.

Pubblicato: 13 anni ago

Era di maggio…

Maggio 1961 – A ormai più di tre mesi dall’infausta – e ultima – avventura sul palco di Sanremo, Mina sembra voler concentrare la propria attività soprattutto al di fuori dei confini italiani: a metà mese, dopo una serie di registrazioni televisive in Germania, Danimarca e Svizzera (dove appare in Musicomania del 9 maggio con Io amo tu ami, Il cielo in una stanza e Coriandoli), la Tigre prende il volo per il Giappone in occasione del lancio sugli schermi nipponici del film Appuntamento a Ischia. Al suo seguito, per quella che sarà una delle più trionfali tournée della sua carriera, il Maestro Bruno Canfora e l’immancabile patron Elio Gigante…

Maggio 1971 – Terminata a fine aprile, dopo tre intensissimi mesi di sold out nei principali teatri italiani, la seconda tournée con Gaber, Mina decide di concedersi un meritato periodo di riposo. E’ lei stessa, nel corso di un’intervista televisiva concessa all’amico Lello Bersani, ad ufficializzare l’intenzione di abbandonare per qualche tempo ogni attività pubblica, comprese le tradizionali serate alla Bussola previste tra giugno e settembre. Il volontario blackout mediatico, tuttavia, non impedirà alla Diva numero 1 della canzone italiana di dominare le classifiche estive sia a 45 (Amor mio) che a 33 giri (Del mio meglio).

Maggio 1981 – Costretta ad abbandonare entro l’estate l’amata Basilica che il Vaticano si appresta a “riconsacrare” come luogo di culto, Mina termina con grande anticipo rispetto ai tempi consueti le incisioni del suo doppio album autunnale. E intanto, la fanzine numero 4 del Club annuncia in anteprima l’uscita – nel mese di giugno – del nuovo 45 giri Una canzone/Quando l’amore ti tocca e del sesto volume della serie Del mio meglio, dedicato stavolta alle più belle registrazioni live di Mina.

Maggio 1991 – Terminate le registrazioni di un disco di tanghi argentini del cantante-chitarrista Angel Pato Garcia (con la prestigiosa collaborazione del bandoneonista Roberto Lara), negli studi della PDU di Lugano si lavora a tempo pieno per ultimare il doppio album autunnale – il ventesimo consecutivo – della Titolare dell’Etichetta. Le incisioni saranno effettuate in digitale con nuove, sofisticate apparecchiature a 48 piste della Studer…

Maggio 2001 – Mentre il nuovo album-tributo a Modugno Sconcerto e l’antologia Coleccion latina della EMI stazionano nelle zone alte delle classifiche, Mina e Mauro Balletti sono nuovamente impegnati in sala di registrazione per selezionare e mettere insieme le oltre due ore e mezza di filmato che comporranno il DVD Mina in studio la cui uscita è prevista in autunno…

Maggio 2011 – Alle 00,01 del 1° maggio le solenni celebrazioni per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II hanno preso ufficialmente il via con il lancio – sulle reti web di tutto il mondo – di un video di 5 minuti sulle note del Magnificat cantato da Mina su musiche di Marco Frisina. Si tratta di un vero e proprio film di 5 minuti – diretto da Fabio Gallo – in cui le immagini del Pontefice polacco si alternano a quelle dei Danzatori della Luce che ballano sugli sfondi suggestivi delle Terme di Diocleziano e della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma.

Pubblicato: 13 anni ago

La Voce della luna

“Mina ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio”. Quella appena citata non è che una delle innumerevoli dichiarazioni d’amore rivolte a Mina dal grande Federico Fellini. Ricordiamo tutti la puntata di Canzonissima del 14 dicembre 1968 in cui il geniale regista, intervistato sul set di Satyricon da Lello Bersani in collegamento da Cinecittà per presiedere la giuria esterna della gara canora, raccontò dei suoi ripetuti e vani tentativi di avere la Tigre come attrice in un suo film (sia nel mai realizzato Mastorna che nello stesso Satyricon, nel ruolo di Trifena poi affidato a Capucine). In quell’occasione i due si salutarono affettuosamente a distanza ripromettendosi di incontrarsi prima o poi “almeno per un caffè”. Ma quello di una loro collaborazione rimase il grande sogno proibito del Maestro: “Lavorare con Federico mi avrebbe immensamente interessato come esperienza – confessò poi Mina in un’intervista radiofonica di qualche tempo dopo – adoro Fellini sempre e comunque. Mi sarebbe piaciuto vedere come lavora un Mostro sacro come lui, ma ho preferito non farlo, anche per rispetto: preferisco limitarmi a fare ciò che so fare…”.

