E’ scesa malinconica la sera
di Mauro Pennazio
Il 28 agosto scorso ci ha lasciati Virgilio Savona, un poliedrico uomo di cultura: autore di testi satirici e di impegno civile, compositore e arrangiatore nel campo della musica ambient, ricercatore etnico-musicale e storico della canzone popolare, autore per bambini (ha collaborato in diverse occasioni con Gianni Rodari) e, recentemente, al centro di un doveroso omaggio da parte del Club Tenco. Ma, per tutti, è soprattutto ricordato quale componente del Quartetto Cetra fin dalla sua originaria fondazione, nel 1941. Insieme alla moglie, la splendida Lucia Mannucci, era rimasto il testimone di una lunga e felice stagione artistica, dopo la prematura scomparsa di Tata Giacobetti e Felice Chiusano. Protagonisti di uno stile nel fare spettacolo che fu anche stile di vita, oggi purtroppo quasi del tutto estinto, i Cetra hanno caratterizzato 50 anni di musica italiana, alla radio (la mitica Eiar), nei teatri e in TV. Con garbo, ironia, altissima professionalità, immensa simpatia, grande rispetto del pubblico. Come non ricordare, in questo spazio, la gradevolissima parodia della Tribuna Elettorale, interpretata insieme a Mina in una puntata di Studio Uno del 1961, nonché le altre occasioni di incontro nei programmi televisivi: Non cantare, spara! del 1968, Jolly del 1970, la prima puntata di Milleluci dedicata alla radio, nel ’74… Ma permettetemi di segnalare anche un momento televisivo poco conosciuto che vede i Cetra con Mina: nel corso di una puntata di Al Paradise del 1985 fu riproposto il filmato tratto da Milleluci in cui Mina cantava La pioggia di marzo con lo sfondo delle sue precedenti apparizioni in TV; dopo le prime battute, l’inquadratura si allargò a comprendere i Cetra, ormai con qualche anno sulle spalle ma sempre scintillanti di swing, che si univano alla voce di Mina con il loro prestigioso impasto di voci… da brivido! Altri incontri musicali di questi tipo sono avvenuti sul versante discografico, ad esempio con la bellissima canzone di Pino Spotti Le tue mani, magistralmente interpretata dalla Mannucci negli anni ’50 e ripresa nel decennio successivo da Mina con altrettanto splendore. E quando i Cetra incisero un album rievocativo della loro carriera, non persero occasione di citare con affetto la collega nella canzone Studio Uno (“…C’era Mina che ti conquistava con le sue canzoni, passando con disinvoltura dalla melodia allo swing!”). Qualche anno dopo fu lei a restituire l’omaggio ai Cetra incidendo la loro celeberrima I ricordi della sera nel doppio Sorelle Lumière del 1992. A proposito di questa canzone, gli stessi Lucia e Virgilio, che ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare più volte negli ultimi dieci anni, mi raccontarono che Mina, dopo averla incisa, volle unire alla copia del disco che inviò loro in omaggio un affettuoso biglietto che li rese felicissimi. Sempre in quel periodo, a un giornalista che li stava intervistando e che a un certo punto si era permesso di esprimere un giudizio negativo sugli ultimi dischi di Mina, bollandoli come “prodotti di routine“, Cia rispose: “Ma lei li ha davvero mai ascoltati i dischi di Mina? Canta ogni tipo di repertorio, e ha una voce che esprime tutti gli stati d’animo… se questa me la chiama routine…”. C’è sempre stato un feeling tra Mina e i Cetra, se non altro li ha contraddistinti la stessa concezione di arte e di vita: rigore stilistico, discrezione, riservatezza. In questi ultimi anni, rimasti soli, Lucia e Virgilio preferirono non mostrarsi più in pubblico ed eclissarsi da un ambiente nel quale non si riconoscevano più. Penso che Mina al loro posto avrebbe agito alla stessa maniera. Anzi, l’ha già fatto.
