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Pubblicato: 11 anni ago

12 (American Songbook). Mina

Comunicato stampa Sony Music a cura di Franco Zanetti

Dodici è un bel numero, simbolico e rituale. E’ il numero dell’anno di pubblicazione del disco, d’accordo, ma è anche il numero delle canzoni del disco che “12 (american song book)” si intitola e delle diverse copertine di Mauro Balletti e Gianni Ronco con le quali sarà disponibile la prima tiratura del Cd – copertine d’autore ispirate alla discografia jazz dagli anni ’30.

E dodici è anche il numero “classico” delle canzoni contenute nei dischi quando ancora uscivano su vinile a 33 giri, con sei brani per facciata, e si chiamavano “album”.

Ecco, “album” è una definizione che si sposa perfettamente a questo lavoro: con il quale Mina inaugura una serie di “progetti” a tema, e per il quale ha scelto dodici canzoni americane da reinterpretare alla sua maniera. Le ha scelte, come suo solito, in assoluta libertà, a proprio insindacabile gusto, spaziando fra gli anni Trenta e gli anni Settanta (dal 1930 di “Just a gigolo” al 1970 di “Fire and rain”).

Altri interpreti, affrontando questo genere di repertorio, hanno legittimamente cercato di popolarizzarlo con versioni, diciamo così, “divulgative”. Mina ha scelto il rigore: ed ha cantato in studio, ma dal vivo, accompagnata da un trio jazz – Danilo Rea al pianoforte e al piano Fender, Massimo Moriconi al contrabbasso, Alfredo Golino alla batteria – di impeccabile professionalità; una formula, ancora una volta, classica, ampliata solo in un paio di occasioni (“Love me tender” e “Anyway, anywhere”) dalla chitarra di Luca Meneghello. Gli archi scritti magistralmente da Gianni Ferrio, e diretti da Alvaro Piccioni, coloriscono da par loro quattro canzoni dell’album.

E “12 (american song book)” risulta così un album di straordinaria coerenza e che, orgogliosamente, non fa sconti. Come ha scritto, in maniera del tutto condivisibile, Simone Molinari “…ogni ascolto si impreziosisce di una scoperta ulteriore, di un passaggio che non si era ascoltato con attenzione, di una sfumatura non còlta”.

Quel che più affascina, in “12 (american song book)” – e non si può dire che sorprenda, perché chi conosce Mina ormai non se ne stupisce più – è la disinvoltura sorridente, ma non irridente, con la quale la sua voce accarezza le melodie, senza mai strafare in stucchevoli esibizioni di tecnica vocale ma dando sempre la precisa sensazione di essere perfettamente a proprio agio, totalmente padrona della situazione; in due parole, incontestabilmente brava.

“12 (american song book)” è il frutto dell’intelligenza, del talento e della passione di un’artista che prima di ogni altra cosa ama la musica e le canzoni, e che si è conquistata il diritto e il privilegio di infischiarsene delle mode, delle tendenze, del marketing, per essere sempre se stessa ma mai uguale a se stessa, sempre Mina: sia che canti Cole Porter sia che interpreti Kurt Weill, sia che omaggi l’Elvis Presley di “Love me tender” sia che promuova a standard “Fire and rain” di James Taylor, sia che scherzi con “Banana split for my baby” di Louis Prima sia che si conceda la tenera malinconia natalizia di “Have yourself a merry little Christmas” sia che si confronti con un ultra-evergreen come “Over the rainbow”, la prima canzone di questo disco ad essere proposta alla programmazione radiofonica.

Scrive ancora Molinari: “Mina continua a mantenere fede all’impegno preso in quella lontana estate del 1978. Fatto di assoluta libertà, di fedeltà a se stessa, di autonomia nello scegliere cosa cantare e come farlo. In un mondo di replicanti, questo è quello che chiedo ad una numero uno”.

Non c’è altro da aggiungere, crediamo.

Comments
  1. Christian contaMINAto Mangano

    Anche questa volta ho fatto nottata per poter pubblicare un video, questa volta con l’audio in ultra HD, così da assaporare questa meraviglia, con il titolo “I’ve got you under my skin”