Del mancato incontro artistico tra i due Genî si torna a parlare oggi in occasione della mostra Donnaecinema: la visione di Fellini curata dalla Fondazione Fellini e dal Gruppo Sole 24 ore e in programma alla Villa del Grumello di Como dal 4 al 15 maggio. La rassegna – che vedrà esposti costumi, sceneggiature, disegni, partiture inedite di Nino Rota e altri rari memorabilia legati all’universo femminile immaginato dal regista – sarà incentrata proprio su quella che il direttore della Fondazione Fellini Paolo Fabbri definisce “la sua terza donna dopo Anita Ekberg e Sandra Milo”. Si potranno ammirare alcuni degli spettacolari ritratti di Mina schizzati dal regista nonché la trascrizione di un sogno “dai contenuti sessualmente rilevanti” (parole di Fabbri) che Fellini fece proprio su di lei…

mina fan club uovo
Pubblicato: 13 anni ago

E’ l’uovo per me!

mina fan club uovoLa sorpresona di Pasqua del Minafanclub? E’ che la nuova fanzine numero 72 – a mio avviso, la meglio riuscita degli ultimi due anni – è finalmente stata data alle stampe e sarà in spedizione nella prima settimana di maggio, al termine di queste due lunghe settimane di ponte semivacanziero. Un primo assaggio visivo del ricco contenuto lo trovate postato da oggi nella nostra home page. Ma anche Casa Sony ha il suo bell’ovetto con quadruplo cadeau in serbo per l’immediato dopo-Pasquetta: per martedì 26 aprile, infatti, è prevista l’uscita nei negozi di nuove ristampe in special price dei cd di N° 0, Dalla Terra, Olio, Veleno. E sette giorni dopo toccherà al glorioso Mina Celentano. Niente di eclatante, per carità, ma pur sempre un segno inequivocabile che il catalogo mazziniano è vivo e lotta insieme a noi…

Buona Pasqua e Serena Pasquetta a tutti!

Pubblicato: 13 anni ago

Max, auguri a piene mani

“Credo proprio – ci aveva confidato qualche mese fa Massimiliano Pani – che, quando sarò vecchio (e ci sono quasi… ), farò solo il compositore e finalmente non mi occuperò più di grane, avvocati, majors, rapporti con sponsor e multinazionali, tutte cose che non possono propriamente definirsi propedeutiche all’ispirazione”. L’allusione alla “incombente” senilità era ovviamente solo una spiritosa civetteria: in forma smagliante come e più di sempre (ne è prova lampante l’alto gradimento personale riscosso a Ti lascio una canzone presso il pubblico femminile… di tutti i sessi), Max non dimostra minimamente i pur non numerosi anni che si appresta a compiere. Sta di fatto che, dopo un lungo periodo di relativa stasi creativa (da imputare ai troppi impegni burocratici legati al suo ruolo di nocchiero della factory materna), la voglia di comporre e di far musica sembra essergli fortunatamente tornata con largo anticipo sul previsto. Dopo il successo della soundtrack de La Banda dei Babbi Natale (per cui aveva composto, da solo, una canzone rimasta inedita in quanto destinata ad una scena poi esclusa dal montaggio finale del film), Max è nuovamente al lavoro al fianco di Franco Serafini non solo per il disco autunnale di Mina ma anche per la colonna sonora di una fictionL’amore e la vendetta – che vedremo in autunno su Canale 5. E per il nuovo album dei Matia Bazar, Conseguenza logica, ha musicato a quattro mani con l’amico Piero Cassano l’avvolgente e minosissima A piene mani. “Quando sono arrivata io – ha raccontato al nostro Lucio Nocentini Silvia Mezzanotte, “voce” ritrovata del gruppo – la struttura musicale del brano era ancora in essere tra Piero e Massimiliano e non aveva ancora questo testo e questo titolo. Io ci sono entrata e ho costruito un racconto, come spesso succede nelle canzoni, in finto inglese, dando delle chiavi di lettura dove ci andavano delle “a” e delle “o”. Sulla base di queste suggestioni Giancarlo Golzi e Adelio Cogliati hanno costruito un testo che corrispondesse esattamente alle sensazioni che il brano mi aveva suscitato: A piene mani, perché c’è dentro un’estrema sensualità e ci sono doppi sensi evidenti. E’ l’amore a piene mani, ma in realtà è sesso a piene mani…”.