Grazie Virgilio, e un affettuoso abbraccio a Lucia.
io NO.
non ci credo
Piera
Ciao Gil, Grazie per raccontare la storia di CANZONISSIMA , avevo letto qualcosa ma non sapevo bene come erano i fatti veramente.Ma anch’io avevo notato dimostrazioni di indifferenza o noia da parte di certi colleghi seduti nella prima fila: Una che non applaude mai o guarda sempre da un’altra parte ( si vede bene nella ultima puntata quando Mina canta Io per lui-C’è più samba-E sono ancora qui) Anch’io non voglio dare nomi ,ma è una che continua a riproporre l’unica sua canzone che ha avuto successo, dal ’68 fino a oggi.C’è un’altro che dopo E POI VERRÀ L’AUTUNNO, applaude un pò come per forza e dopo appoggia la sua faccia nella mano come se fosse stanco.Ma va bene, tutto questo è storia vecchia e il tempo ha dimostrato chi è LA PIÙ GRANDE DI TUTTI.Peccato Mina rifiutò la canzonissima ’69 . Sempre penso o immagino quello che avrebbe accaduto ascoltando e vedendo Mina con il look ’69 presentando le canzoni di ” Bugiardo più che mai… più incosciente che mai” o cantando ” I’ll never be free”, “I wanna be loved” o “You’re mine you”da MINA FOR YOU dal vivo!Peccato!…
Avete visto che nel retro di MINA FOR YOU (CD)e anche nel cd c’e un errore che segnala come anno di incisione il 1986 ?
CARO Gil, solo una parola..grazie..mi hai fatto commuovere..grazie grazie grazie..m specialmente grazie a te MINA!! grazie d’esistere!!
Sara
Carissimo Gil, che bello leggere le tue osservazioni-ricordi-storie-aneddoti sulla nostra grande Mina.Io mi chiamo agostino e sono di Napoli come te credo di aver letto. ci terrei tanto a conoscerti e diventare un tuo amico. ti lascio la mia email cosi se mi scrivi in privato ne sarei tanto felice: agostino_canciello@hotmail.com.
Grazie mille e un saluto a tutti
viva mina
agostino
caro Gil,
l’unica parola che mi viene è “invidia”
nei confronti di MINA, la sua bravura è talmente forte da scatenera questo peccato!
concordo su quando hai scritto sul tuo messaggio, per la Canzonissima ’68.
Emilio, ha scritto i particolari piu’ toccanti.
Complimenti, sei bravo a regalarci queste pagine di Storia vera della Musica legggera,
scrivi meglio tu.. delle grandi firme del giornalismo.
Piera
p.s.
nel video di Petula Clark
quando canta: Tutti quelli che hanno un cuore
tra i ragazzi ci sono anche io, bellissima a 17 anni.
Ma voi credete veramente alle interviste di Sandro Mayer?
Che bel ricordo di quei giorni difficili per Mina ,che hai scritto Gil.Alla domanda di Sandro Mayer su Oggi del 19 marzo 69 Ha degli amici fra i colleghi ? Mina risponde I miei colleghi non li conosco molto.E’ impossibile che io diventi loro amica.Certo ci terrei.Ma loro,non so perchè,mi detestano.Durante Canzonissima accaddero cose spaventose.Si coalizzarono contro di me.Io non me la presi molto.Ma per giunta dopo aver ottenuto quel che volevano ,mi tolsero anche il saluto.
Continuando nell’intervista Mayer cita la Pravo definendola la più accanita contro di lei.
E Mina risponde
Ma io non capisco proprio perchè ce l’abbia tanto con me .Oltretutto nel suo personaggio di ragazzina moderna che va avanti senza accorgersi di quel che le sta intorno non rientra affatto l’accanimento contro una collega.Non sò che gioco possa farle tutto questo.
E Mayer:Essere ,o credere di essere ,la rivale di Mina ,fa sempre gioco.
Sarà risponde Mina.