    Spero vi piaccia <3 http://www.youtube.com/watch?v=ptQkHC3wazY

  2. 12-American Songbook

    1º Copertine: Può essere una strategia comerciale destinata a i collezionisti , ma avendo 12 copertine ci hanno datto la possibilità di scelgliere la copertina che ci piace di più e in questo senso va benissimo . Comprare una o tutte è una scelta dell’interessato . Le fotografie sono tutte nel libretto e con questo sono contento.
    2º Il contenuto: Ci sarano quelli che griderano al cielo per la scelta di Mina di cantare questo genere niente popolare . Per quelli che non sono felici con questo disco, basta non comprarlo o comprare il disco pop che Mina incide tutti gli anni. In questo modo LEI accontenta tutti. A me in particolare piace tantissimo questo genere musicale e la Mina “internazionale” che registra classici americani . È un genere che a LEI va benissimo .Nell’attualità non ci sono tanti in grado di permetterselo e Mina in questo senso è allo stesso livello delle grandi cantante americane . Della sua generazione, brave, restano poche.
    La scelta delle canzoni è ottima. L’unica che mi piace meno è “Fire and Rain” che sembra un po’ fuori contesto già che non appartiene al periodo musicale del disco e nemmeno è un classico. Ma va bene ,è una sua scelta. La aggiunta degli archi in “Everything happens to me” l’ha fatta ancora meglio di quella di “Lochness” che è troppo dire.
    Le canzone mi piacciono tutte ma quelli che preferisco di più sono : I’ll be seeing you, Just a gigolo , September song ,Everything happens to me, Banana split for my baby, I’ve got you under my skin.
    3º La Voce: Amo a Mina in tutti i modi e genere ma questa musica va benissimo con Lei. Fa con la Voce quello che vuole. È attenta alle sue prestigiose sfumature . Sembra che Lei canta solo per te nell’intimità . La sua Voce è diventata più matura con gli anni. Forse non è la voce degli anni ‘80 , è un fatto lógico e naturale .Ma è ancora in ottima forma. Lei non fa un esibizionismo della Voce che possiede . Non c’è bisogno. Canta col cuore e con questo basta. E se nel futuro fosse la metà di quello che è stata ,sarebbe sempre il doppio delle altre. In certi momento mi veniva in mente Ella, Sarah e Billie. Se senti una cantante e ti vengono in mente quelli monstri vuol dire che LEI non è sbagliata !
    4º Gli arrangiamenti: Avevo paura ,prima dell’ascolto (e l’ho scritto dopo l’ascolto di OVER THE RAINBOW”) che il disco suonasse troppo simile agli altri (L’allieva,Sconcerto, Napoli),ma confesso che ho trovato qualcosa di diverso nel modo di suonare. Non so spiegarlo ma è diverso e direi meglio di ” L’allieva”. Mi è piaciuta la aggiunta degli archi (ma ripetto che per variare un po’ ogni canzone potrebbe essaltarsi inserendo uno strumento solista: un sax, un violino in chiave jazz,una tromba ecc .)
    In conclusione: Questo disco della Signora mi è piaciuto tantissimo e direi a quelli meno entusiasti che va ascoltato in silenzio dalla sera in poi. (Non ascoltatelo in macchina mentre vai al lavoro!!! ) Volete qualcosa di irrepetibile ? : Luci basse , silenzio assoluto ( meglio alle ore piccole ) qualcosa da bere e via col cd…. Lei è un miracolo della natura.Grazie,Mina !

  3. angelomusica

    Valerio,vai su googl clicca su TG 1 delle ore 20.00.E vedrai Mina.

  4. PINA

    E, finalmente! domani ascolterò le “12”e sarò presa dalla magia di questa nuova opera. Non troverò parole e mi basterà (ed è tanto…) entrare dentro la Musica almeno solo un po’, con la stessa passione, così come ha fatto Lei… così come ci ha raccontato nelle note interne dell’album.

  5. uff io non trovo il link…mi aiuti? 12 volte grazie!

  6. Valerio

    visto. finalmente l’hanno caricato sul sito.

  7. Valerio

    Uff mi sono perso il servizio al tg1 Frown

  8. emilio bocchi

    e adesso come si fa, come si può non amare questo disco dopo aver saputo dalle sue parole con quanta passione lo ha fatto.. Big Smile

  9. emilio bocchi

    annunciato tg1

  10. Mario Ciampoli

    Mi è giunta ora la comunicazione da Amazon che 12 mi è stato spedito Smile .
    Sono molto felice Big Smile .
    Grazie Mina per tutto quello che hai fatto e che farai.
    Levo il calice per un brindisi insieme a tutti gli Amici !
    W 12 !

    Affettuosissimi Baci,
    Mario

  11. PieraPaso

    c’è il servizio <al TG1 tra poco..
    su l'Abum buovo di MINA In Love

  12. emilio bocchi

    Inaugura una serie di progetti a tema..ma è una cosa bellissima ,la Signora ha davvero voglia di cantare e di regalarci la sua voce..in tutte le sue sfumature..

  13. PieraPaso

    “friggo” nell’OLIO..che ho in mano di avere le 12 song di JAZZ
    grazie MINA In Love
    anche da Piera

  14. rinoreder

    Non c’è niente da fare, Mina è Mina!

  15. Franco Ghetti

    molto bello . molto. grazie MINA.

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