P.S. Al 18 aprile mancano ancora due giorni ma, conoscendo la scarsa propensione di Max – e della sua mamma – a celebrare qualsivoglia tipo di ricorrenza, preferiamo seguire l’esempio del Cappellaio Matto e del Leprotto Bisestile limitandoci ad augurargli 364 giorni di non-compleanno pieni di meraviglie. Musicali e non.

Pubblicato: 13 anni ago

Doppiamente Mina

Sta riscuotendo un discreto gradimento, nella pagina di Facebook Mina Emi, la rubrichetta di quiz, casse-têtes e quisquilie ludiche varie proposta quotidianamente dal Minafanclub. Particolarmente divertente, qualche giorno fa, la gara di acrostici sulle quattro lettere del nome MINA, alcuni all’insegna della classica devozione da fan (“Mito Intramontabile Non Appare”, “Momentaneamente Incide Nuovo Album”, “Musica Italiana Non Artefatta”), altri più gustosamente ironici (“Morirei Incontrandola Nell’Ascensore”, “Massimilianooooooo!… Insisti Negli Arrangiamenti!” e soprattutto un geniale “Mal Incappò Negli Aostani” coniato da un nostro irriducibile detrattore).

L’interesse degli enigmisti per la più grande Cantante Italiana, del resto, non è una novità. Qualche anno fa, nella sua rubrica Lessico&Nuvole su Repubblica, il grande Stefano Bartezzaghi aveva definito il nome Mina Mazzini come un classico esempio di anapax (ossia, parola o gruppo di parole privi di lettere che non siano ripetute): due m, due n, due a, due z, con la sola eccezione “dispari” delle tre i. E se aggiungiamo anche il secondo nome Anna, ecco un’altra doppia accoppiata di a e di n. Non è un caso che il numero due abbia sempre fatto capolino con singolare – anzi, duale – insistenza nella vita e nella carriera di Mina: due nomi di battesimo, un doppio nome d’arte all’inizio della carriera, due Sanremi, due mariti, due figli, due nipoti, la duplice cittadinanza italo-svizzera, gli innumerevoli duetti con altri artisti, il doppio album che per oltre due decenni è stato la formula vincente della sua attività discografica…

… E poi qualcuno ancora si chiede perché il Minafanclub non pubblichi più di due fanzine l’anno!

Pubblicato: 13 anni ago

Ricordo d’attore: Corrado Pani

A sei anni dalla scomparsa, Rete4 rende omaggio al grande Corrado Pani con una puntata speciale di Ieri e oggi in TV a cura di Paolo Piccioli dal titolo Ricordo d’attore in onda tra giovedì 7 e venerdì 8 aprile alle 1,45 di notte. Il programma, in cui rivedremo Pani in alcune tra le sue più significative apparizioni nel Maurizio Costanzo Show e in altre trasmissioni televisive Mediaset, sarà preceduto da un’intervista col figlio Massimiliano

Pubblicato: 13 anni ago

Inventeremo giochi sempre nuovi

Ricordo come fosse ieri la gioia e lo stupore che provai, all’incirca trent’anni fa, ricevendo, insieme alla mia tessera di socio n° 73 del Minafanclub, i primi cinque numeri della fanzine pazientemente dattiloscritti e fotocopiati dalle mani fatate di Flavio Merkel e degli altri certosini di Parma (tra loro c’era anche un giovane e geniale dj-critico musicale di nome Mauro Coruzzi). Al di là della qualità del lavoro – straordinaria, visti i i poveri mezzi di cui allora si disponeva – ciò che più mi meravigliò di quei preziosi fascicoli fu un dato di fatto per me assolutamente inedito e sconvolgente: e cioè che una grande passione musicale poteva benissimo trasformarsi – da culto “passivo” e inerte come l’avevo vissuto e goduto fino a quel momento – in occasione concreta di creatività, di gioco, di stimolante confronto con gli altri fans. Tre decenni dopo, la mia voglia di “giocare” con Mina è rimasta intatta. E la stessa patinatissima fanzine dei giorni nostri, pur cresciuta ai massimi livelli di eccellenza estetica grazie alla perizia grafica di Remo, non ha perso molto dell’approccio dilettantesco ed entusiasta dei primordi.  Proprio questo, forse, è il suo elisir di lunga vita: come dice il saggio, i dilettanti costruirono l’Arca, i professionisti il Titanic.