Eppure quando c’è stata la premiazione di Morandi la gioia di Mina era cosi evidente tanto da abbracciare con spontanea tenerezza il collega che aveva partecipato all’ostracismo…
Con molti poi ci sono state collaborazioni basti pensare alle lunghe turnè con l’amico Gaber,alle canzoni di Bindi (altro artista di gran valore osteggiato e dimenticato )
A Don Backi al quale in tempi grami per lui Mina chiese 2 canzoni.
A Fausto Leali rilanciato da Mina dopo il duetto di Via di qua.
Insomma grande artista,grande personalità,grande voce,e grande donna.
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grazie caro Mario r
sei superlativo..ti ADORO
Piera
errata corrige
catalogo
Caro Franco,
qui’ la “grande voce” di MINA è da brividi, bellissssima, BRAVISSISSSSIMA
questo 34gg. di MINA vale ORO…sul gatolo do Raro dice:800€
io lo quoterei al doppio!
Basinn da
Piera
buona domenica 6 settembre con un evergreen
http://www.youtube.com/watch?v=1ATN6zQq2lk
Pat boone – no arms can over hold you – 1955
http://www.youtube.com/watch?v=qqpsbrMeTDI
MINA – No arms can over hold you – 1969
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Una Magnifica Giornata con M I N A
Anche se non fai nomi dei suoi colleghi che gurdavano da un’altra parte mentre si esibiva, se ne vede solo una che lo faceva e lo si nota all’ultima puntata di Canzonissima, mentre Mina canta dal vivo le canzoni:Io per lui, C’è più samba e E sono ancora qui (con il tiolo cambiato per l’ultima puntata in E ci lasciamo qui), si vede una sua collega che guarda in alto o da tutt’altra parte, e lo si vede chiaramente mentre Mina incanta il pubblico con le note più alte che solo lei sa raggiungere, proprio in E ci lasciamo qui, non faccio nome nemmeno io ma basta rivedere il filmato. Lasciando le sue colleghe e colleghi dove stanno, io vorrei parlare proprio dell’esibizione straordinaria di Mina in queste due canzoni che ci hai fatto rivedere, in special modo di Tutti quelli che hanno un cuore. Per chi l’ha vista dal live come me, sa che Mina scatena tutto il suo pubblico e lo incanta solo con la sua presenza e poi quando inizia a cantare è qualcosa di grandioso. Provate ad immaginare di essere lì e sentirla quando canta “adesso che cos’è” oppure il finale del brano. Nel video lo si percepisce, ma senz’altro chi era lì in platea avrà ascoltato la sua voce con l’orchestra mille volte più potente più dolce più forte, praticamente uno spettacolo nella musica intesa come grande che nel mondo della musica c’è solo lei che può farlo, perchè a lei cantare le viene naturale, quel talento naturale che le fa cantre un canzone via l’altra, senza sosta e sempre in modo perfetto.
I miei errori di battuta, quelli, si sprecano. Ma non ci fate caso. L’importante è il contenuto…
Ciao.
Mario, grazie.
non vorrei sbagliare, ma il signore dietro a loro in questa foto, credo sia Roberto T. Fiocchetti, operatore cameraman, sin dai tempi di Studio Uno ’65, di cui Mina spesso parlava nelle sue vecchie cronache su Tv Sorrisi e Canzoni quando, settimanlamente, ci desciveva lo svolgersi delle varie puntate.
Gil,
scusa, ma io, nella fretta di scrivere ho dimenticato a ringraziarti per avere riportato alla luce questa spiacevole esprienza della vita artistica di Mina ed averle reso giustizia, con la obiettività con cui sai descrivere quei momenti.
Ciao, Pina
per Gil &c.
Nella foto è assente Paolo Panelli, si narra che era alla ricerca di Canforaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
bula bula, mario r.
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Caro Gil,
come sempre acuto, attento ed appassionato osservatore, polemico, ma al punto giusto. Che dire? Hai riportato quello che è accaduto per “Canzonissima ’68” e che tanti giovani non hanno avuto modo di conoscere.
Mina suscitava, come sempre, simpatie e antipatie.