N.B. Tutto questo delirio per anticiparvi che – a partire da lunedì – la pagina Mina EMI di Facebook, in collaborazione col Minafanclub, coinvolgerà quotidianamente tutti gli appassionati di Mina in un inedito e divertente gioco a quiz. Ma anche qui nel Minafanblog – perché no? – stiamo pensando di organizzare per il prossimo futuro qualche sporadico “Appuntamento con la Sfinge”…

Pubblicato: 13 anni ago

Un giorno come un altro

Volete mettere il vantaggio, per una come Mina, di un compleanno dispari? Un placido, anonimo numero primo, da festeggiare in intimità con le persone care. Senza l’assordante contorno di Speciali Porta a Porta in cui certi suoi colleghi dei tempi del Musichiere ci vengono a raccontare di Lei come è oggi. Senza Arene domenicali in cui torme di minologi improvvisati sparano i luoghi comuni di sempre sui perché e sui percome del suo addio alle scene (“L’assenza? Una scelta pianificata da un’abile strategia di marketing” ). Senza paginoni, inserti speciali o pubblicazioni ad hoc con le solite agiografie trite e ritrite. Senza Sposini. Senza Parietti. Senza Limiti.

Probabilmente, per lei, questo 25 marzo senza cifre tonde non è che un normalissimo giorno che trascorrerà come tanti altri in sala d’incisione, dove in queste settimane fervono i lavori del suo nuovo album di inediti (il terzo consecutivo!) che si preannuncia  ancora più bello e più forte di FacileCaramella. E allora… ssst... accontentiamoci di farle i nostri auguri sottovoce e lasciamola cantare.

 

Pubblicato: 13 anni ago

Settantadue. Il sommario.

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SPECIALE: “LA SCIMMIA”, 40 ANNI DOPO

My name is Mina di Antonio Bianchi

1971, cronistoria di un anno grande grande grande
Sotto il segno della Scimmia di Loris Biazzetti

Dietro le quinte di un successo
La più “Grande grande grande” storia mai raccontata di Pino Presti

Tra Mina e Luciano Beretta una “Parentesi” mai chiusa
Dai filatini ai… bidoncini

Gli autori di “Mina” tra debutti e conferme
Scimmie e altre storie

“Mina” in the world
Il pianeta delle Scimmie di Fernando Fratarcangeli

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Tutta la nuova Mina da Piccola strenna alle sorprese del prossimo autunno

E’ NATALE TUTTO L’ANNO

con gli interventi di Massimiliano Pani, Lele Cerri, Gabriele Comeglio, Franco Serafini, Franco Zanetti

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SPECIALE: MINA EN FRANCE

Una Cremonese alla conquista della Francia
Sous le charme de Mina di Loris Biazzetti

Une Voix à nulle autre pareille di Gabriel Yared

Mina e Michel Legrand, storia di un disco mai nato
L’ultima volta che vide Parigi di Pino Presti

Tutta la Mina edita in Francia
Chez toi c’est une chanson di Fernando Fratarcangeli

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Oggi sono io: un fan si racconta
Es la historia de un amor di Fernando Del Moral Caro

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E POI…

Nilla Pizzi nel ricordo di Gherardo Gentili, le consuete Come gocce con le ultime notizie mazziniane e le Minanews a cura di Fernando Fratarcangeli

 

IN SPEDIZIONE A FINE APRILE!