Non è perchè ci appassiona che dobbiamo dire che le simpatie se l’è meritate, ma le antipatie no. Da parte, specie di alcuni colleghi o addetti ai lavori, questo accadeva, obiettivamente perchè ci si trovava di fronte ad un’artista esplosiva, dalle innegabili grandi qualità.
Non è un luogo comune arrivare alla conclusione che queste antipatie se l’è trascinate, ancora fino ad oggi, a causa, si è detto, dell’invidia e se non vogliamo anche noi usare questo termine, quanto meno diremmo a causa della mancanza, da parte di altri, di umiltà, di spirito di emulazione, ma soprattutto di rispetto nei suoi confronti.
All’estero ne avrebbero fatto un monumento.
Qualsiasi cosa sia accaduta, alimentata da stampa, da colleghi, da chiunque operasse nel mondo dello spettacolo, con lei al centro della attenzione o della polemica, una cosa è certa. E’ un’artista che è al di sopra di tutto e che ha saputo mantenersi dignitosamente nel suo guscio.
Caro Cristian,
intanto c’è da dire che per quella Canzonissima la RAI prevedeva un’impostazione molto commemorativa perché fino ad allora l’edizione che aveva avuto più successo su tutte fu quella condotta nel 1959 dal trio “Paolo Paneli – Delia Scala – Nino Manfredi” e, pertanto, si decise di fare Canzonissima 68 ricostituendo in parte il trio del ’59 inserendo solo Mina al posto di Delia Scala. Ma dopo la defezione di Manfredi subentrò Walter Chiari. Fra le altre cose, fu deciso che oltre a qualche sketch con i suoi compagni, Mina avrebbe presentato insieme a loro, si sarebbe esibita in canzoni del suo repertorio, avrebbe partecipato al balletto e avrebbe dovuto ripetere in un paio di minuti e mezzo i motivi in gara della puntata in corso.
Come precisò la stessa RAI, era stata convocata Mina perché la riteneva l’unica in grado di eseguire qualsiasi canzone… e proprio la decisione di far cantare da Mina i motivi in gara fu la pietra dello scandalo per gli altri cantanti che tirarono fuori vecchi rancori o invidie. Dopo Sanremo 61 Mina si mantenne fuori dalle gare perché come diceva Lei stessa in un’intervista: “I concorsi non mi interessano, non mi piacciono. Io non voglio giocarmi la carriera con una canzone; cantando un solo motivo riesco appena a scaldarmi la voce”. Comunque, poi terminava Sanremo e lei periodicamente incideva alcuni brani eseguiti al festival, magari anche quelli scartati in prima serata, e ne faceva in breve tempo dei grossi successi.
Il primo ad aprire le ostilità fu Don Backy che aveva cantato ”L’immensità” a Sanremo l’anno precedente e della quale ne era anche l’autore ma Mina la ripropose alla sua maniera e ne fece un suo esclusivo hit tanto che alla radio, in una trasmissione dell’epoca (Per voi giovani) indirizzata esclusivamente ai giovanissimi, da questi fu la più votata dopo le canzoni dei Beatles e dei Rolling Stones e fu tra le canzoni più vendute di quell’anno. Don Backy, in atteggiamento provocatorio, si presentò alle prove della sigla (Zum Zum Zum) in giacca bianca e si rifiutò di cambiarla motivando il rifiuto stesso con la motivazione che i cantanti erano pagati poco e contestò la posizione di privilegio di Mina che cantava, ballava, presentava e recitava mantenendosi però al di fuori della gara e che la stessa Mina, considerato che ora era anche proprietaria di una casa discografica, maggiormente poi si sarebbe appropriata delle loro canzoni come già fatto in passato attingendo dai vari Sanremo.
Mina promise che si sarebbe limitata solo a riproporre i loro motivi alla fine della puntata impegnandosi a non inciderli. Però questo non bastò per sanare la questione e si formò un comitato di cantanti (tra i quali lo stesso Don Backy, Gianni Morandi, Gino Paoli, Edoardo Vianello, Julia de Palma ed altri) che solo dopo due giorni si trasformò in un vero e proprio Sindacato con l’adesione degli altri cantanti (Patty Pravo, Jimmy Fontana, ecc…) e il cui segretario era Edoardo Vianello. Fra le varie motivazioni della contestazione, una emergeva su tutte e cioè la posizione di privilegio di Mina… Tutti i cantanti in gara pretendevano che al Sindacato aderisse anche Mina la quale, pur ritenendo giusta l’idea di una struttura che difendesse i diritti dei cantanti, si rifiutò di parteciparvi perché si rese conto che alla fine la cosa poteva ritorcersi in futuro proprio contro di Lei e magari poi ritrovarsi obbligata, per impegni sindacali, a partecipare a Sanremo, Cantagiro, ecc… contro la sua volontà.
Alla fine si arrivò all’accordo che Mina non avrebbe ripetuto i loro motivi, le venivano ridotti gli spazi in trasmissione e soprattutto doveva cantare in playback come loro tutti. Infatti i cantanti si esibivano in playback per non compromettere la gara con qualche defaillance derivante dall’ansia della competizione ed eventuale esibizioni live di Mina (che in ogni caso era fuori gara) secondo loro li avrebbe penalizzati nell’immagine. E con queste premesse (ed incertezze) finalmente Canzonissima 68 potè iniziare e andare avanti così come nelle imposizioni del Sindacato Cantanti…
Però, nonostante Mina rispettasse gli accordi, tutti i cantanti le tolsero il saluto e la boicottarono sino alla fine dell’intero ciclo. Qualcuno addirittura in sala “sonnecchiava” mentre cantava Lei, o altri ancora facevano finta di guardare indietro mentre Lei veniva applaudita (per discrezione evito di fare nomi). Intanto avvenne che in una puntata la grande Shirley Bassey cantò “La vita” esibendosi in diretta e la cosa non passò inosservata a Mina che decise che se lo faceva la Bassey perché mai non avrebbe potuto farlo anche Lei? E così da quel momento tutte le sue esibizioni furono rigorosamente “live” e l’ovazione che ottenne cantando La voce del silenzio/Only you/Allegria fu solo la prima di una lunga serie.
Inutile dire che quella Canzonissima fu un trionfo al punto da superare ampiamente quella del 1959… Fu vista da una media di circa 25 milioni di telespettatori a puntata, con i suoi 20 milioni di cartoline voto è stata quella che ha avuto la massima vendita di biglietti della Lotteria, furono annullate decine e decine di migliaia di schede perché nonostante Mina non fosse in gara, comunque arrivavano voti per Lei. Sulla scia di quell’enorme successo, a Mina fu proposto di condurre anche l’edizione di Canzonissima 69 ma lei rifiutò nettamente e allora fu scelto come presentatore Johnny Dorelli con la partecipazione di Raimondo Vianello e delle gemelle Kessler .
Nonostante fosse una Canzonissima di qualità anche questa, comunque raccoglieva la pesante eredità di quella di Mina per cui non decollava e per cercare di recuperare punti e pubblico subentrò a metà edizione anche Sandra Mondaini… ma lo stesso non fu un successo così come si sperava. Una considerazione importante da fare è che Johnny Dorelli (come Mina) era un cantante… eppure contro di Lui non è insorto nessun Sindacato per contestare la sua posizione di privilegio sui cantanti in gara così come invece hanno fatto con Mina e questo conferma che contro la Tigre fu solo per invidia e non a tutela di determinati interessi.