Pubblicato: 13 anni ago

S’ardi di passione

Tra i mille e multiformi omaggi a Mina di cui il nostro blog dà periodicamente notizia, ci fa particolarmente piacere segnalare la “giornata mazziniana” che il Comune di Cagliari, con la locale Scuola Civica di Musica, ha organizzato per il prossimo 27 marzo presso il Palazzo dei Congressi della Fiera Internazionale della Sardegna. La manifestazione prevede l’intervento di una giovane allieva della Scuola che ha vinto in ambito regionale, tra oltre 150 concorrenti, la selezione per giovani talenti e che da molti anni studia il repertorio di Mina. Altra ospite alle prese con una serie di celebri brani della Tigre sarà Barbara Cola, interprete distintasi al Festival di Sanremo del 1995 interpretando In amore al fianco di Gianni Morandi. Il tutto accompagnato dall’orchestra dal vivo dei docenti della Scuola Civica cagliaritana diretti da Giorgio Baggiani con gli arrangiamenti di Gemiliano Cabras dei Tazenda. Interverrà inoltre, su segnalazione della famiglia di Mina che ha dato il proprio benestare all’iniziativa, il giornalista Franco Zanetti nella sua veste di testimone tra i più autorevoli e competenti della vita artistica e musicale della First Lady della Canzone Italiana.

Pubblicato: 13 anni ago

Mina… e le altre

di Franco Zanetti

… Non “le altre cantanti”: “le altre canzoni”. Già, perché ricevendo da Carosello i due box di tre cd ciascuno Ritratto – I singoli vol. 1 e Ritratto – I singoli vol. 2 dedicati a Mina e al repertorio da lei inciso per la Italdisc tra il 1958 e il 1963, sono stato preso dalla curiosità di verificare l’intera discografia di Mina di quegli anni, album compresi. E mi sono reso conto che, fra canzoni uscite come facciata A e facciata B di 45 giri e le bonus track, il doppio box arriva “quasi” ad offrire il repertorio integrale di quel periodo (parlo di brani pubblicati ufficialmente in Italia, escludendo quindi le canzoni cantate in lingue diverse e destinate al mercato ester0). Facendo ricorso, come sempre, all’impagabile competenza degli amici del Mina Fan Club, ho dunque verificato che gli acquirenti dei due volumi di Ritratto si trovano ad avere in mano, in versione rimasterizzata, tutto il repertorio di Mina (anche come Baby Gate) su Italdisc ed etichette collegate… meno 6 canzoni.

Da qui a proporre a Carosello di pubblicare un cd “a completamento” il passo è stato breve. E, confermando un’attenzione e una buona volontà che sono merce rara nella discografia odierna, in Carosello hanno prontamente accettato la proposta. Così. ecco un mini-cd con 8 canzoni. Sei sono, appuno, quelle che consentono di completare l’integrale di Mina su Italdisc, ovvero Passione, Io bacio tu baci, Chou Chou, Le cinque della sera, Di baci e Eravamo in tre. E già che c’era l’occasione, la si è colta anche per rimediare ad un inconveniente verificatosi nell’assemlaggio del terzo cd del volume 2, nel quale sono state inserite, per uno scambio di master, le versioni di Dindi e Ollalla Gigi cantate non in italiano, come sarebbe dovuto essere, ma in spagnolo.

N.B. Su proposta del fantastico Franco Zanetti, la Carosello ha generosamente fatto dono al Minafanclub di un quantitativo extra del mini-cd Mina… e le altre che sarà da noi inviato in regalo – allegato all’imminente  fanzine 72 – ai nuovi soci prossimamente in arrivo e a tutti i nostri iscritti che hanno optato per l’abbonamento deluxe (il quale, prevedendo con un modico sovrapprezzo della quota annuale l’invio in doppia copia delle fanzine in busta imbottita, ci consente di aggiungere il gadget in condizioni di sicurezza antiurto e senza alcun ulteriore aggravio delle spese di affrancatura che invece, allegando il cd stesso alla rivista spedita in singola copia, risulterebbero quasi triplicate). Per  tutti gli altri soci il minicd può essere richiesto al Club dietro semplice rimborso delle spese di spedizione seguendo le istruzioni del post “Mina… e gli altri” cliccabile nella sezione “Pagine” del nostro sito.

Pubblicato: 13 anni ago

Sotto questo cielo solo tu resisti

In questi bui momenti, quale tessera migliore di questa può esserci a nostra disposizione?”, ci scrisse oltre vent’anni fa – era il dicembre 1989 – la cara Rina Gagliardi, aderendo con entusiasmo alla nostra offerta di averla come socia onoraria del Fan Club in segno di gratitudine per i magnifici articoli che era solita dedicare a Mina su Il Manifesto. Per un’indomita pasionaria di sinistra come lei, quelli erano davvero giorni difficili: “Fuori (leggi: nel vasto mondo) diluvia. Il PCI si sta sciogliendo con uno psicodramma finale che coinvolge tutto, testa, anima e viscere. Il muro di Berlino è già crollato e, in questa liberatoria implosione, si sta trascinando tutto, anche le più antiche distinzioni fra bene e male…”.