Caro Cristian, c’è molto altro da dire su quella Canzonissima e su ciò che le ruotava intorno ma non so se è il caso di farlo tutto in una sola volta… Magari poi riprendiamo il discorso ma per ora vedi Mina di cosa era capace quando interpretava una canzone già fatta da un‘altra. Polverizzava qualsiasi possibilità di poter essere reinterpretata!
http://www.youtube.com/watch?v=gai7L38IDCo
http://www.youtube.com/watch?v=c8IJL1xc6SU
… c’era solo Lei di fronte al suo pubblico per il quale viveva ciò che cantava…
…e con ogni canzone regalava un’emozione ed un personaggio diverso in cui si immedesimava con totale partecipazione, fino allo stremo fisico e mentale…
…si assisteva a qualcosa di irripetibile e Mina neanche si rendeva conto di quanto si era data al “suo” pubblico.
Queste frasi sono prese quà e là dalla bellissima descrizione che Gil ha fatto ieri sera sull’appalauso a Mina, al medley “La voce del silenzio”/”Only you”/”Allegria”.
Il primo brano, qualcosa di storico per tutte le sue preogative! L’interpretazione di Mina, qualcosa di insuperabile. Sin da allora ho notato, ed ancora oggi me ne compiaccio, che lei, presa da tale partecipazione neanche si accorge che, per buona parte della esibisione, rimane per un bel po’fuori dal mondo, davanti all’ombra della giraffa. Come dice Gil del pubblico “…ascolta rapito, in ieratico silenzio, come se fosse vittima di un sortilegio…”, io mi accorgo che anche l’operatore tecnico le lascia il viso all’ombra e solo dopo alcuni minuti, di scatto, come ad essersi riavuto da un momento di trance, si sposta per lasciare alla luce piena il volto espressivo di Mina. E’ vero, Gil, erano proprio tutti galvanizzati da tanto splendore! L’appaluso, anche stavolta, a lei che se ne stupiva, era il segno di un grande miscuglio di sentimenti.
Grazie Piera del tuo benvenuto,
e grazie anche per il bel suggerimento!
Confesso che, nella mia foga da neofita di recuperare il tempo perso (ed è davvero tanto), ho acquistato anche il dvd di questo live da colpo apoplettico…robe da pelle d’oca per me, soprattutto in E Penso A Te e Io Vivrò Senza Te. Ma così mi hai dato una scusa per rivedermi anche questa Someday davvero emozionante!
Unico neo, in questo modo non fa che aumentare il rammarico per non essere nata 20 o 30 anni prima e aver perso così qualunque opportunità di sentir cantare la Signora dal vivo… beh …chissà
Giulia
Benvenuta Giulia,
vai su youtube
cerca la song: SOMEDAY che canta MINA
procutari il telesoccorso..(ti impresto il mio se non c’è l’hai)
perchè rimani SENZA FIATO
Piera
Caro Franco,
dici bene, solo l’accostamento con ELVIS PRESLEY..
do’ il voto alla pari…perchè sono due voci che cantano tutto.
Piera
Caro Gil,
complimenti per la descrizione che hai fatto di un “immemorabile”
pezzo di “vera” televisione che rimane nella Storia della canzone Italiana
io vorrei portare questo video alle scuole elementari-medie-superiori, anche università, da far sentire all’ora di musica la “grande voce di MINA.
è una bella educazione che fà capire, ai giovani come si canta per davvero.
(Quando Maya andrà alle elementari cerchero’ di portarlo io in persona.)
Grazie Gil, per il tuo capillare e saggio commento,
ti mando il mio basìn,
Piera
questa cantante la ricordo in un film con Elvis Presley
vince sempre MINA
non avevo dubbi su chi vince!!!! quello che ogni volta mi sorprende è come MINA fa ” sua” una canzone di altri e da quel momento quel brano diventa esclusivamente suo!!!!
uffi…nn è giusto..ogni anno aspetto che passi Appuntamento a Ischia e qnd c’e’ me la perdo sempre o xk sono fuori o xk dormo troppo..Uffi è proprio vero che ‘Chi dorme nn piglia pesci’
Se qst nn è sfortuna… Buon Giorno Gente.. vvtb!!! Buon giorno Mina!!!
Loris grazie per la news sui vinili…..farò un rimprovero al mio informatore
Adesso vi saluto la piscina mi attende….a lunedi!!!!!
Baci!!!