Queste parole dell’indimenticabile Rina – che da nove mesi non è più tra noi e ancora stentiamo a farcene una ragione – ci son tornate in mente diverse volte in questi ultimi tempi se possibile ancora più cupi di allora. Perché è proprio quando il presente sembra non aprire spiragli di speranza che certe piccole solide certezze diventano il miglior toccasana per prepararsi positivamente al domani. E allora, “in questi bui momenti” quale “piccola certezza” ci può essere di maggior conforto che sapere Mina impegnata in sala a registrare il suo nuovo disco, oltretutto con “una gran voglia di canzoncine leggere”, come ci ha amabilmente confessato appena qualche settimana dalle pagine di Vanity?

 

Pubblicato: 13 anni ago

Mina in studio rewind / 6

La donna che non c’era

di Flavio Merkel

Ride, fa versacci, “sporca” le canzoni, fuma (sempre Marlboro rosse), è tenera, professionale ma allegra, e non parla quasi mai, come se la sua voce esistesse solo per il canto e non per la parola. Il suo volto è finalmente visibile, ma senza collo, senza sguardo, gli occhi si intravvedono qua e là dietro le spesse lenti quando i primi piani sono molto ravvicinati. Magra, lunga e nera in quella sua mise senza tempo, bianca di pelle, una pelle che riflette – non assorbe – la luce. E poi il miracolo di quella Voce, ancora più sfumata, complessa, potente e variegata, incanta anche chi non la ama, stupisce gli increduli, nutre gli ammiratori, fa invidia alle coetanee colleghe (italiane e straniere) ormai sfiatate. Un miracolo, ripeto, e un mistero. Perché non sappiamo niente di più di quanto sapessimo (o immaginassimo) prima. Sì, l’abbiamo finalmente rivista, ma alle sue condizioni: quasi spiata, da dietro, di fianco, di profilo, raramente di faccia, rendendoci tutti voyeurs, intrusi privilegiati che la spiano nel privato. Abbiamo verificato che esiste davvero e canta e si diverte. Ma il mistero rimane. Chi è Mina?

(6 -fine)


Pubblicato: 13 anni ago

Mina EMI Official Page

Periodo di grandi novità mazziniane da Casa EMI, che ha ufficializzato oggi con un comunicato stampa non solo l’uscita – prevista per il 22 marzo – delle tre nuove raccolte poliglotte Yo soy Mina, I Am Mina e Je suis Mina, ma anche la pubblicazione in digitale dell’intero catalogo EMI della Tigre, dal 1° marzo in esclusiva su iTunes e poi – dal 1° aprile – su tutti gli store digitali, per un totale di 60 titoli che partono da Dedicato a mio padre del 1967 per arrivare a Lochness del 1993, comprendendo anche la pluridecorata Platinum Collection e il boxset completo dei 10 Del mio meglio. E intanto, a suggello di questa pioggia di emissioni, proprio in queste ore ha visto la luce su Facebook la Mina EMI official page amministrata in collaborazione col Mina fan club…

Pubblicato: 13 anni ago

I am, Je suis, Yo soy… Mina!

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I am Mina

1. Take me (L’importante è finire) 3:24 §
2. Runaway (
E poi) 4:47 §
3. More than strangers
(Vorrei che fosse amore) 2:20 §
4. Love me (Uappa) 3:29  §
5. Never, never, never
(Grande, grande, grande) 3:58
6. I still love you
(Fate piano) 4:10 §
7. Why?
(Why do you treat me like you do) (Vorrei averti nonostante tutto) 4:32 §
8. The way I love you
(Amore mio) 3:42 §
9. Where would I be without your love?
(Ancora dolcemente) 4:24 §
10. Don’t ask me to love you
(Domenica sera) 3:18 §
11. This world we love in
(Il cielo in una stanza) 2:28 §
12. Quand’ero piccola
(English version) 2:43 §
13. Io innamorata
(English version) 2:59  §
14. I discorsi
(English version) 3:09 §
15. Walk on by
8:25
16. Strangers in the night
3:40
17. Only you
3:11
18. Stardust
3:50

(§) per la prima volta su CD